Questa è
una di quelle storie che cominciano quasi per gioco, ma che ti prendono
così profondamente che non riesci più a separartene. Questa
è la storia di due ragazzi che si amavano da tempo ma le loro debolezze
impedivano loro di dichiararsi.
Questa è la
storia di Ron Weasley ed Hermione Granger, due nomi che ora sono solo delle
lettere incise su un albero e il ricordo di una storia d’amore divenuta
un sogno.
***
Era una fredda
giornata di febbraio. La maggior parte dei ragazzi del quinto anno stava
cercando di completare l’interminabile tema assegnato da Piton per il
Week-end.
Aveva appena
finito di nevicare e tutti erano ansiosi di poter uscire sulla neve soffice.
Harry Potter
sedeva accanto ai suoi tre migliori amici: Ron, Ginny ed Hermione.
Era davvero
difficile riuscire a concentrarsi quando tutti non
facevano altro che parlare di Q uidditch
e non-so-cos’altro invece di pensare alle 500 parole sul Veritaserium e
le sue caratteristiche.
Come al solito Ron fingeva di consultare i libri. Ma il suo unico
pensiero era la bruna che gli sedeva davanti.
Com’era
bella….immersa nello
studio……chissà se si era accorta che la stava
fissando……chissà se anche lei lo stava pensando o era troppo
impegnata a consultare Pozioni Avanzate.
Accadeva
così tutti i pomeriggi: il rosso passava tutto
il tempo a rincitrullirsi contemplandola e, quando finalmente lei chiudeva i
libri, era costretto ad umiliarsi nel chiederle di aiutarlo con le scuse
più disparate.
Era solo un
momento per stare con lei, ma se si fosse deciso a dichiarasi
avrebbe potuto risparmiarsi le suppliche e magari spingersi oltre i soli
pomeriggi di studio.
Harry,
naturalmente, sapeva tutto e cercava sempre, in un modo o nell’altro, di
avvicinarli. Li lasciava spesso soli in sala comune per vedere poi gli effetti,
ma dopo 5 minuti Ron lo raggiungeva nel dormitorio perché troppo
imbarazzato per stare solo con l’amica.
Non c’era
niente da fare. Ronald era un caso disperato e aveva proprio bisogno di una
mano.
‘Allora?
Spero che almeno questa volta tu abbia studiato Ron! Non intendo rimanere oltre
qui ad ammuffire quando mezza scuola è già fuori a
divertirsi!’ disse Hermione
‘
E da quando, Herm, tu
preferisci uscire che imparare a memoria la biblioteca?’ chiese Ginny
incuriosita dal comportamento dell’amica.
‘
Mia cara Ginny, nella
vita bisogna provare esperienze nuove ed io non intendo lasciarmi sfuggire una
distesa di neve così! Che ne dite? Usciamo?’ era entusiasta.
Harry, come anche
i fratelli Weasley, era scioccato.
Cosa poteva
esserci di così importante fuori da far
smettere Hermione di studiare?
Quando lei e la
rossa furono uscite Harry azzardò un’ ipotesi:
‘
Che sia
innamorata?’ disse certo di suscitare la reazione dell’amico.
‘ Credi? Io
non ne sarei così sicuro. E poi, chi mai potrebbe volere una secchiona
del genere? Ma, dico, l’hai vista?’ disse Ron.
‘Certo che
l’ho vista…..e anche tu! Stai attento! Se la guardi così tanto poi si consuma!’ disse ironicamente
uscendo dalla biblioteca.
‘Stavo solo cercando…ehm…di capire
come fanno ad entrarle in testa così tante cose……pensavo che
sarebbe bastato guardarla per imparare……’ gli urlò
dietro incerto sul senso di ciò che aveva appena detto.
***
Erano ormai due
ore che i suoi amici si divertivano sulla neve. Li guardava giocare e pensava
che avrebbe tanto voluto essere lì con loro, ma dopo quello
che aveva detto Harry proprio non gli andava.
