CacturneXRoselia

"Questione d'Orgoglio Perduto"

Il vento notturno sussurrava agli alberi e ai prati, mentre i Cricketot fremevano e i Pokémon uccello arruffavano le piume sotto l'immenso cielo stellato color zaffiro.
Un Pokémon ansimava sotto la luna splendente, con lo sguardo di chi, sconfitto e ferito nell'orgoglio, d'un tratto si sente inutile e patetico, sente di esserlo stato da sempre e che le cose potrebbero andare meglio solo straziando il corpo di chi all'improvviso gli ha aperto gli occhi, mostrandogli quanto ancora abbia da imparare.
Si guardò le braccia esili e bendate, i petali un po' sciupati. Digrignò i denti.

"No ... Non posso aver perso, non contro di lui !!!" - Gridò a sé stessa la bella Roselia, asciugandosi un piccolo graffio sotto la bocca.

Si voltò. Di fianco a lei una pietra brillante.

"Con questa pietra diverrai un Roserade e sarà molto più facile vincere le Gare !!! Avanti Roselia, cosa ti costa? Non vuoi diventare ancora più forte ??!! Quella sconfitta contro Cacturne mi ha aperto gli occhi, sei ancora ben lontana dalle mie aspettative !!!"

Le dure parole di Drew le riecheggiavano in testa senza darle pace. Doveva evolversi, così la pensava il suo allenatore, e così doveva essere. Non per obbligo, ma perchè tutti i suoi ordini si erano sempre rivelati le scelte migliori.

"Roselia ..." - Sentì una voce chiamarla. Si voltò. Era Cacturne.

La guardava con lo sguardo un po' dispiaciuto e teneva una ciotola di cibo per Pokémon in mano.

"Ah ... Sei tu ..." - Disse scocciata Roselia dandogli le spalle.

"Tieni ..." - Cacturne appoggiò la ciotola vicino a lei - "Te ne sei andata così senza mangiare nulla ... Devi mangiare, così ti rimetterai in sesto prima ... Fai uno sforzo ..." - Ne prese uno e glielo porse, ma lei rifiutò scuotendo la testa.

"Lasciami in pace, non ho alcuna intenzione di vederti e tantomeno sentirti !!! Tornatene da Harley e fatti gli affari tuoi !!!"
"Rose ..."
"E non mi chiamare così, non ne hai nessun diritto, capito ??!!" - Le scese una lacrima, ma fece di tutto per non darlo a vedere.
"Sei arrabbiata perchè ti ho sconfitta? Scusami ... Ma é il nostro mestiere, lo sai ..."
"Lo so perfettamente !!! Ma ... Non può essere vero !!! Drew ha sempre detto che Harley non era alla nostra altezza, che tu non avresti mai potuto battermi !!! E ora per colpa tua io mi devo evolvere !!!"
"Non sei costretta a farlo se non vuoi ..."
"Taci !!! Sì invece, Drew non mi considererà più il suo asso nella manica se non lo faccio ... E io gli voglio troppo bene per deludere le sue aspettative ..." - Le scesero due lacrime, e stavolta non riuscì a nasconderle.
"Per me ti sbagli ... Se gli dimostrerai di essere comunque forte non andrà contro il tuo volere ... A Drew importa di voi ... Voglio dire, ci tiene che i suoi Pokémon siano felici ..."
"Umpf, senti stai zitto. Tra il tuo coordinatore e il mio c'è un abisso, non puoi basarti sulle tue esperienze per farmi la predica !!!" - Ora piangeva.

Cacturne si sedette affianco a lei e fissò la luna.
"Sai, sei molto carina ... Ma sei ancora un fiore che deve sbocciare. La natura fa il suo corso ... Puoi benissimo rimanere un Roselia, ma qualora decidessi di divenire una Roserade ... Saresti ancora più bella, e anche più forte ..."
Roselia arrossì, ma girò il viso e digrignò i denti. Non voleva darlo a vedere. In realtà ... In quei mesi in cui stavano viaggiando assieme a Johto, Cacturne aveva iniziato a piacerle, in un certo senso.
Il modo in cui vedeva le cose, quella sua calma, quella sua pacatezza e quel modo di fare sempre gentile ... Lui sapeva sempre cosa fare, non perdeva mai l'autocontrollo, a differenza sua.

Era ancora un bocciolo in attesa di sbocciare ... Non aveva tutti i torti. Roselia si riconosceva in quelle parole, mettendo da parte l'orgoglio s'accorse che era ancora immatura e impulsiva, a differenza di lui.

"Cacturne ..." - Lo guardò negli occhi. La luce bianca della luna si rifletteva nelle sue pupille lucide di lacrime - "Hai ... Ragione ..."

Cacturne sapeva quanto Roselia odiasse ammettere di sbagliarsi, quanto le seccasse dare ragione a qualcun altro ... Eppure lo aveva fatto.
Il Pokémon stette a guardarla, con il viso arrossato e le lacrime che scendevano come gocce di pioggia sulle sue guance. Anche lui arrossì.
Istintivamente Roselia si gettò tra le braccia dell'altro, piangendo ancora, sfogandosi. Lui la tenne stretta a sé, accarezzandole le foglioline tenere e giovani sul collo.

"Cacturne io ..." - Sentiva un nodo alla gola, ma doveva dirglielo. Non si sarebbe mai presentata un'altra occasione per farlo - "Io ... Credo di amarti."

Quelle parole arrivarono dritte al cuore dell'altro svelte come una pugnalata, ma anziché sofferenza gli aveva portato una sensazione stupenda e indescrivibile.

"Anche io ... Roselia o Roserade non mi importa, sconfitta o vincitrice non fa differenza ... Ti amo. Ti amo e basta."

Così, sotto la dolce luna piena i due Pokémon rimasero stretti in un abbraccio, con il venticello fresco a temprare i loro corpi e il dolce fruscìo delle piante a riecheggiare fin dentro i loro cuori.

Fine.


 

=== NOTA DELL'AUTRICE ===

Uno stacco dalle mie solite FanFiction sui personaggi umani della serie ... L'avevo scritta per il Contest di S. Valentino in un Forum ma non ha vinto ... Comunque mi sono divertita a scriverla, e sono stata contenta di parteciparvi, perché altrimenti credo che non avrei mai scritto una FanFiction romantica/sentimentale tra due Pokémon ...
... E questa coppia non mi dispiace, li trovo carini insieme ^^

Spero vi sia piaciuta! >w<
Baci,

Arisu95