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Autore: shadowofthemoon_95    22/04/2011    2 recensioni
soltanto quel brivido.. di paura.. desiderio.. vendetta! solo un brivido.. tutto il resto è dolore..
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Piansi, non avevo altro modo per far capire a mio padre che non volevo che mi leggesse le fiabe! ero stanca! e diciamocela tutta.. un pò troppo cresciuta per queste stronzate! ma ogni sacrosanta sera che tentava di raccontarmene una e non riusciva, nell' intento la sua faccia passava dall' eccessivo entusiasmo alla più cupa tristezza... ma, prima, come al solito.. -sicura, piccola mia?- un velo di speranza passava nel suo viso.. ma non lo guardai nemmeno, anzi, mi girai nel mio lettino troppo morbido e chiusi gli occhi, dopo un pò, come previsto, si alzò.. infatti sentii passi lunghi e trascinati, e sentii anche che la luce passante dal corridoio si restringeva ad una fessura! ma davvero credeva che avessi ancora paura del buio?! restai comunque girata, e mi accoccolai nel caldo del piumone.. e nello stesso tempo, nel freddo abbraccio del mio cuore, ormai diventato una fredda statua di ghiaccio, congelata! a causa sua. Tutto questo era a causa sua. ecco che la rabbia riusciva dalla sua brutta tana, per prendere clandestinamente in affitto il mio cuore. la mia piccola mano strinse la parte del cuscino bagnata delle mie lacrime, poi mi stropicciai gli occhietti e mi addormentai, consapevole che avrei passato ogni sera della mia vita così -svegliati, amore mio- sempre con quel dolce tono di voce.. che mi faceva venir voglia quasi di rimettere! e che mi faceva alzare in modo straordinariamente schifoso il livello di glicemia; e a quelle parole ogni mattina lamenti e sbadigli/ippopotamo, e sempre come ogni mattina, mio fratello mi aveva scattato una foto, ne scattava sempre nei momenti meno indicati e SEMPRE.SOLO.A.ME! e ricomincia la tiritera -lo sai che sei la mia modella preferita?!- mi piacevano quelle attenzioni, fatte da mio fratello poi.. significava tradotto: fatte dal ragazzo più voluto di tutta l' America! Mark Handler, "il ragazzo della porta accanto" , il ragazzo perfetto! alto, capelli castano/biondo, con un lungo ciuffo/frangia, snello e tonico al punto giusto, dei grandi occhi azzurri con qualche piccolo schizzo di verde acqua, le labbra nè troppo carnose, nè troppo sottili.. e non è finita! dolce, romantico, leale, sincero, solare..un vero uomo d' altri tempi!se non per il fatto che era famoso in tutta l' America come cantante di un gruppo rock/pop, mi aveva anche dedicato una canzone, intitolata "the moment you where born" sembrava fatto apposta! -.- che rabbia! avrei dovuto ucciderlo e fidarmi del mio istinto, ma no! meglio fare di testa mia e combinare un sacco di casini! -papà! ti dico che questa bambina sta ragionando! sul serio!!! - poi, dopo la rispostaccia acida di mio padre, che includeva anche il fatto che era praticamente impossibile che una bambina di 2 anni fosse dotata di una propria ragione, o di un proprio pensiero, si avvicinò, col suo sorriso più dolce,quello riservato solo a me. e dopo avermi strizzato l' occhiolino, disse -io lo so che stai pensando.. solo, fammi un favore se macchini la distruzione del pianeta ricorda che il tuo fratellone ti vuole taanto bene, ok? -poi si mise a ridere e vide l' orologio- ca..cchio! devo andare alle prove, ciao baby- e mi schioccò mille baci sulla fronte e sulle guancie. dopo un pò che si richiuse dietro la porta capii che lui aveva capito quello che io avevo capito che loro non avrebbero mai capito.. capito? no, dico sul serio.. aveva capito che ero in grado di ragionare.. davvero! allora era un passo avanti giusto? bhà.. sarà.. poi pensai con lamia totale felicità, che, FORSE, si erano scordati che io sarei TECNICAMENTE dovuta andare.. - all' asilo, piccola! - noo, mi spieghi cosa ti ho fatto di male?! all' inizio mi rifiutai, dopo varie promesse, scesi dal mio lettino, e anche se riluttante, pian pianino, con i miei piedini, mi sono avventurata ad andare in cucina, e mi sentivo come in "mission impossible" DESTINAZIONE: CUCINA MOTIVO: COLAZIONE CONSEGUENZE: NON VOGLIO IL LATTE FREDDO! alla fine del tragitto, dopo due o tre cadute arrivai in cucina che il latte era tiepido, lo bevvi, orgogliosa di me stessa, e poi- sicura di voler andare a scuola, piccola? - dici davvero papino dolce? faresti questo per me? ahahah tu la chiami scuola?!?! io lo chiamo cazzeggiare e sopire bambini appiccicosi e piagnucoloni. non pensavo di dirlo mai.. ma avrei pagato per un pò di SANO studio! comunque continuò, senza avere una mia risposta- io non lavoro oggi, quindi puoi restare con papino tutto il giorno! sei contenta?-sgranai gli occhi, immaginandomi quello che sarebbe successo: in un lampo vidi fiabe, foto, passeggiate imbarazzanti. nella mia mente raccartocciai tutto in un " voglio andare a scuola!" e cominciai a parlare come i bambini dementi - ccuola ccuola! - era deluso.. ma sorrideva - così tanta voglia di studiare.. eeh si mi darai delle grandi soddisfazioni tu, piccola- a quel punto scoppiai a ridere come mai avevo fatto dopo " l' incidente", e menomale che non capiva il perchè ridessi come un' isterica! papà, io, soddisfazioni e scuola non vanno messe MAI queste tre paroline in una frase, e insieme! metti a rischio il tuo pianeta.. ... spero che continuiate a leggere! ;)
   
 
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