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Autore: Dragon Shiryu    24/04/2011    2 recensioni
E' bello ricevere delle uova di Pasqua, specie se da parte di qualcuno di veramente speciale!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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We love you

Ho sempre amato le sorprese, soprattutto quelle fatte dalle persone più vicine e a cui darei tutta me stessa nel cercarle di proteggere da qualunque cosa!
Per esempio ricordo quando, con una scusa, Jason mi ha costretta a uscire fuori città per qualche stupida commissione, lasciando a malincuore i miei adorati figli assieme alla mia assistente Brett, la quale, quando mi allontanai con la macchina, si eccitò assieme a loro per la mia partenza.
Chissà per quale strano motivo…
E ho anche avuto l’impressione che il mio fidanzato sapesse qualcosa, notando il suo modo brusco e frettoloso in cui mi trascinò in auto, ma non ho mai osato chiedere il motivo di quel comportamento, poiché farebbe solamente finta di nulla.
Ed io questo non lo sopporto!
E immaginai che mi nascondesse qualcosa poiché, per farmi stare calma e con la bocca chiusa per le tante domande, mi comprò dei frullati, conoscendo la mia passione per questa squisita bevanda…
Ma come posso esserlo se per molte volte il suo telefono continuò a squillare? E perché  lui a ogni volta parlò in una specie di codice segreto con la mia assistente, visto che, anche se ero vicino a lui, sentito chiaramente le voci dei miei amori, stranamente eccitati da qualcosa?
- Ciao mamma! – sentì Preston dall’altra parte della cornetta – Lo sai che ti voglio tanto bene?
- Lo so, amore! Anch'io! – e di sottofondo riuscì a percepire Jayden che pareva aver qualcosa nella bocca, così chiesi ignorando la situazione a casa - Tesori, cosa state mangiando?
- Nulla Britney! – e Brett prese il sopravvento sui due – Non preoccuparti…. E cerca di tornare a casa il più tardi possibile!
- Come mai? – ma non ricevetti alcuna risposta esauriente, ma solo un frenetico saluto conclusivo facendomi rimanere ferma  col telefono in mano sentendo il tipico rumore della chiamata appena terminata.
- Ehi! – fu l’unica parola che riuscii a pronunciare non capendo nulla , però poi una risata provenire da Jason, che rideva come un pazzo, mi fece voltare verso lui – Adesso perché ti comporti così?
- N-nulla! – tentò inutilmente di giustificarsi – Ma adesso, visto che hai finito di affogarti nei tuoi adorati frappé, possiamo adesso far la spesa per il pranzo di Pasqua?
Il pranzo di Pasqua?
Oh my God! Me ne ero dimenticata!
La mia idea era solamente quella di dover comprare delle uova di cioccolato per i miei due figli, che sapevo benissimo essere golosi, ma, a dire la verità, non sapevo il numero preciso per accontentare quei due ghiottoni!
- Allora hai deciso quali uova comprare? – chiese come se sapesse leggere nella mia mente.
-Non so ancora… ma credo che per i miei due figli comprerò il meglio! E tu, invece?
- Visto che il film uscirà questa estate, credo che prenderò qualcosa riguardante “Cars 2”… forse delle macchine telecomandate! Sono sicuro che saranno contenti!
- Ancora? Non credi ne abbiamo abbastanza?
In effetti la nostra casa è inondata di oggetti e gadget del film, loro grande passione, e quasi ogni sera ci vediamo il dvd nel salone comodamente seduti e abbracciati sul divano, ma un altro giocattolo sulla pellicola… credo di non poterlo sopportare!
- Se vuoi posso cambiare idea… - e il suo braccio si strinse attorno alla mia spalla.
- Non fa nulla… compra pure quello che vuoi! – e lo baciai sulla bocca, per poi avviarvi in macchina alla ricerca di un ipermercato aperto.
E, nel frattempo, continuavo a pensare cosa stavano combinando i tre a casa!
Anzi… qualche idea la ebbi quando, la sera, tornai a finalmente nella mia villa con Jason e, dopo aver parcheggiato la macchina, ci vennero incontro per aiutarci con le buste, anche se entrambi avevamo paura di far scoprire le uova, ma, non appena aprì la portiera del portabagagli, Brett mi fermò.
-Aspetta! Non ti muovere!  - e obbedì non capendo nulla –Jason, ci pensi tu a…
Lui fece un segno di consenso come risposta e, dal suo sorriso, capì finalmente che i due erano d’accordo su qualcosa… ma il problema è scoprire l’argomento!
Ma questo pensiero per un po’ si cancellò non appena vidi correre verso di me i miei due angioletti biondi che, dopo avermi abbracciato le gambe contemporaneamente, presero le mie mani trascinandomi verso il portone di casa, con la mia amica che, per dar forza ai due, si era messa dietro spingendomi alle mie spalle.
- Chiudi gli occhi mamma! – mi disse Preston, che a quanto pare parlava anche per il fratello più piccolo.
E, non intendendo darli un dispiacere, obbedì alla loro richiesta senza esitare, facendo diventare la mia vista molto buia.
Sentì i miei piedi camminare e la porta di casa aprirsi, probabilmente dalla mia amica, visto che non riuscì a percepire il suo contatto sulla maglia.
E, nonostante le mie domande curiose non portavano da nessuna parte, continuai a farmi trascinare.
Chissà i tre cosa avevano preparato!
All’improvviso mi ordinarono di fermarmi, facendomi girare di qualche grado alla mia sinistra, e mi consigliarono di aprire gli occhi.
- Sorpresa! – urlarono i miei figli e, inaspettatamente, vidi appoggiato sopra al tavolo del salone un grosso uovo di croccolato rivestito con una carta che Brett mi spiegò essere stata disegnata appositamente dai due bambini.
E alcune lacrime mi scesero sulla guancia…
Era troppo bello quell’uovo… e anche i disegni erano bellissimi!
Mi avvicinai ancora di più per poterli osservare meglio, quando ad un tratto notai un bigliettino attaccato ad esso, così per curiosità lo presi in mano.
- Leggilo! – mi disse Jayden, che assieme al fratello mi aveva raggiunto accanto a me, mentre, girando un po’ la testa, notai Brett e Jason, che intanto era giunto a dare un’occhiata, un po’ distanti, quasi come se volessero lasciarmi sola con i miei figli.
E così, sotto i loro occhi, aprì la busta dove all’interno era presente un foglio bianco con disegnato tre persone bionde circondate da un grande cuore rosso.
- Questi siamo noi tre! – mi spiegò, indicando col suo dito, mio figlio più grande che subito dopo mi abbracciò ancora una volta, imitato subito dall’altro.
Quell’abbraccio era così caldo e accogliente che per me valeva molto di più di qualunque disco venduto nella mia carriera!
E, solo quando si staccarono, notai anche una scritta fatta, come il resto del disegno, con dei colori a cera.
- Anche io ve ne voglio! – e con le mie braccia li presi con me in un grosso abbraccio, facendo cadere quel pezzo di carta per terra... pezzo che conteneva un semplice e chiaro messaggio , dove i miei figli esprimevano tutto il loro amore verso me.
Verso la loro mamma.

 “We love you”

 I love you, too!

  
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