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Autore: Prof    25/04/2011    2 recensioni
“Cosa devo fare per avere dei parenti normali?”
Pesanti e grevi, sono dei passi di elefante quelli che scendono dalle scale, mica di Inghilterra. La voce però, quella sì, è proprio sua.
“Cosa devo fare io, per avere dei vicini normali.”
“Ti puoi sempre voltare dall'altro lato!”
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Caramelle
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: Francia, Inghilterra
Genere: slice of life, fluff
Rating: verde
Avvertimenti: shonen ai, flashfic
Disclaimer: di Hidekazu Himaruya
Conteggio Parole: 555 (word)
Note: Perché avevo voglia di fruk fluff... Ma non è riuscito... lol...
Riassunto: “Cosa devo fare per avere dei parenti normali?”
Pesanti e grevi, sono dei passi di elefante quelli che scendono dalle scale, mica di Inghilterra. La voce però, quella sì, è proprio sua.


Caramelle


“Cosa devo fare per avere dei parenti normali?”
Pesanti e grevi, sono dei passi di elefante quelli che scendono dalle scale, mica di Inghilterra. La voce però, quella sì, è proprio sua. Nemmeno a dirlo, risulta stridula ed esasperata; se Francia non ci fosse abituato ormai da troppo tempo, troverebbe quell'ennesima lagna irritante. Invece non si scomoda neppure ad alzare gli occhi dal libro preso in prestito dal salotto dell'inglese; volta alla pagina successiva, annoiato.
Un sobbalzo improvviso del divano, e sa che Inghilterra si è lasciato cadere lì al suo fianco. Uno sbuffo scocciato, e sa che la Nazione non è neppure dell'umore adatto.
Arriva fino alla fine del paragrafo, lento, assaporando ogni singola parola di quell'asciutta lingua. Poi chiude il libro, socchiude gli occhi, e accavalla le gambe, lasciando che la mano libera si muova civettuosa.
“Cosa devo fare io, per avere dei vicini normali.”
Non ha bisogno di voltarsi per controllare la reazione di Inghilterra: la sente, più o meno all'altezza della giugulare, l'occhiataccia assassina e tagliente rivoltagli. Non ne è sicuro, ma potrebbe essere ucciso da un set di uncinetto nascosto in una cesta lì nei pressi.
“Ti puoi sempre voltare dall'altro lato!” gli viene invece abbaiato contro.
Francia posa il libro sul tavolino, e porta la mano a sorreggere il mento, le dita che in punta accarezzano le labbra sottili. È abbastanza sicuro che Inghilterra lo stia fissando, ma rivolgergli un'occhiata sarebbe perdere terreno.
Alza gli occhi al cielo, fissandoli sul vecchio lampadario.
“Mmh, vediamo...” comincia a mugugnare “Dall'altra parte chi c'è di interessante? Belgio, splendida ragazza, sempre così carina! E poi le sue torte sono una delizia! Germania, severo, ma affidabile; discutiamo su molte cose, ma non mi ha mai lanciato dietro una sedia – adifferenza di altri. Oh, anche Spagna! e Prussia, con loro è così piacevole passare il tempo! Non ci si annoia mai! Mi ricordo di quella volta in cui... Ma non è il caso di parlarne qui. Però fu divertente! Poi chi manca? Ma certo! Italie! Com'è caruccio il mio Italie! Che ragazzo adorabile! Sa cucinare, disegnare, ha buon gusto, belle ragazze, è sempre allegro...”
“La vuoi finire?!”
È esattamente questo il momento in cui voltarsi. Inghilterra adesso non lo guarda più, ma, braccia conserte e muso spianato, fissa un punto imprecisato di fronte a lui; si potrebbe pensare che stia provando a dar fuoco alla legna del caminetto con il solo sguardo.
“Se non ti aggrada la mia compagnia, puoi pure sparire, stupida rana!”
Sorride Francia, e si bea di quella risposta acida. Del resto è sempre stato divertente farlo arrabbiare.
Un gesto fluido, e in un battito di ciglia le sue mani accarezzano il volto dell'inglese; un respiro, e lo sta baciando.


Una capriola del cuore, e il calore di Francia non c'è già più.
Inghilterra sbatte le palpebre, e le guance avvampano, traditrici. Non capisce nemmeno che cosa sia successo, dove si trovi, perché quando e come, quale treno lo abbia investito, e perché cavolo la rana si debba comportare sempre come un idiota.


Già sulla soglia, Francia gli regala un sorriso divertito.
“Una brutta rana ti ha appena baciato. - esclama - io mi arrabbierei, se fossi in te!”
E prima che Inghilterra possa urlare qualche insulto, è già sparito oltre la porta.



   
 
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