-Thomas! Trevor! Lara! Sbrigatevi, o farete tardi a scuola!-
Lo scalpiccio di passi affrettati fece da eco alla frase, urlata da una bella donna bionda, formosa e con due occhi azzurri come il cielo d'agosto.
Tre bambini si fermarono ansanti davanti a lei, vestiti di tutto punto e con delle espressioni ostinate: uno dei maschietti fece un passo avanti verso la madre ed incrociò le braccia.
-Noi oggi non andremo a scuola, non ci va!- dichiarò, appoggiato da fratello e sorella che annuirono con vigore.
La madre non parve turbata da quell'accenno di ribellione, ma prese a fissare con insistenza i capelli biondi e corti del figlio.
-Thomas, tesoro, cosa hai fatto ai capelli?-
-Mamma sono Trevor, e i miei capelli sono così da due settimane, comunque...-
-Hai ragione caro...- lo interruppe lei
-... E... Lina...-
-Lara...- la corresse sconsolata l'unica femmina, attorcigliandosi una ciocca di capelli castani attorno al dito.
-Sì cara, dove hai preso quelle scarpe?-
-Me le avete regalate tu e papà per il mio ultimo compleanno!- protestò stupita la bambina, sbuffando.
La donna sbattè un paio di volte le palpebre.
-Ma...Siete sicuri di ciò che dite? Insomma... Non ricordavo innanzitutto di aver mai permesso a Timothy...-
-Si chiama Trevor!- urlò adirato uno dei due gemelli, liquidato dalla madre con un secco -Lo so bene, Tony! Comunque dicevo... Non ho mai regalato delle scarpe a te, signorina, e... Ma quando è stato il tuo compleanno?-
I bambini si guardarono sconvolti, per poi biascicare qualche saluto alla madre e correre fuori di casa, diretti a scuola.
Non appena l'uscio si fu richiuso, dalla cucina fece capolino un uomo alto, dalla mascella squadrata e dagli arruffati capelli castani: un sorriso divertito gli nacque sul volto.
-Ha funzionato, Lindsay?-
La moglie sorrise, facendogli l'occhiolino.
-Come sempre, Taylor!-
L'uomo sgranò gli occhi, prima che la donna gli si avvicinasse ridendo e lo baciasse, ripetendo ad ogni pausa -Tyler Tyler Tyler!-.