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Autore: telesette    22/04/2011    1 recensioni
Un demone fortissimo fa improvvisamente la sua comparsa, Zelgadis viene ferito e Amelia rischia di rimanere uccisa nel tentativo di proteggerlo... Come andrà a finire ?
Una One-Shot "rigorosamente" Zel/Amelia
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Amelia, Zelgadis Greywords
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Amelia x Zelgadis'
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L'attacco li aveva colti tutti di sorpresa. Quel dannato demone era veramente un osso duro: sia Lina che Gourry non riuscivano a distinguere i suoi movimenti, perfino Zelgadis era in seria difficoltà; dopo decine di attacchi a vuoto, il gruppo cominciava ad accusare la stanchezza e a vacillare sotto i colpi del nemico. Ad un tratto il demone, stanco di giocare, scagliò i suoi artigli affilati in più direzioni; così facendo, Lina e gli altri furono sorpresi alle spalle e caddero a terra feriti. Anche Zelgadis, nonostante la sua pelle di golem, si ritrovò una zanna profondamente conficcata nella spalla. Il sangue cominciò a gocciolare lungo la sua tunica e, non appena il demone sfilò la sua arma naturale, la chimera crollò in ginocchio.

- Ma... Maledizione - esclamò.

Malgrado la velocità e imprevedibilità dell'attacco, Lina e Gourry erano stati abbastanza fortunati ( gli artigli del demone li avevano presi entrambi di striscio ); era come se il bersaglio principale fosse proprio Zelgadis... Ma perché ? Subito un sibilo alle sue spalle avvertì la chimera del pericolo. Zelgadis rotolò di lato e si rialzò prontamente con l'arma in pugno, tuttavia non aveva calcolato la coda di quell'essere subdolo; in men che non si dica si ritrovò sulla schiena, con il braccio saldamente piantato al suolo da quegli artigli micidiali.

- Aaahhh !!!

Nonostante il dolore, Zelgadis si sforzò di rimanere cosciente. Se era destino che dovesse morire in quel modo, perlomeno voleva vedere in faccia il suo assassino.

- Chi sei tu ? - domandò a denti stretti, cercando inutilmente di liberare il braccio ferito.
- Non ti servirà a nulla saperlo - rispose il demone. - L'unica cosa che mi serve è la tua straordinaria energia vitale, il mio padrone mi ricompenserà bene per un simile bottino...
- Maledetto!

Improvvisamente il demone avvertì un raggio luminoso alle proprie spalle e, voltando il capo istintivamente, scomparve appena in tempo, lasciando Zelgadis ferito e immobile. Amelia accorse subito in suo aiuto, il Ra-Tilt era servito a distrarre l'attenzione del nemico ma non certo a sconfiggerlo.

- Come ti senti Zel, va tutto bene ?
- A... Amelia... A... Allontanati di qui, presto...
- Il tuo amico ti ha appena dato un consiglio molto saggio - esclamò una voce diabolica, alle spalle della principessa.

Amelia e Zelgadis sollevarono lo sguardo, incontrando i rossi occhi del demone. Costui li stava fissando minacciosamente, ed era chiaro che non si sarebbe fatto alcuno scrupolo pur di portare a termine il suo scopo.

- Non preoccuparti per me, Amelia - mormorò Zelgadis, cercando di rialzarsi. - Me la sbrigo da solo, tu pensa solo a... Agh!
- Zel...

Amelia si rese subito conto che, in quelle condizioni, Zelgadis non poteva assolutamente sperare di sconfiggere un simile mostro. Tuttavia quest'ultimo non avrebbe mai rinunciato a combattere, anche a costo di fare una brutta fine, avrebbe lottato fino all'ultimo. Sotto lo sguardo stupito del demone e quello incredulo di Zelgadis, Amelia si parò davanti alla chimera, spalancando le braccia e fissando il nemico con aria di sfida.

- Mhm... che intenzioni hai, ragazzina ? - domandò il demone incuriosito.
- Non ti permetterò di uccidere Zelgadis. - rispose Amelia decisa. - Io lo difenderò, in nome della giustizia, perciò dovrai prima passare sul mio cadavere!
- Amelia, sei impazzita ?!? Vattene subito, è pericoloso...
- No, non lo farò mai - rispose Amelia, scuotendo la testa ostinatamente. - Non permetterò mai a questa creatura malvagia di farti del male!
- Per me non c'è alcun problema - sorrise il demone. - Se proprio ci tieni tanto a morire prima di lui, ti accontento subito!

Così dicendo, il demone lanciò un fascio di energia che attraversò Amelia da parte a parte, spingendola all'indietro senza fiato. Zelgadis la afferrò prima che cadesse e, temendo il peggio, gridò disperatamente il suo nome.

 

- Amelia... Amelia !!! Riesci a sentirmi ? Rispondimi, ti prego!
- Ze... Zel... - mormorò la ragazza, con un filo di voce. - Pe... perdonami, io...
- Perché l'hai fatto ? - singhiozzò lui, stringendola forte. - Perché ?!?
- Perché... ti am...

