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Autore: IlarySchart    20/04/2011    2 recensioni
Un ciao a te che stai leggendo :) Come mia prima storia ho voluto prendere spunto da una storia che già esiste, ho voluto continuare la saga di Twilight, mi sono basata su Renesmee, scriverò di lei.. Se vi va leggete e poi datemi un vostro parere sulla storia, grazie mille e buona lettura ;)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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Primo capitolo: Introduzione: Caro diario:

Caro diario, io sono Renesmee Carlie Cullen, ma tutti mi chiamano Nessie, ho 17 anni, cioè, dal mio aspetto sembra che io abbia 17 anni, ma ne ho molti di più. Vivo a Forks che è una città degli Stati Uniti d'America, si trova nella Contea di Clallam, nell’area metropolitana di Port Angeles, nello stato di Washington ed'è vicina alla riserva di la Push.. Sono ritornata a vivere qui con la mia famiglia da poco, sarà almeno un secolo che siamo lontani da Forks, ma ora siamo di nuovo qui.. Ho deciso di tenere un diario per ricordare tutto quello che farò nella mia eternità, esatto eternità, io non sono una ragazza normale, non sono come le altre, sono un vampiro o meglio una mezza vampira, un'ibride, sono la figlia di Isabella Swan e Edward Cullen, mio padre è un vampiro e dopo la mia nascita lo è diventata anche mia madre, i miei genitori mi hanno concepita quando mia madre, Bella, era ancora umana e visto che a causa mia stava per rischiare la sua vita, mio padre ha deciso di trasformarla.. Ed'ora eccomi qui a scrivere sul mio diario, io non so se per tutta la mia eternità ricorderò tutto, di me e di quello che farò, perciò ho deciso di scriverlo tutto qui.. Si lo so, sono un po' paranoica, ma del resto se non lo fossi non potrei portare avanti la mia nomina di ragazza anormale.. Ho sempre dei pensieri e delle idee stravaganti che nessuno capisce, ma c'è una persona nella mia vita che mi asseconda sempre e fa le pazzie insieme a me, sto parlando del mio migliore amico, Jacob Black, indovinate? Non è normale neanche lui, il mio amico è un licantropo e di conseguenza i suoi amici, i Quileute, che sono anche miei amici, sono licantropi.. Loro vivono tutti nella riserva di la Push.. Lui è la mia ancora di salvezza in ogni momento, è un'ottimo amico e gli voglio un gran bene e anche lui ne vuole a me, lo dovrei ringraziare per tante cose, lui c'è sempre stato, fin da quando sono nata, non mi ha mai lasciata sola.. Jake e mia madre, quando io ancora non ero nata e lei era ancora umana, hanno avuto un flirt, ma mia mamma ha sempre preferito mio padre, bè quando l'amore ti chiama non puoi fare a meno che rispondere.. Jake mi ha spiegato che con mia madre non ha avuto un Imprinting, sarebbe che quando un licantropo si innamora esiste solo quella ragazza e non può fare a meno di lei, il tuo mondo si concentra solo sulla persona colpita dall'imprinting ed'è così anche per quella persona, lui si era solo "innamorato" di mia madre, ma mi ha anche detto che dopo la mia nascita l'attrazione verso mia madre è sparita, lui le vuole bene, sono migliori amici anche loro, ma non la ama più.. Io mi chiedo, come può non amare più la persona per cui ha tanto lottato? Mah, io queste cose da licantropi non le capirò mai.. Comunque, la mia famiglia è composta anche da altre persone, ci sono i miei zii; Alice, Jasper, Rosalie e Emmet.. Alice è la pazza della casa, il nostro folletto, con lei mi diverto molto, mi piace andare a comprare vestiti con lei, in fatto di moda non la batte nessuno e mi piace anche organizzare feste di tanto in tanto, quando ce lo permettono, Jasper è molto tranquillo ed'è sposato con mia zia Alice, ogni volta che ho bisogno di un saggio consiglio lui sa cosa dirmi.. Rosalie, bè lei è un po' scontrosa, ma c'è sempre e mi vuole bene come io ne voglio a lei, Emmet è sposato con zia Rose, ed'è il più stravagante, delle volte fa delle battute davvero idiote ma è inevitabile non ridere, è il migliore, se sono triste è la persona adatta per farmi tirare su il morale.. Poi ci sono i miei nonni; Esme Cullen, Carlisle Cullen, Reneè Dwyer e Charlie Swan, delle persone bellissime io direi.. Reneè e Charlie non erano dei vampiri, erano umani ed'erano i genitori di mia madre, loro sapevano dell'esistenza dei vampiri, sapevano di noi, si esatto sapevano, non sanno, purtroppo i miei nonni materni sono morti, bè loro non erano immortali come noi. Sono stata poco a contatto con loro, però li ho conosciuti abbastanza bene da dire che erano meravigliosi e gli volevo e voglio un gran bene e anche se per poco, loro ci sono sempre stati, per me e per mia madre.. Nonno Carlisle e nonna Esme invece sono i genitori di mio padre e loro sono dei vampiri, come tutti noi nella famiglia. E' stato mio nonno Carlisle ha trasformare tutti i componenti della mia famiglia, prima nonna Esme e poi mio padre Edward e così via con gli altri.. Ognuno ovviamente ha la sua storia, ma io ora sono qui per raccontare la mia di storia..

