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Autore: Net    19/04/2011    0 recensioni
I veri eroi non si trovano sui giornali.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I bar sono i posti migliori per perdersi, o almeno così era poco tempo fa. La verità è che esco a bere solo quando ho bisogno di non pensare, o direttamente dimenticare, in tutto ciò che è successo, qualunque cosa sia successa. Le luci scure, la musica di sottofondo, l’alcool in abbondanza, i mormorii delle persone, l’ambiente perfetto per vedere i tuoi problemi in cambio della felicità e di un futuro mal di testa accompagnato da dolori di stomaco.
Questa notte non dovrebbe essere diversa. Il programma è sedermi, ordinare qualcosa, parlare poco, deprimermi, bere troppo, alzarmi con difficoltà e tornare a casa. Il piano è perfetto, però il topico è dire che la perfezione non esiste. La musica entra nella mia testa e, poco a poco, dorme i miei sensi aiutata per la sostanza che sto bevendo. “Dimenticare non è buono”. Non mi giro, non ascolto quella voce dura e vecchia come il tempo. Una voce che ricorda il tempo stesso, che incarna in se esperienze legate a doppio filo con la morte. Quella voce non mi piace, per questo non mi giro. “Credi che misconoscere a un vecchio con barba che ti sta dando un buon consiglio è buono?”. Misconoscere? La domanda non ammette una risposta che non sia “No”, però me la risparmio. Invece, continuo bevendo. Sento l’alcool scendendo per la gola, bruciandola e pizzicandola. Di colpo, vedo la coppa sparire e ora sì mi giro. “Senti, ti sembra che rubarmi il drink è una buona scusa per parlare?”. Io non capisco i vecchi di oggi che hanno bisogno del contatto con i giovani. “Avevo sete. Io cercavo di dirti che non dimenticherai niente bevendo, sennonché finirai nei guai”. Sennonché? Chi utilizza questa espressione oggigiorno? Alzo un sopracciglio e chiedo un altro drink. Non rispondo, non replico. “Ti parla uno che sa di ciò di cui parla. Cosa senti quando bevi? Allegria? Euforia? Impulsività? Per favore, la verità è che ti stai maltrattando il fegato e giochi con i tuoi neuroni. Mai pensato di provocarti scariche elettriche sulla testa? Hanno lo stesso effetto. Dimenticare è la peggior cosa che puoi fare”. Parole di un saggio ubriaco. “Senti, anche tu bevi, sicuramente per nasconderti dalla tua vita”. “Errore amico, io bevo the freddo e non ho nulla che io voglia dimenticare. Se dimentichi perdi una parte di te”. Rido, altrimenti…cosa dovrei fare? “Non sono tuo amico, e ignorare è la soluzione più veloce”. L’uomo ride buttando il liquido dentro il mio bicchiere nella prima pianta che vede. Pianta fortunata. “Senti, ascoltami. Quando avrai la mia età, capirai che dimenticare tutto è la peggior cosa che ti potrebbe succedere. Non ricorderai ai tuoi genitori, ne a tua moglie, ne a te stesso. Finirai parlando da solo in una stanza bianca con dei medici osservandoti”. Sì, parla la voce dell’esperienza. Non parlo ne ascolto. “Ricorda i tuoi errori e correggili in futuro. Così eviterai pentirti di tutte le idiozie che hai fatto”.
Mi sono stancato, lascio un biglietto da 10 sul tavolo sotto un bicchiere e me ne vado senza salutare. Esco dalla porta. Chi si crede di essere? Nemmeno lui fosse un eroe, un salvatore della gente come me. E’ ovvio che non voglio dimenticare tutto ciò che mi succede. Credo.











Fatevi solo una domanda, e ve la fa l'autore, chi è un vero eroe in questo mondo?
Io mi sono stancato delle persone che si spacciano per eroi e poi risultano essere gli antagonisti.
  
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