Il sole spendeva alto nel cielo e un'aria autunnale si mischiava a una strana felice atmosfera.
Quella non era un qualsiasi mattina di novembre:era il principio di una nuova vita!
Lord Voldemort era stato sconfitto definitivamente.La profezia di Sibilla Cooman si era realizzata.
Il terribile Signore Oscuro era caduto per mano del ragazzo sopravvissuto,di Harry Potter.
I Mangiamorte erano stati catturati e rinchiusi ad Azkaban,la prigione dei maghi, protetti da squadre di Auror professionisti.
Tutto si era ristabilizzato anche se la battaglia contro il male aveva procurato tanti lutti e aveva scosso molte vite.
Nel cortile all'interno dei cancelli della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts tre ragazzi decisamente malandati e logori erano
in piedi con lo sguardo fisso su una grossa statua che rappresentava un uomo anziano,con gli occhiali a mezzaluna e l'aria rassicurante.
L'intestazione sul piedistallo diceva:
"In Onore del preside Albus Silente deceduto nella lotta contro il male"

Ai piedi di questa scultura c'era una lapide semplice, di marmo candido, con la data di nascita e quella di morte.
Ad un tratto uno dei tre ragazzi si fece avanti inginocchiandosi vicino al luogo della sepoltura e guardando con i suoi occhi verdissimi
le date incise sulla pietra fredda iniziò a parlare.
- Professore, ce l'abbiamo fatto!Voldemort è stato sconfitto!E tutto grazie a lei!Se non mi avesse confidato il segreto deglio Horcrux
a quest'ora chissà cosa starebbe accadendo...-
Già... senza l'aiuto del suo preside non avrebbe trovato e distrutto tutti i frammenti dell'anima di Voldemort per
poi gettarsi in un duello mortale da cui solo uno sarebbe riuscito a sopravvivere.
Il ragazzo si alzò: i suoi capelli disordinati si muovevano debolmente alla fresca brezza di Novembre.
- E' finita ragazzi ce l'abbiamo fatta- si rivolse ai due amici che si prendevano amorevolmente per mano.
- Già!!!!- disse il ragazzo dai capelli rossi scoccando un bacio pieno d'amore alla brunetta accanto a lui.
Un sonoro CRAC eccheggiò nell'aria e i tre amici scomparvero nel nulla.
Quasi istantaneamente riapparvero nella cucuna dei Wesley,dove li aspettavano tutti i membri dell'Ordine della fenice,
che alla loro vista si avvicinarono tutti impazienti di riabbracciarli,entusiasti del loro ritorno.
La signora Weasley si fece spazio tra tutti e strinse i tre in una morsa così stretta da mozzar loro il fiato
- State bene? Siete tutti interi? Avete tutti gli arti? Avete subito qualche brutto incantesimo?Perche non rispondete?Siete muti? -
Non sorpreso alla reazione esagerata di sua madre Ron le rispose,dopo essersi liberato dalla sua stretta - Mamma stiamo bene!Siamo vivi e non
ci manca nessuna parte del corpo!-
La donna dai capelli rossi,rassicurata dalla risposta del figlio attese, sicura del fatto che i ragazzi avessero da raccontare a tutti i presenti l'accaduto
-Molly i ragazzi saranno stanchi e avranno voglia di ripulirsi,i particolari a dopo,ok? - intervenne il signor Weasley,che aveva capito la pretesa
della moglie.
-Si hai ragione!-rispose debolmente lei.
I ragazzi non ebbero da obbiettare e dopo essersi ripuliti per bene e cambiati si divisero per andare a riposarsi un pò:Ron ed Harry andarono
nella camera del ragazzo ed Hermione in quella di Ginny, l'ultima figlia dei Weasley.
-Ginny! - sospirò Harry disteso sul letto acconto a quello dell'amico che russava di gusto.Non l'aveva vista giù con gli altri!
Ma non ebbe il tempo di chiedersi perchè non fosse in cucina ad attenderlo poichè dopo poco si addormentò provondamente.
Si ritrovò di colpo ad Hogwarts nello studio di Silente deserto, con la strana consapevolezza di essere all'interno di un sogno.
Tutto era come si ricordava: il cappello parlante, i quadri degli antichi presidi della scuola e il pensatoio sulla scrivania.Mancava
solo Fanny,la bellissima fenice.
