Ti voglio bene

 

 

«Papà… tu hai mai avuto paura?»

Quella semplice domanda lasciò di stucco per qualche secondo Son Goku, il più grande guerriero che l’universo avesse conosciuto fino ad allora.

Erano passati tre anni dalla sconfitta di Majin-bu e ormai sulla terra regnava la pace più assoluta.

Goku, tornato in vita grazie al sacrifico di Kaiohshin il Sommo durante la battaglia contro il nemico rosa, poteva finalmente godere dopo tanto tempo della gioia famigliare, assistendo giorno dopo giorno alla crescita dei suoi ragazzi.

Gohan una volta terminato il liceo si era iscritto all’università di Satan City e ben conscio della poca ricchezza della sua famiglia, si fece assumere come insegnante di arti marziali per bambini presso la famosa palestra di Mr. Satan, potendosi così permettere di inseguire il suo più grande sogno: diventare un ricercatore.

Goten, dal canto suo, avendo ancora nove anni passava la maggior parte delle sue giornate a studiare o a sostenere amichevoli incontri di lotta, ma un pomeriggio di sole estivo, steso sull’erba a fissare il cielo, gli venne spontaneo porre quell’innocente domanda al suo unico eroe.

«Bhe, figliolo…» Goku si una mano al mento, mentre un sorriso spontaneo gli nacque sul volto. «Certo che ho avuto paura! È naturale averne, siamo... umani.»

«Davvero?» il piccolo Goten sgranando gli occhi si sedette sul terreno, incrociando le gambe fra di loro e fissando il padre ancora più sbigottito. «Credevo che tu non avessi mai paura, papà!»

«Ed è qui che ti sbagli! Non mi vergogno nell’ammetterlo e se vuoi posso raccontarti la volta in cui me la sono fatta davvero sotto.»

«Oh sì, ti prego!» esclamò con entusiasmo il bambino, stringendo forte i pugni.

Sapere che anche suo padre aveva provato paura nel corso della sua vita lo rendeva più raggiungibile ai suoi occhi.

«Mhm…» Goku si voltò su un fianco, portando la mano sinistra a reggere il capo. «Tutto ebbe inizio poche ore prima del 25° Torneo Tenkaichi! Ero così nervoso che non avvertii neanche l’arrivo di Baba!»

«Oh, non dirmi che avevi paura di perdere contro i partecipanti al Torneo mondiale, papà!»

Goku si lasciò sfuggire una risata e chiudendo gli occhi per un secondo continuò il suo racconto. «No, Goten, non avevo paura di perdere, ma avevo paura di un incontro che avrei fatto di lì a poche ore… io avevo paura di te, figliolo!»

«Di me?» domandò stupito Goten, indicandosi con un dito e sbattendo ritmicamente gli occhietti. «Papà… sono così spaventoso?»

«Ma no, sciocchino! Avevo paura di come avresti potuto reagire nel vedermi per la prima volta, ma per fortuna tutto è andato per il meglio.» disse, sistemandosi nella stessa posizione del figlio. «Mi dispiace davvero tanto, Goten, di non essere stato al tuo fianco fin da subito!»

«Ormai è passato.» alzandosi in piedi, il bambino gli fece l’occhiolino, portando le braccia dietro la testa. «Andiamo a casa? Ho una fame da lupi!»

Imitandolo, Goku annuì lentamente incamminandosi verso la piccola casa non distante dal campo e, lasciandosi prendere da un impeto di giocosità, lo prese fra le proprie braccia, portandolo successivamente a cavalcioni sul collo.

«Ah papà, dimenticavo. In tre anni non ti ho ancora detto una cosa!»

«Mhm…» Goku alzò lo sguardo guardando interrogativamente il figlio, il quale, sorridendo apertamente allargò le braccia in orizzontale, lasciando libero al vento un urlo di gioia.

«Ti voglio bene, papà!»

 

 

Princess Judith Space

Salve a tutti! Questa è al mia prima storia su Dragon Ball! Personalmente adoro il rapporto padre-figlio fra Goku e Goten (sono i miei personaggi preferiti) ed è per questo che mi sono voluta cimentare in questa shot senza pretese!

Dedico questa storia ad una persona per me speciale: la mia migliore Amica, nonché beta, Jane the Angel! Lo so, non segui questo fandom, ma ci tenevo a dedicartela visto che sopporti ogni mio sclero, anche il più insulso! Grazie di cuore, ti voglio bene!

Beh, cos’altro dire, just enjoy guys e buona lettura!

 

Saluti!

 

Princiess Judith