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Autore: sushiprecotto_chan    22/04/2011    3 recensioni
E tutto muore in un attimo.
Lee lo sente proprio in quel momento, in quel momento, ben dopo la paura del fragore della battaglia, la morte del maestro e persino dopo il suo funerale. Gli basta quell’attimo.
[Lee POV, death fic.] [Partecipante al One Hundred Prompt Project.]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gai Maito, Neji Hyuuga, Rock Lee
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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E tutto muore in un attimo.
 
 
E tutto muore in un attimo.
Lee lo sente proprio in quel momento, in quel momento, ben dopo la paura del fragore della battaglia, la morte del maestro e persino dopo il suo funerale. Gli basta quell’attimo.
Quando ha visto il suo mentore cadere per mano nemica, quando ha visto il suo corpo ferito stramazzare a terra, quando, piombato accanto a lui, ha sentito il suo maestro pronunciare le sue ultime parole ed esalare il suo ultimo respiro, non aveva avuto tempo per provare quella sensazione che sente ora. Era accaduto tutto troppo in fretta, con troppo clamore intorno a sé e nella sua mente, il fiato che aveva sentito dentro di sé era stato troppo poco per allontanare qualsiasi pensiero coerente, e il fatto d’aver visto il suo mentore morire era stato qualcosa di troppo grande per allontanare il clamore della disperazione.
Ora, però, ha il tempo di sentire ciò che non aveva potuto avvertire prima.
Succede nel preciso istante in cui Neji gli appoggia delicatamente una mano sulla spalla, in segno di conforto. Il contatto non dura che una manciata di secondi, ma è tiepido, è personale, e trasmette ciò che era suo intento trasmettere.
Ed all’improvviso Lee lo sente. È una sensazione di smarrimento, come se tutto – all’interno ed all’esterno – fosse completamente vuoto, e sotto i piedi non ci fosse più alcun pavimento, alcun appiglio.
Il suo maestro è morto. Lee non vedrà più i suoi occhi brillare, né il suo viso aprirsi in un sorriso d’incoraggiamento, non potrà più dirgli una parola, né vedere il suo corpo dare segni di vita; non potrà più stare alla sua presenza. È così che è andata dal momento in cui l’ha visto morire, è così che andrà fino alla fine dei suoi giorni, secondo dopo secondo. Si tratta di un milione di piccoli, enormi “mai più” che si affollano dentro la sua mente, per poi arrivare a congiungersi con il “mai più” vero e proprio, la completa mancanza di Gai-sensei che ora è costretto a sentire.
Gai-sensei ora è nell’aria, è in ogni elemento che circonda Lee, è nella terra e nei fiori, ma il suo allievo non potrà più parlare con lui. Né chiedergli consigli, né ricevere uno dei suoi pugni micidiali, né abbracciarlo, né fargli ripetere ancora una volta che “lui è il suo nindo”.
Lo avverte con quell’unico tocco.
E tutto muore in un attimo.
 
 
 
*
 
Volevo togliermi un altro prompt dalla lista del One Hundred Prompt Project (questa volta ho usato il #13, “Tatto” – ed ora sono a 40 su 100!), volevo scrivere una fiction con Rock Lee (la sua sezione è troppo poco popolata, e con troppe poche fict decenti e veramente su di lui, detta come va detta ;_; *piange*) e mi è uscita questa. Spero solo d’esser riuscita a rendere correttamente l’idea della sensazione che desideravo dare.
Questo scritto è dedicato nel suo piccolo ad Angela (NoorDaimon). Spero ti piaccia. ;)
Alla prossima!

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