 

Inizia tutto così..

 

Primo capitolo: Una svolta nella mia vita:

 

Era Settembre, esattamente il 10 Settembre 2011 e già faceva freddo, bè qui a Forks le temperature sono bassissime, io ero ancora al calduccio sotto le coperte del mio letto, ero ancora assonata e non capivo bene, mi strofinai gli occhi con una mano e sbadigliai piano cercando di aprire gli occhi, iniziai a pensare che anche oggi non avrei fatto nulla di interessante e che mi sarei annoiata a morte ero stufa di stare sempre in casa a fare niente e di vedere sempre le stesse persone, volevo uscire, avere degli amici, andare a scuola e chissà magari avere anche un ragazzo, che diamine, dopo tutto ero un'adolescente, avevo 17 anni, anche se ne dovrei avere molti di più.. Si ero una mezza vampira e avrei potuto uccidere qualcuno, mio padre ritiene che sono ancora troppo debole, ma è un secolo che mangio solo sangue animale, come mi ha insegnato lui e non ho mai avuto voglia di quello umano.. Sbuffai nel mio letto quando poi mi accorsi che un braccio possente e molto caldo mi stringeva per i fianchi e mi attirava a un corpo altrettanto caldo, capii che affianco a me, che mi teneva caldo, c'era il mio migliore amico, licantropo, Jake, eppure ero convinta di averlo lasciato sul divano della mia cameretta quando mi sono addormentata ieri notte.. Avevamo mangiato una pizza in camera mia, per distrarmi dalla solita routine o meglio aveva mangiato, se l'era divorata tutta.. Forse si era accorto che avevo freddo e si è messo a dormire con me per riscaldarmi con la sua temperatura che arrivava ai 42°, e sì ha una temperatura corporea davvero elevata il ragazzo, dopo tutto è una delle tante caratteristiche dei licantropi, però tenerlo vicino mi confortava anche perché avevo fatto un incubo terribile sta notte, avevo sognato che Jake non ci sarebbe stato più, che mi avrebbe abbandonata e invece no, eccolo qui sempre accanto a me, questa cosa mi confortava, ogni volta che c'era lui mi sentivo protetta sapevo che con lui sarei sempre stata al sicuro, anche perché senno avrebbe dovuto render conto a mio padre, risi tra me e me al pensiero, sempre tutti cosi fissati con la mia sicurezza, ma non sanno che ormai sono grande e so badare a me stessa avevo 17 anni cavolo! Si me lo ripeto spesso, magari per convincermi che sono davvero un'adolescente normale come tutte.