Possibile che fosse
così evidente? Perché Harry aveva capito
dei suoi sentimenti prima di se stesso?
Possibile che
fosse così stupido da non riuscire a dichiararsi e così imbranato da riuscire solo a litigarci?
Ogni giorno si
riprometteva che quello dopo avrebbe avuto il coraggio e finalmente avrebbe confessato a Hermione i suoi
sentimenti………da ormai 4 anni………!
Doveva
assolutamente fare qualcosa!!!
Corse giù
per le scale della torre il più in fretta possibile rischiando di
schiantarsi con una ragazzina del secondo anno……indossava
solo la camicia della divisa ma questo non lo fermò……doveva
correre da lei!!
Aprì il
portone principale con tutta la forza che possedeva e, quando fu sulla neve,
riuscì solo a dire, anzi urlare: ‘Hermioneeeeee Grangeeeer!!!!!!!!!!!!!!!
Io ti amoooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!’
Temeva di aprire
gli occhi e di vederla fuggire in lacrime ancora una volta ferita dalle sue parole,
ma fuori non trovò nessuno. Il giardino era deserto. Non c’era
nessuno studente nei dintorni.
Qualcosa allora lo
colpì allo stomaco……non un pugno è
ovvio……e neanche uno dei Tiri Vispi Weasley……era solo
una profonda sensazione di inquietudine.
Si sedette sulle
scale d’ingresso.
Finalmente aveva
trovato il coraggio di dichiararsi e lo aveva fatto
davanti a tutta la scuola! C’era solo un inconveniente: mancava tutta la
scuola e anche la diretta interessata.
Faceva molto
freddo. Le sue labbra era ormai diventate viola e
rimpiangeva la calda sala comune di Grifondoro.
Il rosso intravide
nel bianco della neve un fiore: bello e maestoso, un bucaneve se ne stava
lì, bianco nel bianco e aspettava……ma cosa?
Pensò ad Hermione……come il bucaneve è il solo
fiore che riesce a crescere in condizioni ostili, in mezzo alla neve e con il
gelo, lei era l’unica che fosse mai riuscita a far nascere l’amore
nel suo cuore e a farlo crescere anche se lui si rifiutava di accettarlo.
Si avvicinò a cominciò a fissarlo.
‘Allora, Herm? Come avresti reagito se avessi
sentito quello che ho urlato poco fa? Mi avresti ucciso, vero?’ chiese
Ron al fiore come se in quello vedesse la ragazza.
Attese come per
aspettare che parlasse……
‘E’ inutile aspettare……non
mi darai mai una risposta!’ disse fra sé e lanciò irato una
palla di neve contro un albero.
‘Forse il fiore no, ma io si…’ disse
una voce alle sue spalle.
Ron fece per
girarsi e quello che vide fu la cosa, per lui, più bella del mondo:
Hermione se ne
stava lì e gli sorrideva.
Non gli diede
neanche il tempo di parlare che gli saltò al collo:
‘Anch’io
ti amo Ron Weasley!!!!’
E senza attendere oltre……
……lo
baciò……
……fu
un bacio intenso……
……e carico d’amore……
Entrambi non aspettavano altro da anni……e finalmente il
momento era arrivato……
Ron
abbracciò la ragazza e la sollevò per aria.
Ridevano.
Erano finalmente
felici.
Quando Hermione
toccò terra, Ron la prese per mano come se non
volesse più mollarla e la condusse davanti all’albero contro il
quale poco prima aveva sfogato la sua ira.
Proprio lì
Herm riuscì a leggere: Molly e Arthur. Qui comincia la storia.
La ragazza
sorrise. Era stato proprio lì che i genitori di Ron si erano innamorati.
Ed era lì che tutti i suoi sogni si erano
avverati.
Il ragazzo non
parlò. Si limitò ad estrarre la bacchetta e con quella incise, proprio sotto le altre:
Ron ed Hermione
E’ qui che inizia
il sogno !