CAPITOLO 1     Murder

Beckett e la sua squadra stanno indagando su un nuovo omicidio.
Un ragazzo giovane, di appena 17 anni, Timothy, viene trovato morto impiccato sotto un ponte e con tre colpi di pistola al torace. L’anatomopatologa sta eseguendo l’autopsia, ma la squadra di agenti non ha ancora nessun indizio utile.

• Lanie ti prego dimmi che hai trovato qualcosa?
• No tesoro, mi dispiace, non molto. Per ora posso solo dirti che è morto a causa di questo sparo. Vedi? – domanda indicando quello centrale.- Il proiettile è entrato qui e gli ha perforato un polmone. Gli altri due gli hanno dato solo il colpo di grazia. L’ora del decesso la collocherei verso le due di questa notte.
• Ok, e perché allora lo hanno impiccato?
• Questo non te lo so dire. Ho scoperto però che soffre di vertigini ed è celiaco.
• Celiaco?
• Sì, è un’allergia al glutine. Non si può guarire. Chi ne è affetto non può mangiare frumento e suoi derivati.
• In poche parole non può toccare pasta, pane, pizza, ecc… giusto?
• Esatto!
• Capito. E questo cosa centra?
• Non molto ma dall’autopsia risulta che abbia ingerito del glutine, quindi essendo allergico ho pensato che potesse provocargli qualche reazione strana. Così ho ricontrollato il corpo e come puoi vedere ci sono degli strani segni, soprattutto su braccia e gambe. 
• Okkey ma ancora non riesco a capire… ?
• Aspetta, fammi finire … dicevo: sono simili più all’orticaria, ma a differenza di quella, quando ci si gratta, la pelle viene via piano, piano. A volte, come in questo caso – dice prendendo la maglietta del giovane e mostrandola all’amica – sanguina.
• Quindi quelle non sono le macchie degli spari? – intuisce finalmente la detective.
• Esatto. Inoltre, questa era solo la parte dell’allergia, ma manca la parte delle “vertigini”.

Nella tasca dei pantaloni ho trovato il biglietto di un ristorante rustico. Il “Black Cow”. Questo ristorante però non è al piano terra, bensì su una terrazza, e anche piuttosto alta direi! Il ragazzo dev’essere andato a casa a cambiarsi dopo cena, e la persona che l’ha ucciso era di sicuro con lui quando è successo, se soffriva di vertigini di sicuro non aveva il coraggio di scendere da solo per le scale esterne …

• Ma certo! Quindi è andato a cena, ma ha mangiato qualcosa … -
• O è stato obbligato a mangiare – la corregge Lanie.
• Sì, qualcosa di cui era allergico, così ha chiesto alla persona che era con lui, di accompagnarlo a cambiarsi. Dopodichè, quando ha iniziato a sentirsi meglio sono usciti e hanno fatto una passeggiata per Central Park arrivando fino al ponte, dove l’assassino gli ha sparato e poi ha cambiato la maglia e l’ha impiccato.
• Giusto! – afferma l’anatomopatologa.
• Grazie Lanie! E meno male che non avevi niente!! – ironizza la detective.  Il suo cellulare squilla.

Legge il nome sullo schermo “CASTLE”. Sospira e poi rifiuta la chiamata.
La dottoressa Parish la guarda intenerita.

• Castle? – chiede non riuscendo a trattenersi.
• Già …
• Kate prima o poi dovrai pur rispondere a quel povero Cristo! Sono due mesi che ti chiama e tu lo ignori!
• Bè forse poteva pensarci prima di ritornare dalla sua amata Gina! – si stupisce di quella risposta – Scusa … sai benissimo che solitamente preferisco tenermele per me certe cose ma avevo troppo bisogno di dare voce a questo pensiero con qualcuno di fidato …
• Sono contenta che tu abbia deciso di aprirti con me! Comunque senti se non vuoi rispondere non farlo, nessuno ti obbliga – Beckett la guarda storto. – Ok forse qualcuno sì, però sappi che qualunque cosa tu faccia io ti appoggerò. Certo se rispondessi …
• Lanieee!!!
• Ok ,ok scherzavo! Sto’ zitta!
• Ecco brava … - sorride Kate, prima di uscire dalla stanza e avviarsi alla sua scrivania.

 
Intanto Ryan ed Esposito hanno interrogato tutti gli abitanti nei pressi del parco, dalla parte del “ponte maledetto”.