Ad' un tratto un brivido gelido mi percorse per tutta la schiena avevo un po freddo, Jacob se ne accorse e mi strinse a se di più, rabbrividii, ma non per il freddo, ma per Jake, se si era accorto che avevo freddo significava che era sveglio. Mi girai ritrovandomi faccia a faccia con lui, non aprii gli occhi, continuavo a far finta di dormire, sentivo il suo respiro sul mio viso, quella sensazione era piacevole il suo odore era cosi buono, mi faceva stare bene. Io mi avvicinai ancora di più a lui, speravo che pensasse che i miei movimenti fossero dovuti al sonno e che non fossero volontari, decisi però di fargli vedere che ero sveglia, apri gli occhi piano piano e mi trovai il suo bellissimo viso davanti, lui mi sorrise e io non tralasciai alcuna emozione, accennai un sorriso assonato, mi accorsi che lui era a torso nudo, come al solito. Ma non mi importava mi piaceva quando era a torso nudo. Era così bello a vedersi, aveva un fisico bellissimo, eppure non sembrerebbe che questo ragazzo abbia solo 16 anni e come me anche lui ha 16 anni da molto.. Lui interruppe tutti i miei pensieri parlando..

<< Nessie, non credi sia ora di alzarsi da letto? >>
La sua voce era calma, non troppo alta, parlava a bassa voce ma non troppo, io esitai a rispondere, volevo rimanere nel letto, così, fra le sue braccia.
<< ..Io.. Vorrei stare ancora un po' a letto.. >>
Dicendo così mi strinsi di più a lui, la mia voce era più bassa e avevo ancora le corde vocali intorpidite, come se si stessero ancora svegliando..

<< Anche io voglio rimanere ancora un po a letto >>

Quando però, per nostra sfortuna, sentimmo mia madre gridare

<< Nessie, non ti sei ancora svegliata?! >>

Più che un'urlo era una melodia, mia madre aveva la voce più bella del mondo e qualsiasi adolescente avrebbe voluto, che una madre, invece di urlarti e infastidirti, ordinandoti di alzarti, cantasse quell'ordine.. Eppure lei dice che quando era umana era impacciata e maldestra, a me ora come ora non sembra proprio..

Jake vide l'ora e mi comunicò che erano le 14:00 del pomeriggio, oh dio, ma quanto avevamo dormito, direi che sia proprio ora di alzarsi prima che mia madre mi linci..

<< Okay, ora credo sia arrivato il momento di alzarci, hai ragione >>
Iniziammo a ridere poi ci mettemmo seduti sul letto io mi voltai verso di lui, lui mi sorrise.

<< Io mi vado a preparare, tu intanto perché non ti metti una maglietta prima che la mamma o il papà, ti vedano?! >>
Lo vidi guardarsi il petto e pensare, sono sicura che anche lui sia d'accordo con il mio pensiero, se mio padre lo vedesse così in camera mia lo farebbe a pezzi..

<< Si, credo sia meglio >>
Si tocco i capelli imbarazzato e iniziò a sgranchirsi..

<< Sulla sedia c'è la tua canottiera, mettila. >>

<< Si signor capitano! >>
<< Smettila di prendermi in giro! >>
Ci mettemmo entrambi a ridere poi io mi alzai e mi diressi verso il mio armadio e presi i miei vestiti, short di jeans, maglietta nera e scarpe da ginnastica, andai in bagno e mi feci una doccia, mi asciugai in fretta i capelli, poi mi vestii.

Mi misi un filo di trucco e mi sistemai i capelli raccogliendo la frangetta con una molletta, poi uscii dal bagno e andai in camera mia, dove trovai Jacob seduto sul letto e vestito che giocherellava con un peluche.

<< Jake andiamo? >>

lui non rispose si alzo e mi segui in cucina, diedi il buongiorno con un bacio in guancia a mamma e papà, vidi mio padre squadrare Jake, era d'accordo che lui rimanesse ogni tanto da noi a dormire, anche se negli ultimi tempi ci era rimasto spesso, era anche d'accordo che mi proteggesse, però leggeva i suoi pensieri e sapeva già tutto di sta notte, però non gli disse niente e io non capivo perché si preoccupasse tanto, eravamo solo amici no? Jake mi vedeva come una sorella e io lo vedevo come un fratello, perché mio padre si preoccupava tanto?! Bah, io proprio non lo capivo.. Fu mia madre ha interrompere i miei pensieri con una domanda..

