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Autore: foschi    22/04/2011    3 recensioni
Ed ora che te ne sei andato, dimmi, cosa hai concluso? Che senso avuto sacrificarsi per una o due vittime se poi non ne puoi salvare più nessuna? Che senso avuto se la tua morte ne ha causata una? Cosa hai concluso? Dimmelo Makoto, dimmelo perché io non riesco a trovare una risposta! Dimmi tu cosa hai concluso facendo soffrire per il fatto che sono ancora qui e non lì insieme a te...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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...Quella maledetta sera...

 

 

 

Saalvee!! :D

Eccomi tornata con una nuova storia su “Machine Robo Rescue”.

È, anche questa, una Arias x Makoto ma con una premessa: come sarebbe stata la vita dei due se Arias non fosse morto...?

A voi la lettura!

Spero vi piaccia!^_^''

Baci =)

 

 

 

 

 

 

 

Ed ora che te ne sei andato, dimmi, cosa hai concluso?

Che senso ha avuto sacrificarsi per una o due vittime se poi non ne puoi salvare più nessuna?

Che senso ha avuto se la tua morte ne ha causata una?

Cosa hai concluso?

Dimmelo Makoto, dimmelo perché io non riesco a trovare una risposta!

Dimmi tu cosa hai concluso facendomi soffrire?

Cosa visto che io sono ancora qui e non lì insieme a te...

 

 

 

 

 

 

 

Ancora un'altra ora senza che quella dannata porta si fosse aperta... iniziava a maledire ed odiare il lavoro del suo compagno.

Possibile che non potessero stare insieme neanche durante le feste...?

Fece per alzarsi ma il cigolio della porta lo trattenne, si voltò e lo vide entrare, coperto di neve da testa a piedi, sorrise e gli si fece incontro.

- Questo schifo di tempo...brr! - borbottò il nuovo arrivato

- Ben tornato, amore! - lo baciò - Che è successo? Ti aspettavo da molto tempo! -

- Parla con il tempo! Le strade sono innevate e c'è un traffico pazzesco! -

l'uomo ridacchiò - L'importante è che tu sia tornato – si baciarono a lungo ed appassionatamente quando il telefono del nuovo venuto suonò

- Pronto? -

- Makoto! Devi subito intervenire. Un ladro si è introdotto a casa di una donna e la tiene in ostaggio con la figlia! -

- Sissignore, arrivo subito! -

- Che succede, Makoto? - lo sguardo dell'uomo era pieno di preoccupazione

- Devo tornare subito a lavoro, pare che un ladro tenga in ostaggio una donna - l'uomo abbassò la testa rabbuiandosi

- Sempre la stessa storia. Possibile che non possiamo stare insieme neanche durante le feste? -

- Arias, amore, non fare così. Vedrai che tornerò subito e potremmo stare insieme! - Gli cinse le spalle in un abbraccio. Stettero così per un po', finché Makoto non lo sciolse:

- A dopo amore -

- A dopo - si baciarono nuovamente e Makoto uscì di casa...

 

 

E ancora le ore passavano e di nuovo Arias nuotava in un mare di tormento e preoccupazione.

Fissava costantemente la porta che lo aveva ingannato troppe volte: ad uno ad uno infatti da quella porta erano entrati i suoi amici per trascorrere insieme ai due quella maledetta festa...

C'erano tutti, tutti tranne lui. Arias era preoccupato ed i suoi amici lo sapevano. Erano inutili quei sorrisi forzati in un'atmosfera così angosciosa...

 

 

...Y me robaste la esquina
y me quede tan perdida
a dónde vuelan mis sueños
a un callejón sin salida.
Y me quité mi vestido
que tanto te gustaba
total me siento deznuda
total ya no tengo nada!...

 

Ed ancora il tempo passava ed i festeggiamenti non erano iniziati. Tutti si stavano annoiando ed Arias lo sapeva, ma non se la sentiva di festeggiare senza il suo ragazzo...

- Sentite ragazzi, possiamo ingannare l'attesa facendo qualche gioco! - propose Taiyoh

- Sì è un'idea! Potremo giocare a tombola! Che ne dite? - un coro di “sì” si levò dai presenti

- Bene, Arias, hai la tombola?

- No mi spiace -

- Va bene, vado a prenderla. Torno subito - a quell'affermazione, Arias sussultò: anche Makoto l'aveva usata ma non aveva ancora fatto ritorno...

 

 

Taiyoh era ancora imbottigliato nel traffico quando ricevette una chiamata dalla stazione di polizia:

- Pronto? -

- Taiyoh! -

- Capitano Sasaki! A cosa devo questa chiamata? -

- Taiyoh! E' successa una cosa orribile! Vieni alla centrale - e sfuggendo al traffico, prendendo delle stradine interne, Taiyoh raggiunse la centrale.

