Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
Ricorda la storia  |      
Autore: KanraChan    23/04/2011    4 recensioni
Yamamoto, della sua vita, aveva sempre avuto una visione ben chiara, un futuro costruito principalmente dalla sua passione per il baseball, circondato dall'amicizia della squadra, dall'amore per uno sport che, da un momento all'altro, si era ritrovato a sconvolgergli l'esistenza.
Probabilmente, per un normale studente della Namimori, basare il proprio tutto sul baseball poteva risultare impensabile e, forse, anche inutile; ma per Takeshi, la situazione girava in maniera differente, avrebbe riposto il suo amore all'interno di una pallina, un guantone e specialmente nei suoi compagni.
Per questa ragione, Yamamoto, aveva deciso di incentrare l'indomani in qualcosa che lo rendesse felice, vivo, soddisfatto, e gli faceva ancora più male venire a conoscenza che un tipo intelligente e scaltro come Gokudera, gettasse al vento ogni aspettativa, come legna al fuoco.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hayato Gokudera, Takeshi Yamamoto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
80 x 59 Let me protect your future.















Yamamoto, della sua vita, aveva sempre avuto una visione ben chiara, un futuro costruito principalmente dalla sua passione per il baseball, circondato dall'amicizia della squadra, dall'amore per uno sport che, da un momento all'altro, si era ritrovato a sconvolgergli l'esistenza.
Probabilmente, per un normale studente della Namimori, basare il proprio tutto sul baseball poteva risultare impensabile e, forse, anche inutile; ma per Takeshi, la situazione girava in maniera differente, avrebbe riposto il suo amore all'interno di una pallina, un guantone e specialmente nei suoi compagni.
L'attenzione, l'emozione e l'adrenalina che scorreva nella sue vene quando effettuava un lancio, le palpebre che si assottigliavano, il respiro che quasi si smorzava, l'impegno, l'anima che riponeva in ogni cosa che riguardasse quello sport.
Per questa ragione, Yamamoto, aveva deciso di incentrare l'indomani in qualcosa che lo rendesse felice, vivo, soddisfatto, e gli faceva ancora più male venire a conoscenza che un tipo intelligente e scaltro come Gokudera, gettasse al vento ogni aspettativa, come legna al fuoco.
Nei suoi occhi non riconosceva alcuna speranza, e più si ostinava ad osservare, ad addentrarsi in quell'anima, più l'impulso di aiutarlo in qualche modo si faceva viva in lui.
La vita dell'argenteo era piatta. Una lunga linea retta che, durante la sua vita, non aveva fatto altro che proseguire dritto, senza provare curiosità verso alcunché, ciò lo lasciava scosso, e non gli restava altro che osservare, avrebbe voluto tendergli una mano, stringerla ed accompagnarlo ovunque avesse voluto.
- Gokudera, hai mai provato interesse verso qualcosa? -
Takeshi sorrideva e gli poneva l'ennesima domanda, riscontrando un viso quasi inespressivo, sulle sue, impassibile.
- Non lo so. -
Un viso che lo studiava appena, prima di voltarsi nuovamente ad osservare quel manto erboso che si stagliava dinnanzi al suo sguardo sempre vigile a qualsiasi piccolezza, le mani infilate nelle tasche e la schiena poggiata contro il tronco d'albero su cui riposava di ridondanza ogni pomeriggio.
Il moro socchiuse le palpebre, insiprando a pieno l'aria pulita che aleggiava, un profumo misto di freschezza, lavanda e altri fiori di cui forse non riconosceva l'esistenza.
- Hai mai provato ad amare? -
Qualunque forza fosse a spingerlo nel porre queste domande, non lo sapeva; sperava di sentirgli dire che sì amava qualcuno, che aveva donato il suo cuore alla persona più importante della sua vita, una realtà che allo stesso tempo lo spaventava.
Desiderava che Hayato trovasse qualcuno di importante, ma desiderava che fosse lui.
E aveva paura, paura che lui non fosse adatto, non raggiungesse le aspettative del compagno.
- Perchè dovrei? -
Gokudera rispondeva, qualunque domanda gli ponesse rispondeva in modo diverso, ma al contempo tutto assumeva lo stesso significato, un'alternarsi di parole che riconducevano sempre allo stesso punto.
Ancora adesso avrebbe voluto tendergli quella mano, afferrarla e rassicurarlo con uno dei suoi soliti sorrisi smaglianti.
- Hai mai pensato al tuo futuro? -
Voltò il capo, beandosi di una figura che lui avrebbe definito perfetta con i suoi numerosi difetti, perchè lui apprezzava tutto ciò che facesse parte di Gokudera, trovava simpatico il suo sgambettare in presenza di Tsuna, adorava quando gli sbraitava contro ed arrossiva quando lui gli scompigliava i capelli ricordandogli che se avesse continuato ad agitarsi in quel modo gli sarebbe venuto un infarto.
Hayato gli rivolse un'occhiata seccata. - Per quanto tempo ancora hai intenzione di continuare? - sospirò, spegnendo la sigaretta contro il terreno umido. - Comunque, no. - terminò distaccato, mordendosi il labbro inferiore e rilassando il busto lungo il soffice manto d'erba.
Prima che potesse distendersi del tutto si sentì afferrare quasi gentilmente il braccio, Yamamoto sorrideva come sempre, una scossa sembrò percuotere il suo corpo mentre le dita affusolate di Takeshi slittavano lentamente verso la sua mano, accogliendola delicatamente il quella presa calda.
- Posso essere io il tuo futuro? -
Un'altra domanda, una richiesta che suonava alle orecchie dell'argenteo come un'affermazione, riferendogli che lui ci sarebbe sempre stato se gli avesse permesso di restare al suo fianco, che sarebbe stata la sua spalla, il suo appiglio per non affondare.
Yamamoto aveva ben chiaro il suo futuro, e se avesse avuto la possibilità, avrebbe rischiarato anche quello di Gokudera, l'avrebbero fatto insieme.
Il moro si grattò la nuca, intrecciando le loro dita. - Però non sarà facile, perchè io non sono capace di andare sempre dritto, a volte potrai perdermi perchè non sarò in grado di reggere il tuo passo, a volte preferirò svoltare indirizzandoti altrove, ma cercherò di fare sempre del mio meglio per non deluderti. -
Non importava quanto fosse risultato tortuoso il suo avvenire, con un sostegno al suo fianco, con un sostegno come Yamamoto Takeshi, sarebbe stato in grado di tirare avanti, probabilmente si sarebbe rivelato più complesso del previsto, sarebbe caduto anche lui insieme al moro, ma almeno era sicuro che si sarebbe rialzato con un sorriso, con il sorriso di Yamamoto Takeshi, che lo avrebbe illuminato ed incoraggiato ad andare avanti.












Non so come sia venuta come 8059, non vorrei aver reso Gokudera leggermente OOC, ma del resto il giudizio spetta a voi.
Spero sia di vostro gradimento e non mi dilungo ancora con queste note. :)




Golden Brown











 
 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn / Vai alla pagina dell'autore: KanraChan