<< Nessie hai fame? >>
Mi chiese premurosa mia madre.

<< Si mamma ho un po fame, sai com'è ieri sera la pizza se l'è mangiata tutta il licantropo >> lanciai una frecciatina a Jeke, ero mezza vampira, ma la pizza mi piaceva..
<< Bè tu non sei abbastanza veloce a mangiarla, signorinella >>
Lo odiavo quando faceva così e odiavo soprattutto quando mi chiamava così..
<< E tu mangi troppo in fretta e mangi sempre tutto, cane >>
Ora lo avevo ferito io, odiava essere chiamato cane.. I miei genitori iniziarono a ridere ed'io con loro.. Solo Jake rimase a guardarmi come a dire, ok adesso ti ammazzo.. Fu mia madre a fermarlo..

<< Nessie vai con Jake a caccia, lì potrete scannarvi >>
Detta questa frase continuò a ridere.

<< Certo mamma sarà un piacere umiliare il cagnolino, andiamo? >>
Jake mi guardò malissimo, ero sicura che una volta fuori mi sarebbe saltato addosso uccidendomi.. Lui mi rispose digrignando i denti..

<< Si, andiamo poi vedi che ti combino >>
Lo sfidai con lo sguardo di superiorità e mi avvicinai alla porta di casa, mentre stavamo per uscire, mio padre si raccomandò a Jake sulla mia protezione, anche se 5 secondi fa ci stavamo annunciando guerra a vicenda, io trascinai via Jake. Mi imbarazzava ogni volta che mio padre diceva quelle cose

stai attento lupo, ti ammazzo se succede qualcosa ecc..”
Cavolo, so badare a me stessa da sola! Lo vogliono capire?!
Sbuffai poi vidi che Jake si trasformò, mi guardò per sfidarmi.
<< A chi prende più prede? >> lo sfidai con lo sguardo lui annui e incominciammo a correre. Ovviamente vinse lui, come al solito, ma anche la mia quantità di prede non era niente male, dopo aver “fatto colazione” o meglio dopo aver “pranzato” chiesi:

<< Jake ti va di andare a La Push? Magari a fare una passeggiata sulla spiaggia >>

Lui annui e mi fece cenno di salire in groppa a lui e io non me lo feci dire due volte, mi piaceva “cavalcarlo” era divertente e poi non avevo voglia di correre, anche se ero vampira, ero anche mezza umana perciò un po di stanchezza dopo la caccia, c'era.

Jake era strano però, come se mi nascondesse qualcosa.. Chissà che gli passava per la testa e adesso che ci penso mia madre voleva che io andassi fuori da casa Cullen, mi si voleva togliere dai piedi, come se anche lei avesse qualcosa da nascondere e in giro per la casa non c'era nessuno della famiglia, di solito sono tutti in vista e la casa è sempre animata, invece c'erano solo mia madre e mio padre.. Mmmm.. Chissà magari anche gli altri sono andati a cacciare.. Tutto troppo strano.

Arrivammo a La Push e io scesi dalla sua schiena, lui si allontanò per ritrasformarsi in umano e poi tornò in un secondo da me. Ci sedemmo sopra una roccia a guardare il mare.

<< Sei strano, cosa hai? Mi nascondi qualcosa? E' successo qualcosa? >>
Lo stavo tempestando di domande, il suo volto era divertito e allo stesso tempo nervoso.

<< Hei frena Nessie, quante domane che fai >> si mise a ridere e io rimanevo sempre più curiosa poi riprese a parlare << Sto bene, davvero, non ti nascondo niente e non è successo niente, puoi stare tranquilla >> mi sorrise rassicurandomi, quel sorriso e quelle parole sembravano sincere, ma non me la dava a bere, lo conoscevo troppo bene, c'era qualcosa che mi nascondeva, magari non era nulla di grave, ma qualcosa c'era. Io non gli chiesi più niente, se non voleva dirmelo non erano affari miei.
Passammo tutto il pomeriggio a La Push, a ridere e giocare, ci rincorremmo per tutta la spiaggia e ci buttammo anche in mare.