- Allora, cos'è successo? - chiese ad un agente che lo condusse in sala comando.

- Che succede? - domandò nuovamente.

- Taiyoh! Una cosa orribile! Makoto è morto – Taiyoh sgranò gli occhi diventando bianco:

- C-Cosa? -

- E' morto. Stava difendendo una donna da un ladro che lo ha sparato quando ha cercato di disarmarlo.

Pare che in punto di morte abbia sussurrato: “ Addio. Perdonami Arias. Ti amo tanto” - Calò il silenzio, le lacrime scendevano dagli occhi di Taiyoh ancora incredulo: il compagno di tante avventure, il razionale Makoto, l'uomo che avrebbe dato la sua vita per la giustizia, era morto per essa.

- Taiyoh, conviene che sia tu a dare la notizia ad Arias ed agli altri -

- Certo -

 

Con la mente svuotata, guidava verso casa di Arias. Come avrebbe potuto dare una notizia così orribile al suo amico? Dove avrebbe trovato la forza..?

Raggiunse la casa di Arias. Raccolse un po' di coraggio e suonò. Un “vado io” si sentì dall'interno. Taiyoh alzò lo sguardo ed i suoi occhi nocciola si specchiarono in quelli nocciola del suo ragazzo. Si fissarono per un po' finché Taiyoh lo abbracciò, piangendo fra le sue braccia:

- Jay, Makoto è morto -

- Cosa? - anche Jay rimase sconvolto dalla notizia.

- Sì, è morto...oh Jay! - poi entrarono in casa con un'espressione cupa in volto...

 

...Pero no vino nunca, no llegó
y mi vestido azul se me arrugó
y esta esquina no es mi esquina
y este amor ya no es mi amor.
Pero no vino nunca, no llegó
y yo jamás sabré lo que pasó
me fui llorando despacio
me fui dejando el corazón...!

 

 

 

 

- Ah Taiyoh sei tornato! Ragazzi possiamo incominciare a festeggiare! -

- No aspettate, manca ancora Makoto –

Tutti cominciarono a chiedersi che fine avesse fatto l'amico.

- Makoto non tornerà più –

Tutti si voltarono verso Taiyoh che era seduto a testa bassa su una sedia.

- Che vuoi dire? -

- Makoto... è morto - calò il silenzio tutti rimasero immobili, Arias sopratutto.

- D-dici sul serio? -

- Sì. È stato sparato dal ladro contro cui stava difendendo due ostaggi.

Pare che in punto di morte abbia sussurrato questo messaggio per Arias:

“ Addio. Perdonami Arias. Ti amo tanto” -

 

Le gambe non lo reggevano più.

La mente era vuota, gli occhi e la bocca spalancati, il cuore non batteva più.

Un vortice di immagini, voci, ricordi intorno alla testa... ecco cosa quella notizia aveva procurato ad Arias. Chiuse gli occhi e fu afferrato prima ancora che si accasciasse a terra.

Makoto.. se ne era davvero andato...?

 



Quando riaprì gli occhi, fissò il soffitto.

Si mise a sedere nel letto e si guardò intorno, era nella sua stanza.

Avvertì del calore accanto a sé e si voltò: forse era stato un incubo!

I suoi occhi incrociarono quelli castani del suo attuale ragazzo.

- Arias? -

Mise a fuoco e si rese conto che non era stato un incubo ma la cruda verità che sempre in quella fredda notte della Vigilia di Natale tornava alla mente.

Makoto se ne era davvero andato da molto tempo ed Arias non era più lui. Era un'ombra che per qualche scherzo di Dio era ancora in vita.

Ma lui sapeva benissimo che il suo cuore aveva smesso di battere in quella fredda sera, quando Makoto non aveva più fatto ritorno, scivolando fuori dalla sua vita.

- Arias? - mormorò di nuovo il suo compagno, Arias si rifugiò tra le sue braccia e pianse.

Il ragazzo sorrise tristemente.

- Makoto...-

Lo sentì mormorare, sorrise di nuovo tristemente piangendo anche lui per la scomparsa dell'amico e per il dolore del suo ragazzo.

 

...Y él no vino nunca
no llegó.

(Florencia Bertotti – Mi vestido azul) 

 

 

 

 

 

 

 

Ed ora che te ne sei andato, dimmi, cosa hai concluso?

Che senso ha avuto sacrificarsi per una o due vittime se poi non ne puoi salvare più nessuna?

Che senso ha avuto se la tua morte ne ha causata una?

Cosa hai concluso?

Dimmelo Makoto, dimmelo perché io non riesco a trovare una risposta!

Dimmi tu cosa hai concluso facendomi soffrire visto che io sono ancora qui e non lì insieme a te....

 

 

 

 

 

~ Fin ~

   
 
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