Be my bad boy, be my man
Be my week-end lover
But don't be my friend
You can be my bad boy
But understand
That I don't need you in my life again
Bad boy, Cascada
“Blaise, no!” protestò una ragazza biondissima, dimenandosi tra le braccia del suo moro amante.
“Perché no, Astoria? Cosa c’è di diverso dai tempi della scuola?” chiese Blaise.
“Cambia che non siamo più a scuola. Che io sono sposata e tu pure. Cambia che ti ho amato troppo e continuo a farlo e una relazione semi – seria con te mi destabilizzerebbe del tutto. Cambia Blaise.” Rispose la bionda, non rendendosi conto di aver dato sfogo ai suoi pensieri senza chiudere prima la bocca.
Blaise rimase sconcertato dal flusso di parole che erano stranamente uscite da quella bocca simile a due petali di rosa.
La più piccola delle sorelle Greengrass non era certo il tipo di ragazza loquace e disinvolta che frequentava solitamente, ma proprio per questo ne era rimasto incantato prima e… innamorato? poi.
E l’insignificante dettaglio che fosse sposata con il suo migliore amico non poneva un freno al suo desiderio di vederla, toccarla, baciarla. Sapeva perfettamente che non appena la donna avesse dato un erede a Draco la loro unione sarebbe definitivamente finita e lui avrebbe potuto vivere con lei per sempre.
“Blaise” la sua voce dolce lo riscosse dai suoi strani e contorti pensieri.
“Sì?”
“Puoi essere il mio amante del fine settimana, ma non voglio essere tua amica. Hai già preso troppo della e dalla mia vita.” Concluse la bionda, con un’aria che velava i suoi occhi celesti.
A Blaise non bastava, non bastava affatto, ma se era tutto ciò a cui per ora poteva aspirare si sarebbe accontentato. Per ora.