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Erano quasi le 19:00 di sera e noi stavamo seduti sulla sabbia a parlare poi ad'un tratto rimanemmo zitti entrambi, lui osservava il mare ed'era sereno, mille pensieri tormentavano il mio cervello, troppo piccolo per tutti quei film mentali che mi stavo facendo, non avrei resisto ancora cosi, nell'ignoto, senza riuscire a sapere cosa pensava, me lo sentivo, presto sarei scoppiata.

A interrompere i miei pensieri fu il cellulare che iniziò a vibrare nella mia tasca, vidi che era mia madre e ora cosa voleva?! Risposi.
<< Pronto, mamma? >>

<< Tesoro, senti te e Jake potreste tornare a casa? Ho una sorpresa per te >>

<< ..Emm.. Va bene mamma, arriviamo >>
Attaccai il telefono e vidi che Jake mi stava fissando, io ero sconcertata e curiosa.
<< Era mia madre, ha detto di andare a casa, ha una sorpresa per me >>
Ero confusa e molto anche.. Vidi Jake sorride e per nulla sorpreso come se già sapesse tutto e se fosse questa la cosa che mi nasconde?
<< Te sai già tutto vero, Jake? >>
Lo guardai fulminandolo, lui si mise a ridere.
<< Forse so qualcosa >> continuò a ridere poi si alzò e si trasformò ed' io salì in groppa a lui e andammo a casa.

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Entrai in casa seguita da Jake, c'era un gran silenzio, andammo in salotto e lì c'erano tutti, zia Alice, zio Jasper, zia Rose, zio Emmet, mamma, papà e nonna e nonno, mi salutarono con un gran sorriso e un: “ ben tornata, abbiamo una sorpresa per te! ”
Si ok, l'ho capito, ma cos'è? Questa attesa mi stava uccidendo, odio i loro complotti contro di me, anche se di solito sono tutte cose buone.
Li guardai confusa e mia madre iniziò a parlare.

<< Ricordi che ci hai chiesto di voler andare a scuola? Avere degli amici ed'essere normale? Come una ragazza della tua età? >>
Forse mia madre è impazzita, ma dove voleva arrivare a parare, la guardai ancora più confusa..
<< Che domande, certo che ricordo, anche se non posso essere come una ragazza della “mia età” non avrò mai quell'età, ma che c'entra ora? >>

Mi guardò con un sorriso magnifico stampato sulla sua bellissima bocca rosea.
<< Si, forse non sarai mai come le ragazze della “tua età”, ma sei molto di più e ora potrai farlo! >>
La guardai con la bocca spalancata, non credevo a quello che le mie orecchie avevano appena sentito, ok è uno scherzo, dove sono le telecamere?!

<< Davvero? Davvero mamma? Non mi stai prendendo in giro? Mi stai dicendo che potrò andare a scuola, frequentare persone nuove e normali? Ed'essere normale? >>
Mi guardo e mi sorrise premurosa, avevo appena fatto mille domande, lo so, ma volevo delle risposte sicure e chiare.
<< Ma certo che si piccola mia, è tutto vero, lunedì inizierai la scuola >>
Le andai in contro con le lacrime agli occhi, ancora sorpresa e scossa dalla bellissima notizia e l'abbracciai forte, poi vennero tutti ad'abbracciarmi.
<< Però ci sono delle condizioni, Nessie.. Te le spiegheremo più tardi o domani, ora festeggiamo >> Disse mio padre sorridendo, il sogno stava già per diventare un'incubo? Oddio speriamo di no!

Decisi di mandar fuori tutte le mie paranoie e inizi a divertirmi con la mia famiglia, a ridere e scherzare, adesso avevo capito perché erano tutti strani e sospettosi con me sta mattina. Ci godemmo così la festa fatta dalla mia adorata zietta, Alice.

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Andai a letto con il sorriso stampato sulla faccia, il giorno dopo avrei avuto spiegazioni più dettagliate da mio padre su come muovermi nella scuola, visto che non avevamo avuto il tempo di parlare dopo la festa.
Nel mio letto iniziai a fare il conto dei giorni che mi separavano dalla scuola.. Due giorni.. 

   
 
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