Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: Kurtofsky    20/04/2011    2 recensioni
[Fleff - Flint x Jeff]
Jeff Sterling, con l'arrivo dell'estate, diventava semplicemente troppo stanco per fare qualsiasi cosa - tranne il cantare, per quello aveva sempre tanta energia.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: Too Lazy
Fandom: Glee
Personaggi: Jeff S. Sterling, Flint Wilson
Genere: Introspettivo, Fluff, Romantico
Rating: Verde
Avvertimenti: OneShot, Slash, What if? (E se…)
Conteggio Parole: 1042 (FiumiDiParole)
Note: 1. Non ha sensoXD So solo questoXD Nessuno si caga questi poveri ragazzi çAç perché NON esiste solo quel tappo di Blaine =.= esistono anche tutti quegli altri ragazzi talentuosi e con voci stupende =.= Bah… poi si chiedono perché sono allergica a Blaine.
2. Jeff e Flint non hanno un vero e proprio carattere e questa è la mia personale caratterizzazione ù_ù Flint l’ho messo anche in altre fic, quindi lo conoscete già<3 Ma Jeff è la prima volta che lo uso** e non sarà l’ultima >ç<
3. La coppia, che ho soprannominato Fleff, ispira tanto Fluff *O* *sclero tra le note*
4. Partecipa al The One Hundred Prompt Challange indetto da BlackIceCrystal. Con prompt 76. Pigrizia
5. Niente beta ç_ç


