25/04/2011
2 recensioniJulia dream, dreamboat queen, queen of all my dreams
Will the misty master break me?
Julia dream, Pink Floyd
Draco la stava guardando da minuti, ore, giorni, mesi… anni? Era così bella quando dormiva.
Anche se di certo da sveglia non fosse una bellezza: i capelli erano cespugliosi e indisciplinati, il corpo non era di un voluttuoso tipico e i suoi modi un po’ despotici non aiutavano a definirla una bella ragazza o anche solo una tipa appetibile.
Ma lui aveva scorto qualcosa di più in quegli occhi nocciola, sotto quella massa di capelli crespi, dietro quell’aria sicura e determinata. Togliendole quello strato superficiale contro il quale molti sbattevano e si fermavano, aveva trovato una ragazza dolce, romantica, sensibile e fragile.
Il dentro era tutto il contrario del fuori. O forse era il contrario?
Fatto stava che solo lui -neanche Potter Weasley ci erano riusciti!- era penetrato a fondo nella ragazza, era andato a esplorarne gli angoletti più bui e polverosi con una torcia, avevo squarciato ogni mistero, ogni barricata che la ragazza poneva a sua difesa.
Ma perché lui, di solito così freddo e insensibile, si era dato tanto da fare per una qualsiasi? Proprio perché non era una qualsiasi.
Era Hermione Granger, ex Prefetto Grifondoro, secchiona, ex fidanzata di Krum (e questa non gliel’aveva ancora perdonata), miglior amica dell’Eroe del Mondo Magico, presidentessa (e pressoché unica socia) del C.R.E.P.A., sua fidanzata ufficiale da meno di dodici ore.
E da circa undici erano in fuga da suo padre, quel bigotto di Lucius Malfoy che, convinto che Hermione non fosse la scelta giusta, lo aveva minacciato sottilmente di ritorsioni sulla ragazza se non l’avesse lasciata subito.
E lui si era rifiutato.
Non era stato forse suo padre a insegnargli l’orgoglio Malfoy? Che pagasse lo scotto dei suoi insegnamenti!
Un rumore dal piano inferiore della vecchia casa in cui si erano rifugiati attirò la sua attenzione: che fosse suo padre? Decise che era più prudente svegliare Hermione, la regina dei suoi sogni che ora dormiva beata. Chissà se lo stava sognando…
“Hermione, svegliati. Temo sia arrivato mio padre…” la ragazza sussultò e si strofinò gli occhi, iniziando poi a eseguire incantesimi di protezione.
“Lascia” la fermò il biondo “devo risolvere la faccenda una volta per tutte. Ti amo Mezzosangue, non dimenticartelo. Mai.”
“Draco, mi stai spaventando. Cosa vuoi fare?” si scambiarono un ultimo bacio che fece dimenticare alla mora le domande, che solo quando il fidanzato uscì dalla stanza le tornarono in mente. Ma era ormai troppo tardi.
Draco arrivò ai piedi delle scale e vide l’imponente figura di Lucius stagliato contro la porta spalancata, i capelli quasi nivei illuminati dai lampi.
“Buonasera figlio” lo salutò, estraendo la bacchetta.
Sarebbe riuscito il suo padre – padrone a spezzarlo?