Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: speranza19    24/04/2011    4 recensioni
Kurt Hummel non credeva né in Dio né nella Pasqua, ma aveva fede nel cioccolato e nella sua celeste bontà, anche se ormai lo mangiava pochissimo.
Doveva mantenere la sua invidiabile linea a qualsiasi costo, anche sacrificando i piaceri culinari a cui era più attaccato.
I suoi occhi azzurri sgranarono sorpresi quando, dopo aver sentito suonare il campanello, spalancò la porta e vide solamente appoggiato per terra un bellissimo uovo di Pasqua, di dimensioni abbastanza grandi. [sorpresina di Pasqua per i Pirati ^_^]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dave Karofsky, Kurt Hummel
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Happy Easter my pirates! <3 Questo è il mio personale ovetto di Pasqua con sorpresa per voi. Vi amo quanto Max ama noi, yay! ^_^

Ambientata oggi dopo l’ultima puntata.

 

Kurt Hummel non credeva né in Dio né nella Pasqua, ma aveva fede nel cioccolato e nella sua celeste bontà, anche se ormai lo mangiava pochissimo.

Doveva mantenere la sua invidiabile linea a qualsiasi costo, anche sacrificando i piaceri culinari a cui era più attaccato.

I suoi occhi azzurri sgranarono sorpresi quando, dopo aver  sentito suonare il campanello, spalancò la porta e vide solamente appoggiato per terra un bellissimo uovo di Pasqua, di dimensioni abbastanza grandi.

Era perfettamente impacchettato in una carta trasparente e la coccarda rossa che lo racchiudeva faceva un adorabile pendant con il cuore di glassa disegnato sulla sua superficie deliziosa. Era una cosa semplicemente incantevole a vedersi.

Però non la accompagnava nessun biglietto. Niente di niente.

Mentre lo appoggiava sul tavolo della cucina, Kurt pensò immediatamente che Blaine avesse voluto fargli una sorpresa misteriosa ed era già con l’I-phone in mano pronto a ringraziarlo quando una strana sensazione gli prese lo stomaco.

E se non fosse stato lui?- pensò il ragazzo, dubbioso.

Per fugare ogni sospetto e ottenere l’agognata certezza di quanto fosse fortunato ad avere un fidanzato come Blaine che lo riempiva di attenzioni così tenere, scelse di aprire l’uovo per vedere se vi fosse occultato qualche indizio, magari al suo interno.

Lo scartò con molta attenzione e rimase affascinato da quanto quell’uovo fosse esteticamente splendido. Quanto gli sarebbe dispiaciuto romperlo…

Con la sua piccola mano fece una mossa straordinariamente decisa e precisa, spaccando la crosta esterna del cioccolato esattamente a metà.

Kurt si stupì di quanto il suo istinto fosse ben affinato quando vide spuntare dal marrone dell’uovo il bianco di una lettera, avvolta con cura in una bustina di plastica.

L’ interesse del soprano era ai massimi storici ormai, mentre afferrava la missiva con le dita tremanti dalla voglia di conoscere il suo contenuto.

Non appena capì chi era il mittente, ci fu un lampo di choc che illuminò il turchese delle sue iridi.

Hummel,

non sapevo in che altro modo contattarti e allora, vista la giornata, ho pensato a questa maniera. Ho fatto leva sulla tua curiosità e, sinceramente, spero di aver fatto centro.

L’ultima volta che ci siamo incrociati a scuola è stato orribile per me e credo anche per te.

Voglio solo chiederti scusa.

Ti chiedo scusa per averti terrorizzato ogni giorno per così tanto tempo, scusa per averti fatto del male fisico sbattendoti sugli armadietti, scusa per quella idiota minaccia di morte a cui hai dato credito (credimi, preferirei tagliarmi un braccio piuttosto che farti una cosa del genere), scusa per averti preso gli sposi, scusa per averti fatto scappare via.

Scusa per averti fatto sentire sbagliato, fuori posto, sporco e ignobile.

Scusa per averti fatto provare tutto ciò che in realtà sentivo io. Quello impaurito ero e continuo ad essere io, ma ci sto lavorando su.

