All’ombra ~

prompt: #008, chrysanthemums

 

 

 

A Mario sarebbe venuta sicuramente un’idea più originale. Ma, dopotutto, cosa poteva farci? Lui non era Mario. Era solo Luigi, il suo gracile fratellino, quello con le gambette veloci e leggere, quello con i vestiti verdi. Solo Luigi.

E nell’esile corpicino che si ritrovava, Luigi sapeva bene che soltanto una persona era in grado di smuovere il coraggio che gli era necessario per essere all’altezza del suo nome, per affrontare Goomba e Koopa e quelle odiose Piante Piranha, per riuscire a nascondere l’imbarazzo dietro i baffi e a cogliere un unico semplicissimo crisantemo rosso.

Luigi lo sapeva, che un fiore non era abbastanza, che non era un dono degno di quella stessa persona. Ma lui era solo Luigi.

E tuttavia, a lei quel crisantemo rosso sembrava piacere moltissimo.

«Grazie per avermi salvata.»

E Luigi, oh, Luigi per una volta fu felicissimo di essere semplicemente se stesso, quando lei lo baciò all’ombra del castello in festa.

«Bentornata, Principessa Peach.»

 

 

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Nota: Ebbene sì. Giocando a tempo perso a Super Mario 64, abilmente sottratto al DS di mio fratello, mi è venuta voglia di scribacchiare su Luigi. Perché questo poveretto è sempre messo in ombra, e perché lo trovo troppo adorabile per non avere un po’ più di voce in capitolo. Ma magari sono solo mie impressioni, magari ha un fan club segreto ma popolosissimo. Oh, beh. Io comunque continuo a vaneggiare su lui e Peach <3 Con tanti saluti a Mario e Daisy.

Il crisantemo, che noi comunemente associamo alla morte, in Inghilterra e nei Paesi asiatici assume invece connotazioni fortemente positive, tanto da essere regalato in occasione di feste e matrimoni; in particolare in Giappone è simbolo di una dichiarazione d’amore, in quanto il crisantemo rosso significa espressamente Ti amo.