Perchè si trovava lì? Ad un tratto la porta dell'ufficio del preside si aprì,e il professore entrò incurante dell'espressione un pò
spiazzata di Harry.Si sedette sulla sua poltrona e fissò il vuoto in silenzio.
Dopo qualche attimo,che ad Harry parve un'eternità,parlò: -Sai che questo è un sogno vero,Harry?-
Ancora più sbalordito di prima il ragazzo annuì.
-Bene!Un pò tutti abbiamo qualcosa da dirti!-la porta del suo studio nuovamente si aprì,e sua madre seguita da suo padre James e
Sirius entrarono nella stanza.Lily corse incontro al figlio abbracciandolo forte poi parlò ed Harry era sicuro che non avrebbe
mai dimenticato la sua voce-Harry, figlio mio...- le lacrime le rigavano il viso,e sentiva il cuore del suo bambino battere forte.
-Harry...non ci sono parole adatte per esprimere quanto io e tua madre siamo orgogliosi di te!Hai rischiato la vita molte volte in questi
diciassette anni.So che il crescere senza genitori dev'essere stato duro per te,ma nonostante tutto sei diventato un uomo!-
-Io...se sono diventato ciò che sono è stato grazie a voi,al vostro ricordo,al sacrificio che avete fatto per me!Non potevo rischiare di deludervi!-
James gli si avvicino- Hai gli stessi occhi di tua madre e lo stesso disprezzo per le ingiustizie-
-Ma ha il tuo stesso disprezzo per le regole!- disse Sirius,che sino a quel momento aveva ascoltato in silenzio.
Già,il suo padrino...dopo Silente, Sirius era quello con cui aveva passato più tempo tra le persone in quella stanza e un pò si vergognava
della forte emozione che aveva provato riconoscendo la sua voce.
L'uomo si avvicinò a lui e disse-Sempre il solito eh Harry?Incurante del pericolo!-scherzò poi seriamente aggiunse-Anche io sono orgoglioso di te,
Harry!In cuor nostro sapevamo tutti che con il tuo coraggio ce l'avresti fatta!Molti ti devono la vita!-
-Avrei preferito salvare la vostra di vita!-disse,senza riuscire a trattenersi.Nessuno seppe cosa rispondere ma nessuno si meravigliò. Era
comprensibile.... con il suo coraggio aveva salvato la comunità magica dalla temibile crudeltà di Voldemort,ma le persono a cui era più legato,i genitori,
Sirius e Silente,avevano perso la vita per salvarlo.
-E' ora di andare!-disse James rivolgendosi a sua moglie e all'amico.
-Non scordarti mai di noi Harry e ricordati che se abbiamo sacrificato la nostra vita per te è perchè t amiamio molto più di qualsiasi altra cosa-
disse allora Lily.
-Hey,ragazzo cos'è quell'aria da funerale?suvvia,un giorno potremmo tornare a trovarti!-rise Sirius.
-Anche se non ti siamo stati vicino fisicamente in tutti questi anni abbiamo vegliato su di te figlio mio!Approposito...sei un ottimo cercatore!-
e così dicendo uscirono dallo studio chiudendosi la porta alle spalle!
-Bene Harry!Accomodati!-il ragazzo obbedì all'ordine ricevuto dall'ultima persona rimasta nella stanza.
-Sei stato come un figlio per me,Harry Potter!-disse evitando il suo sguardo.
Poi riprese-Ti ho visto crescere!E non puoi biasimarmi se non ti ho mai considerato un semplice studente!Hai una gran forza d'animo ed è stata
quella insieme alla tua determinazione a portarti alla vittoria!-
-Non ce l'avrei mai fatta senza il suo aiuto e senza l'appoggio di Ron ed Hermione,professore!-
-Forse,o forse no!- rispose il preside enigmatico.
-Harry,non sarà facile per te vivere tranquillamente nel mondo dei maghi!Sei sempre stato famoso,questo è vero ma credimi,non lasceranno passare
inosservato il fatto che hai sconfitto Voldemort!Ma è già tardi...l'ultimo favore ragazzo: dì a Minerva di riaprire Hogwarts.Lei sarà un ottimo preside
ne sono certo...-
Tutto stava sbiadendo intorno al ragazzo e fece appena in tempo a sentire il preside farfugliare un "Grazie di tutto" che si svegliò di soprassalto
accogendosiche era già ora di cena.