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Autore: Nyss    25/04/2011    3 recensioni
"Ti amo" é una cosa difficile da dire, ma lo diventa ancora di più se la persona a cui si decide di dirlo si alza e se ne va.
Andrea ha preso la decisione di rivelare i suoi sentimenti a Elena, ma lei si è alzata e se ne è andata.
Elena a paura dell'amore, ha paura di essere ferita e non capisce veramente i suoi sentimenti, fino a che uno strano discorso su università fisica e biologia le chiarisce le idee.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata a coloro che non hanno
il coraggio di dichiararsi,
soprattutto a due di mia conscenza...


 



 TU SEI LA MIA BIOLOGIA
 

 

Elena sedeva al suo posto, in una di quelle strane posizioni in cui solo lei riusciva a mettersi.
Scriveva svogliata su un foglio di carta, seguendo la lezione solo con metà cervello. Era triste quel giorno e sapeva benissimo da dove derivasse in suo malumore. Nemmeno i timidi raggi tiepidi del sole riuscivano a tirarla su di morale.

La causa della sua apatia risaliva a qualche giorno prima. La scuola era finita e non stava più nella pelle dall’eccitazione. Aveva un appuntamento con Andrea, il suo vicino di banco.
Quell’emozione fantastica che le faceva scoppiare il cuore era difficile da domare.
Lei e Andrea in realtà i frequentavano da un po’, ma avevano deciso, di comune accordo, di tenere segreta la cosa. Il perché era semplice: Elena voleva evitare voci, occhiatine, frecciatine e risolini. E voleva evitare di dover spiegare.
Quel giorno avevano deciso di andare al parco, un posto decisamente poco frequentato, fuori città, ma decisamente magico.
Elena non avrebbe mai immaginato di poter fare quei pensieri, che aveva sempre rifiutato, ma Andrea le aveva riempito la mente, con la sua compagnia e il suo profumo, che a volte annusava di nascosto, appoggiandogli casualmente la testa sulla spalla o sul petto.
Andrea le aveva offerto una mela candita, che lei rosicchiava contenta, seduta su una panchina di legno.
Osservavano i bambini, avvolti nei cappotti e silenziosi. A volte, quando si incontravano non facevano che parlare per ore, ridendo spensierati, tanto che la gente si fermava a guardarli e sorrideva. A volte invece se ne stavano silenziosi per tutto il tempo, così vicini che le loro braccia si sfioravano. Bastava solo questo a renderli felici.
Ma Elena non sapeva che quel giorno la sua vita sarebbe cambiata.
Andrea si era girato verso di lei e la fissava.
-Che c’è? Ho dello zucchero sulla faccia?- aveva chiesto lei, imbarazzata, toccandosi la punta del naso.
-No, sei perfetta- le aveva risposto Andrea.
-E allora cosa c’è?-
-Ti amo- aveva sussurrato Andrea, in modo talmente casuale che Elena aveva pensato di aver sentito male.
Gli aveva chiesto di ripetere, una, due, tre volte e la risposta era sempre la stessa.
Elena si era alzata e se ne era andata.
Tutto quello che era stato perfetto ora si era rotto. Quelle due parole, due parole, avevano rovinato tutto.
Elena aveva camminato spedita fino a casa e si era rintanata nella sua camera.
Era la tipica ragazza che aveva paura dell’amore. Fino a tredici anni aveva pensato che loro vivessero solo nei film e che lei era nata un po’ storta, e poi aveva capito.
E non avrebbe mai voluto sentire un “Ti amo” da una persona che le piaceva, perché aveva paura della risposta che avrebbe dato. Avrebbe rovinato tutto rispondendo, ma lo stesso effetto lo aveva ottenuto tacendo.

Il rumore di un temperino caduto la destò dai suoi pensieri.
-L’università è fantastica- stava dicendo il professore di scienze. Come erano arrivati a quel discorso?
Forse le farfalle nello stomaco sono un sintomo dell’amore. Forse dovrei solo fidarmi dell’istinto. Ma come glielo dico? Sicuramente mi mancherebbe il coraggio. Erano queste le domande che l’avevano tormentata per tutto il week-end.
-I primi anni si studiano alcune materie noiose, ma gli ultimi si seguono solo lezioni che piacciono. Fisica, biochimica, chimica, biologia… Ha, la biologia! È stata il mio primo amore!-
Ed eccola, un’idea.
Mordicchiò la penna per un po’, e poi decise.
Si sporse un pochino, avvicinandosi all’orecchio di Andrea.
-Tu sei la mia biologia- gli sussurrò e gli stampò un bacio su una guancia.
Aveva preso la sua decisione e non le importava delle voci, occhiatine, frecciatine e risolini. E non le importava se avrebbe dovuto spiegare. Avrebbe semplicemente detto la verità: -Sono innamorata di lui-
 
"Ti amo" é una cosa difficile da dire, ma lo diventa ancora di più se la persona a cui si decide di dirlo si alza e se ne va.
Andrea ha preso la decisione di rivelare i suoi sentimenti a Elena, ma lei si è alzata e se ne è andata.
Elena a paura dell'amore, ha paura di essere ferita e non capisce veramente i suoi sentimenti, fino a che uno strano discorso su università fisica e biologia le chiarisce le idee.



Buongiorno o bionasera (dipende da quando stata leggendo) a tutti! Questa è la mia prima storia romantica. Sinceramente non avrei mai pensato di scriverne una, ma c'é sempre una prima volta, no?
Spero che la Fanfiction vi piaccia. Se avete un po' di tempo lasciate anche una recensione, fanno sempre piacere.
Grazie per essere arrivati fino a qui!

Elenoire Tempesta            

  
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