Ti ripeterò le mie scuse anche di persona se mai dovessimo rivederci o tu prendessi mai la decisione di tornare al McKinley. Ti prometto che sarei civile stavolta, anche se ci fosse quel cagnolino da passeggio al tuo fianco e questo tentasse di nuovo di mettermi le mani addosso.

Cercherò di fare qualsiasi cosa purché tu non abbia più timore di me. Non voglio più vedere quello sguardo nei tuoi occhi quando mi incontri, quel misto tra paura folle e disgusto.

Tutto ciò che ti ho fatto, l’ho fatto perché ero e sono ancora un ragazzino spaventato. Avevi ragione.

Ma c’è solo una cosa di cui non posso scusarmi, perché non me ne pento.

Il bacio.

Perché quello è stato il momento migliore e il momento peggiore della mia intera vita.

Lì ho capito la verità e, anche se ho cercato di fuggire, la sto affrontando adesso. O almeno ci sto provando. Con molta fatica, tra mille difficoltà, a volte negandola, a volte ammettendola.

Ma sto tentando, anche se l’ultima volta ho fatto schifo e mi sono uscite frasi offensive;  penso che sia questa la cosa più importante. Il fatto che io adesso abbia capito.

Mi dispiace così tanto di averti mostrato a quel modo me stesso… se potessi tornare indietro, non farei le migliaia di stronzate che ho fatto con te.

Spero che tu adesso mi capisca un pochino di più.

Scusami ancora. Per tutto.

D.K.

 

Ps: dato che so che tu sei ateo, credo di non apparirti assolutamente blasfemo se oso paragonare la mia risurrezione o il mio tentativo di risurrezione fatto oggi con queste mie parole alla giornata che proprio oggi si festeggia. Sai, è Pasqua… ecco perché ti ho lasciato l’uovo fuori casa.

 

Kurt rilesse la lettera più e più volte.

Sconvolto al primo impatto, poi sempre più intenerito.

Aveva giudicato male Karofsky. L’ultima volta che si erano imbattuti al suo ex liceo… era stato veramente orrendo, l’aggettivo adatto era decisamente quello.

Però quel ragazzone era riuscito a fare dei passi avanti, anche se incerti, ed era sicuro dentro di sé che, se si fossero rivisti, lui gli avrebbe di nuovo espresso il suo dispiacere per ciò che gli aveva fatto vivere.

Credeva al suo pentimento, nonostante tutto ciò che gli aveva causato.  Percepiva la sincerità emergere dalla scrittura disordinata di David e dall’agitazione con cui ogni singola parola sembrava esser stata scritta sul foglio.

Kurt prese allora una decisione.

Salì le scale e si diresse in camera di Finn. Quel dormiglione  riposava così profondamente che sarebbe potuta entrare una fanfara in casa e non se ne sarebbe minimamente accorto.

Afferrò il suo cellulare appoggiato sul comodino e cercò nella rubrica il numero che gli interessava.

***

 

Dave Karofsky era sdraiato sul letto, fissando il soffitto con sguardo vuoto e perso.

Mille domande gli stavano ronzando in testa.

Aveva fatto bene a preparare l’uovo e a metterci dentro quel maledetto pezzo di carta? O aveva fatto solo l’ultima, immensa cazzata con Hummel?

Lui avrebbe letto le sue parole? Avrebbe capito il loro significato? Avrebbe accettato le sue scuse? O lo avrebbe evitato a vita da quel momento in poi?

Forse aveva distrutto tutto con il suo gesto, annullato le sue già risicate chances…

L’incertezza di non sapere cosa stesse succedendo lo stava sgretolando, non ce la faceva più a no-.

Nel silenzio della sua camera improvvisamente risuonò la suoneria del suo telefonino.

Lo agguantò con un balzo e vide che aveva un nuovo messaggio in arrivo.

Utente sconosciuto.

Grazie mille per l’uovo, anche se oggi per me è semplicemente una domenica come le altre. Adoro la cioccolata al latte, pur mangiandola molto raramente. Ma grazie ancora di più per la tua lettera. Accetto le tue scuse. Potrai farmele occhi dentro occhi di ritorno dalle vacanze. Credo che ci vedremo molto presto in giro per gli stessi corridoi ;) K.H.

Col cuore che gli stava scoppiando dalla gioia, David sorrise finalmente.

Un sorriso che sapeva di rinascita.

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: speranza19