Questa storia si è classificata quarta al contest Les enfants qui s'aiment indetto da Gigettina (che ringrazio tanto) sul forum di EFP, in fondo pubblicherò il giudizio della giudicia!
-Nick
autore:
Pallina
-Titolo: Rosa
Bianca
-Citazione: “È
il tempo che si è perduto per una persona a determinare la
sua
importanza”.
-Prompt: Libertà,
Anello,
Futuro, Dolore
-Pairing: Draco/Pansy
-Avvertimenti: Flashfic
-Genere: Malinconico,
Sentimentale
-Introduzione: “Il
giardino di Villa Malfoy era
illuminato da lanterne sospese a mezz’aria, mentre il sole di
maggio tramontava
dietro alla collina che sormonta l’intero paesaggio. Pansy si
muoveva lenta
verso il luogo del ricevimento, stringendosi nello scialle che le
poggiava
delicatamente sulle spalle”
-NdA: Sinceramente non so se
questa storia va bene, nel senso che parla di Draco e Pansy, ma non
proprio di
un attimo romantico… Comunque spero che ti possa piacere!
*
Rosa Bianca
Il giardino di
Villa Malfoy era illuminato da
lanterne sospese a mezz’aria, mentre il sole di maggio
tramontava dietro alla
collina che sormontava l’intero paesaggio.
Pansy si muoveva
lenta verso il luogo del
ricevimento, stringendosi nello scialle che le poggiava delicatamente
sulle
spalle.
Non sapeva come
era riuscita a superare la
cerimonia; il momento in cui lui aveva infilato il piccolo anello
d’oro intorno
all’anulare di sua moglie, promettendole un futuro che
sarebbe stato suo
destino ricevere. Quando gli aveva sentito pronunciare quelle parole,
quel lo voglio intenso e ricco di
sentimenti
non detti, aveva potuto distintamente udire il suono del suo cuore
infranto.
Prendendo un
profondo respiro, afferrò velocemente
una coppa di champagne che un cameriere le stava offrendo.
È
il tempo che si è perduto per una persona a determinare la
sua importanza,
e lei aveva donato a Draco tutto, dal suo primo bacio alla sua prima
volta, ma
non aveva ricevuto niente in cambio.
Lui non
l’aveva mai guardata come osservava ora
Astoria, non le aveva mai sorriso come faceva con lei. Si era illusa
nella
speranza, e ormai non le rimanevano che una manciata di ricordi e i
pezzi del
suo cuore devastato. Pezzi che non sapeva se sarebbe stata in grado di
raccogliere, una volta che quella giornata fosse finita.
Ma doveva andare
avanti, stringere le labbra,
ricacciare indietro le lacrime e sorridere, mentre la luce fioca della
sua
speranza si spegneva, inesorabilmente.
Alzò
lo sguardo, incontrando così le figure
raggianti dei neo sposi, che univano le loro labbra in un bacio di
amore
eterno. Scuotendo la testa, mentre sentiva affiorare le lacrime agli
occhi,
poggiò il calice sul tavolo, prima di allontanarsi da quel
luogo di gioia che
per lei era soltanto dolore.
Pensava di
essere più forte, pensava che avrebbe
potuto reggere quel momento; ma si sbagliava.
La
verità era che si era presentata a quel
matrimonio continuando a sperare, sperare che forse lui si sarebbe
finalmente
voltato verso di lei e l’avrebbe guardata non come
l’amica d’infanzia, ma come
la donna che gli era sempre stata accanto e che lo amava più
di qualsiasi altra.
Ma non era
successo e non lo sarebbe stato mai.
Mentre superava
il cancello di Villa Malfoy, preparata
a Smaterializzarsi, un sorriso amaro le si disegnò sulle
labbra: la sua
speranza si era spenta, era finalmente libera, pronta a voltare pagina.
Pronta a dimenticare, pronta a ricominciare.
4
classificata: Pallina – Rosa bianca
Grammatica: 9,8/10
Originalità: 9/10
Caratterizzazione
personaggi: 10/10
Stile e lessico: 9,75/10
Prompt: 5/5
Giudizio personale: 4,5/5
Totale: 48,05/50
Questa tua Pansy che spera
e che cerca di
ricominciare mi è sembrata molto IC. Noi non sappiamo come
sia andato il
matrimonio di Draco, io stessa ne ho dato una visione in una mia
storia, e la
tua storia mi è decisamente piaciuta. Uno spaccato molto
buono di una Pansy
matura, eppure ancora bambina – in un certo senso –
perché non si arrende e
rimane una testarda. Senza dubbio deve essere stato un momento
difficile per
lei, e la tua descrizione del suo stato d’animo è
stata molto bella. Mi hai
presentato una Pansy che sorride nel momento della disperazione
perché è ciò
che le è stato insegnato. Complimenti! E grazie per aver
partecipato.