Cravings

Sakura guardò l'orologio per la cinquantesima volta negli ultimi trenta minuti.

“Ma dove diavolo è finito?!”

Indispettita ed irritata, la ragazza si alzò dal divano e cominciò a gironzolare per la casa.

Continuava a mangiucchiarsi le unghie con aria feroce, ringhiando maledizioni contro il suo compagno incapace.

Si ritrovò in cucina.

Cercò di trattenersi con tutta se stessa, davvero: girò intorno al tavolo, guardò fuori dalla finestra, ispezionò i fornelli e il lavabo, pur di fare qualcosa tranne quello che voleva realmente fare.

Ma non ce la fece.

Fino ad allora era passata davanti al frigorifero per dieci volte, lanciandogli ogni volta uno sguardo sempre più desideroso. Ed infine il desiderio aveva prevalso sulla razionalità.

E lo aveva aperto.

Non sapeva che cosa si era aspettata. Un miracolo, forse.

Al contrario di quanto si possa sospettare, il frigorifero no era assolutamente vuoto, anzi.

L'elettrodomestico, infatti, ospitava ogni cosa una giovane -e famelica- coppia potesse voler mangiare.

Be', quasi ogni cosa.

Trenta minuti prima, infatti, Sakura si era accorta che la sua ragione di vita mancava dalla loro dispensa.

Quindi, si era premurata di risolvere con velocità ed efficienza il grave problema: aveva mandato Naruto a comprarne un po'.

Ma quell'incapace non era ancora tornato e lei stava morendo di fame!

Sakura provò l'impulso di sbattere la porta del frigorifero con tutta la sua forza, ma un pensiero la trattenne: la sua violenza doveva essere incanalata e sfruttata per uno scopo nobile e costruttivo.

Come dare una lezione a quella lumaca di Naruto, per esempio.

Congratulandosi per l'ottima idea, chiuse il frigo e tornò in salotto.

Sbuffando si lasciò andare sul divano e guardò fuori dalla finestra.

Mentre ammirava le luci del villaggio, si ritrovò ad accarezzarsi il ventre.

Inconsciamente, sorrise e sbuffò divertita.

“Dio, sei lì dentro da appena un mese e già cominci ad assillarmi con le stesse manie di tuo padre!”

* * *

Naruto correva a perdifiato sui tetti di Konoha.

Ci stava mettendo troppo, lo sapeva.

Sapeva anche di essere condannato ad una dolorosa sessione di torture quando sarebbe tornato a casa dalla sua amata ed affamata dolce metà.

Naruto sapeva che la gravidanza avrebbe avuto degli effetti collaterali, come sbalzi di umore -più del normale-, irritabilità -più del normale- e voglie.

Ora, Naruto conosceva Sakura e la amava nonostante il suo indemoniato caratterino e le sue paranoie.

Ma alle voglie non era proprio preparato. Insomma,...

“Dove diavolo la vado a trovare una ciotola di ramen a mezzanotte passata?!”

Buona Pasqua a tutti!

È una semplice drabble e non un uovo di cioccolato,ma spero che sia comunque un gradito regalo pasqualino ^.^

Dunque, ecco la continuazione di “I'm pregnant”.

Questa volta i nostri cari maschietti faranno i conti con gli alti e bassi della gravidanza fino al fatidico momento del parto.

Come sempre, spero di ricevere le vostre opinioni (belle e brutte) e ringrazio anticipatamente tutti i lettori. (inchino)

A presto,

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