{ Too Lazy ~



L'estate stava arrivando a Westerville, e restare a scuola per attendere le riunioni dei Warblers spesso diventava una tortura per tutti i membri del coro che, per passare il tempo, si organizzavano in svariati modi.
C'era chi fuggiva in una delle gelaterie vicine per concedersi una granita - Trent era sempre il primo a 'guidare' quelle spedizioni -, e chi si perdeva in lunghe chiacchierate nel giardino, all'ombra di qualche albero. Tutti, bene o male, trovavano un'occupazione, ma c'era chi invece era troppo pigro per lasciare l'istituto o per ascoltare le infinite discussioni di Wes e David – quei due quando volevano sapevano essere asfissianti -, e si trascinava fino alla sala delle riunioni.
Jeff Sterling, con l'arrivo dell'estate, diventava semplicemente troppo stanco per fare qualsiasi cosa - tranne il cantare, per quello aveva sempre tanta energia.
Una volta lasciata l'aula di scienze entrava nell’aula del coro, spalancava le finestre - lasciando entrare il lieve e rinfrescante venticello - e si lanciava sul morbido divano per concedersi un meritato riposino dopo le lezioni.
Si tolse le scarpe sfilandosi al tempo stesso la cravatta – che lanciò poi ai piedi del suo comodo giaciglio -, aprendo poi velocemente la giacca ed i primi bottoni della camicia, sentendosi finalmente libero – quella divisa sembrava una costrizione con quel caldo. Sapeva che prima della riunione si sarebbe dovuto dare un contegno per apparire impeccabile come tutti i suoi compagni, ma mancava ancora un'ora e non voleva neanche pensarci: era troppo faticoso.
Chiuse gli occhi, lasciandosi carezzare dal lieve venticello che attraversava le finestre rinfrescando anche la sala, e si sciolse in un sorriso rilassato. Sfortunatamente qualcuno pareva ben deciso a non fargli godere quell'attimo di pace che si era tanto accuratamente ritagliato.
" Sapevo che ti avrei trovato qui, pigrone."
Jeff non aveva alcuna intenzione di aprire gli occhi, in fondo sapeva benissimo chi aveva parlato e dal tono di voce poteva dire che Flint Wilson - un membro del coro come lui che frequentava il terzo anno - stava sorridendo divertito.
Si conoscevano fin troppo bene ormai, da quando a San Valentino avevano fatto evolvere la loro amicizia ad un livello per loro decisamente inaspettato - ma per le malelingue sarebbe stato anche normale, viste le battute che giravano attorno alla loro scuola per soli maschi e al 'coro a cappella'.
Jeff non poteva definire Flint il suo ragazzo, non vi era mai stato niente di ufficiale, ma sicuramente era la figura più vicina al diventarlo visti i loro frequenti incontri post-scolastici.
" Sono... stanco…", si lamentò il più giovane, sperando inutilmente di allontanare il compagno che, ovviamente, si avvicinò sedendosi sul divano nello spazietto lasciato libero dal corpo di Jeff.
" Non sei mai troppo stanco per me.", ribatté Flint, tappandogli il naso con l'indice e con il pollice, ridendo di gusto quando il più piccolo fece numerose smorfie prima di decidere di dargli l'attenzione che meritava riaprendo gli occhi.
" Sto cercando di riposarmi, non vedi?", cercò di dare alla sua voce un tono minaccioso ma fallì a causa di un assurdo e stupido sorriso che desiderava ardentemente sollevargli gli angoli delle labbra verso l'alto – non era un tipo da arrabbiarsi troppo per quelle cose, poi con Flint era impossibile irritarsi per davvero.
" Ed io voglio farti compagnia.", ribatté divertito il più grande, togliendosi a sua volta la cravatta e la giacca, sbottonandosi poi la camicia con calcolata lentezza.
“ Flint… vorrei ricordarti dove siamo…”, mormorò Jeff, sgranando gli occhi al gesto del compagno. Non poteva fare a meno di pensare decisamente male nel vederlo aprirsi la camicia. Anche se erano sempre stati attenti – a parte Nick, il migliore amico del biondo, nessuno sapeva della loro mezza relazione – non poteva escludere totalmente che Flint avesse avuto una delle sue solite idee… e per quanto eccitante potesse essere il solo pensiero di farlo in quella sala, perfino il più piccolo sapeva che era una pessima trovata.
“ Da quando sei così malizioso, Jeff?”, rise il castano, stendendosi accanto al ragazzo per attirarlo in un abbraccio.
“ Vedevo che ti aprivi la camicia!”, si lamentò il biondo, accettando la stretta del più grande con un sorriso sollevato.
“ C’è caldo vestito in quel modo.”, tagliò corto l’altro baciandogli la guancia, scendendo poi sulle labbra del ragazzo a sfiorarle con le sue.
“ Già…”, mormorò Jeff chiudendo gli occhi ed accettando quelle tenere coccole. “ Ma… abbracciandomi… c’è più caldo.”, ghignò.
“ Oh, ma quello posso sopportarlo… e il tuo sembra solo un modo per fuggire. Vuoi scappare da me, Jeff?”
“ Non scappo, Flint. Lo sai bene.”, sorrise tranquillamente il biondo.
“ Ma sei un maledetto pigrone, perché in questo momento potrei avere le mani infilate nei tuoi pantaloni: aula del coro o meno.”
Quell’affermazione fece avvampare e ridere Jeff al tempo stesso e, abbracciando a sua volta Flint, lo baciò. Sentì le calde mani del più grande insinuarsi sotto la sua camicia, carezzandogli la schiena lentamente.
“ Mh…”
Wilson sapeva essere particolarmente dolce, ed alternava quella sua innata tenerezza con insensati momenti di perversione che lo rendevano agli occhi di Jeff una persona unica ed imperdibile – non poteva neanche pensare di lasciarlo, e se quello non era ‘amore’ poteva benissimo definirsi ‘venerazione’.
Lo adorava in ogni lato del suo carattere, era un buon amico oltre che un buon amante. E quando quella loro relazione sarebbe ormai diventata ufficiale – ci stavano lavorando, ma l’estate rendeva Sterling troppo stanco per pensare a quelle cose –, era certo che sarebbe stato anche il fidanzato perfetto. Di quelli che la mattina svegliavano i loro compagni a suon di baci, che portavano la colazione a letto e si perdevano in infinite coccole prima e dopo aver fatto l’amore – lo faceva già in realtà, ma l’idea di far evolvere la loro relazione rendeva quel gesto molto più dolce.
“ Ci stai ripensando, vero?”, sussurrò Flint sulle labbra socchiuse del più piccolo, scostandogli con la mano libera la frangia dal viso.
“ Mhhhh…”, Jeff nascose un ghignò e si accoccolò ancora contro l’altro. “ Troppo… stanco… per pensare…”, dichiarò con voce stanca, scandendo bene ogni parola.
Sei un pigrone.”, rise il più grande, continuando a coccolarlo e a dargli dei baci leggeri sul viso.
“ Mhhh…”, mugugnò ancora, godendosi quelle placide attenzioni, convincendosi che poteva a sua sopportare quel caldo… anche perché era decisamente troppo stanco per cacciare via il compagno.



The One Hundred Prompt Project
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Kurtofsky