Un leggero rivolo di sangue le uscì dalla bocca, dopodiché svenne. Zelgadis urlò come un dannato, non riusciva a crederlo, non voleva accettare che stesse succedendo veramente. Amelia non poteva, non doveva morire... Non così, non in quel modo.

- Non preoccuparti - lo canzonò il demone. - Tra poco la raggiungerai anche tu!
- Taci - sussurrò Zelgadis, senza sollevare il volto. - Demone o no, ti assicuro che me la pagherai per questo... Me la pagherai molto cara!

 Zelgadis urlò l'ultima frase con un tono da fare accapponare la pelle. Tuttavia il demone non si scompose, anzi si domandò dove avesse improvvisamente recuperato tutta quell'energia, ferito com'era. La chimera si alzò lentamente, tenendo in braccio Amelia priva di sensi, e cominciò a mormorare una strana litanìa... un incantesimo forse ? In ogni caso si trattava di una formula che non aveva mai pronunciato prima. Nello stesso momento, anche Lina e Gourry ripresero conoscenza e si resero improvvisamente conto di quanto era accaduto, non appena videro Amelia nelle braccia di Zel e il demone torreggiante sopra di loro.

- Non può essere - sussultò la maga. - Amelia non...
- Presto Lina - gridò Gourry. - Forse possiamo ancora salvarla, ma dobbiamo prima sconfiggere questo dannato demone!
- Hai ragione, andiamo!

Il demone respinse il fuoco magico di Lina e, dopo aver bloccato la Spada di Luce con gli artigli, si liberò di entrambi con estrema facilità.

- Non ho tempo per giocare con voi - esclamò. - Ho una missione da portare a termine, e voi non mi fermerete...
- Maledetto, la pagherai!

Lina masticò amaro, tuttavia sia lei che Gourry non ebbero il tempo di tentare un nuovo attacco, che Zelgadis si accinse a terminare il proprio incantesimo.

- ...Fuoco che arde nel sottosuolo! Acqua che scorre in superficie! Vento che soffia nel cielo sconfinato! Terra che sostieni tutto nella tua sostanza... Io invoco il potere ultimo dei quattro elementi, la sua immensa e inesauribile energia, in grado di annientare chiunque sia tanto folle da mettersi contro questo potere che è l'essenza stessa della creazione...

Improvvisamente il corpo di Zelgadis fu avvolto da una luce azzurrognola, una specie di cortina luminescente, che andava via via crescendo di intensità. Sulle prime nessuno comprese realmente il potere di quell'incantesimo; tuttavia gli occhi del demone brillarono di panico, non appena percepì chiaramente l'energia distruttiva di quel grosso globo infuocato che andava a formarsi sopra la testa di Zelgadis... Quella sfera energetica era costituita da tutto il potere combinato dei quattro elementi, e ciò stava sconvolgendo anche l'equilibrio naturale circostante: il cielo si tinse di un color pece, generando violenti fulmini; la terra si aprì in diversi punti, riversando all'esterno lingue di lava bollente; le acque ruppero i loro argini, allagando ogni cosa nelle vicinanze. Tutto questo spaventoso cataclisma naturale era presente anche nella sfera generata da Zelgadis, la quale brillava come non mai, pronta per essere scagliata contro il suo bersaglio.

 

- ..."Luce Primordiale!"

Come ebbe pronunciato queste parole, l'energia sopra la sua testa generò un potente fascio luminoso che investì il demone, facendolo scomparire con la stessa potenza di un Dragon Slave micidiale. Lina e Gourry dovettero coprirsi momentaneamente gli occhi per non rimanere accecati. Non appena la luce scomparve, entrambi videro Zel stringere forte a sé il corpo immobile di Amelia. Subito corsero nella sua direzione ma, vedendo le lacrime solcare le guance della chimera, da sotto il suo sguardo imperscrutabile, temettero che ormai fosse troppo tardi.

- Zelgadis - fecero i due, avvicinandosi. - Amelia non è...

 

Zelgadis non rispose. La piccola Amelia non dava alcun segno di vita, i suoi occhi erano chiusi, e non un battito muoveva il suo petto. Per un attimo sembrava che non ci fosse più alcuna speranza invece, con grande stupore di tutti, la principessa mormorò qualcosa di appena udibile.

- E' viva - esclamarono in coro.

Con la forza della disperazione, sia Lina che Zel fecero appello a tutti i loro incantesimi di guarigione per sanare la sua ferita. Amelia mosse leggermente le palpebre e, quando finalmente aprì gli occhi, gli altri sembrarono sollevati.

- Ce... Ce l'abbiamo fatta, vero... Abbiamo vinto ?
- Sì, abbiamo vinto - la tranquillizzò Lina, con un sorriso.
- Come sta Zel... Non è morto... vero ?!?

 Per tutta risposta, la chimera le strinse forte la mano. Amelia arrossì, incapace di distogliere lo sguardo da lui; Zelgadis stava "piangendo", ma erano lacrime di gioia... Amelia era viva, lui era vivo, entrambi erano vivi ed erano ancora insieme!

 

FINE

   
 
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