• Beckett abbiamo interrogato tutti. – dice l’irlandese avvicinandosi a lei.
• Nessuno ha visto o sentito niente. – continua Esposito.
• Quindi ha usato il silenziatore! – conclude la detective.
• Esatto. Tu cos’hai scoperto? – chiedono i due desiderosi di chiudere il caso per tornarsene a casa a godersi il fine settimana.
• Sono appena andata da Lanie. La morte è avvenuta verso le due di questa notte. Prima di essere ucciso ha mangiato in un ristorante, il “Black Cow” in compagnia di qualcuno, o qualcuna. Solo che dev’essersi scordato di essere allergico al glutine perché, a quanto pare, ha mangiato del pane.

Voi due andate al ristorante, vedete se i proprietari si ricordano di Timothy e soprattutto di chi era con lui. Appena scoprite qualcosa non esitate a chiamarmi! – i due annuiscono e si avviano verso l’ascensore.
 
Il cellulare della detective squilla ancora. Un messaggio questa volta.
Legge chi è. Sempre lui.
Apre il messaggio e ne legge il contenuto.
“ Visto che non rispondi provo a scrivertelo. NON è SUCCESSO NIENTE CON GINA!! Ma questo te l’ho già detto. Ti prego se leggi il messaggio vieni all’Old Haunt alle 3.15. Io ti aspetto lì. Se non verrai vorrà dire che ti lascerò in pace.”
Manca solo mezz’ora all’appuntamento.
Rotea gli occhi. Solo a sentire ancora nominare il suo nome si rattrista. Sente un vuoto dentro. Vorrebbe credere alle parole dello scrittore quando dice che “non è successo niente”, d’altra parte lei non gli hai lasciato la possibilità di spiegare e se n’è andata subito, ma per quanto provi a perdonarlo non ci riesce. Pensa che andrà all’incontro se il suo lavoro glielo permetterà, infondo non ha niente da perdere, la sofferenza c’è lo stesso. << Tanto vale tentare.>> pensa e risponde al messaggio.
“Ok.” Scrive solo questo.
Lo scrittore legge il messaggio. Un sorriso a 32 denti si apre sul suo viso. Ce l’ha fatta. Dopo due mesi è riuscito a strappare un’incontro alla detective. Forse riuscirà a farle capire che quella sera stavano solo parlando …
 
Riceve subito una chiamata dai due colleghi.

• Beckett. – risponde sicura.
• Beckett, sono Ryan … abbiamo scoperto qualcosa …
• Cioè?
• Sappiamo chi era al ristorante con Timothy ieri notte.
• Chi?
• Ecco … non mi sembra il caso … - interviene Esposito come se fosse impaurito.
• Perché? Che può essere di così straziante?
• Ecco … veramente Becks … noi …
• Ragazzi fatela finita! Ditemi tutto e basta! Chi c’era con lui ieri notte? – chiede spazientita.
• Castle …

ANGOLO DELL’AUTRICE:
Ammazza ragà da quanto che non ce se sente èèèèè?! Ahahahhah
Scusatemi ma devo pubblicare … lo so lo so, ho già “email” in corso e state tranquilli (e qui voi penserete: Ma chi si preoccupa!?), non sono bloccata, solo ho troppe idee per la testa e se non le scrivo potrei perderle…
Dunque, eccovi qui un nuovo omicidio ma questa volta un po’ più “complicated” xD
C’è in ballo anche la storia tra due Caskett che si sono già lasciati per colpa di quella caspita di OCA RIFATTAAAAA! (scusate piccolo sklero) ma come dico io (questo è un’Ariannismo sappia telo) LE OCHE RIFATTE SONO TALMENTE ANTIPATICHE CHE CHIUNQUE PREFERIREBBE FARE PIPì 100 VOLTE PIUTTOSTO CHE PARLARCI! XD
Come al solito ditemi voi se è o diventa OOC! ;)
Ok ultime due cose:
1) L’allergia al glutine: io sono allergica al glutine! (e voi direte: ecchè sfiga! xD) ahahah bè io ho provato a spiegarla in modo sintetico, poi se non si capisce bene ditemelo! ;)
2) Ci sta secondo voi un SECONDO regalino di Pasquetta? O di Pasqua come volte voi! xD Recensioniiiii???? XD
Ok ora la smetto giuro! Al prossimo capitolettoooo!!!!
Bacissimi,
ice_cream