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Autore: Afterlife    26/04/2011    5 recensioni
Un Dominic Howard piuttosto distrutto e malandato che, seduto sul divano di casa sua in compagnia di una semivuota vaschetta di gelato al cioccolato, apre vecchi e polverosi album di fotografie, girando e rivivendo pagine della sua vita..
Dopo aver realizzato e vissuto il tuo sogno, ti è ancora concesso di sperare di poter riviverlo?
Ti è ancora concesso di lottare per riportarlo da te?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao!
Questa fan fic è nata così, un po’ a caso, con l’intenzione di buttar giù solo qualche nota su un
foglio di word e con Save Me degli Avenged Sevenfold nelle orecchie.
Non è niente di che, ed è la prima che scrivo… magari datele un’occhiata e poi qualche consiglio ed
opinione, pliiis!
Questo primo capitolo è un po’ malinconico e noiosetto… beh, se vi va leggetelo e fatemi
sapere!
 
DISCLAIMER: i personaggi qui descritti non mi appartengono (purtroppo) e nemmeno ricevo
compensi per quello che scrivo (sempre purtroppo).
 
Il titolo viene dalla canzone Save Me degli Avenged Sevenfold, a dir poco stupenda a mio parere, e
così pure le lyrics scritte qua e là..
 
Se siete arrivati fin qui e volete ancora andare avanti beh.…Buona fortuna xD
 
 

Trapped in a vile World.

 
13 Febbraio 2011, Los Angeles.

 
Sorry, did I wake your dreams? Some questions run to me
we only, only wake up when we sleep
met by the lunar light, trouble's all we find
lost our way tonight

I raggi del tiepido sole californiano di metà Febbraio rimbalzavano tra le ampie vetrate dello Staples Center di Los Angeles e le abbaglianti celebrità che si affollavano sul tappeto rosso pronte per la loro entrata ai Grammys Awards, tutte armate di attillati abiti all’ultimo grido a abbaglianti sorrisi freschi di dentista, tutte speranzose in una comparsa nella prima pagina di qualche rivista.
Beh..forse non proprio tutte.
C’era infatti qualcuno a cui di abiti, giornalisti e scoop non poteva importar di meno.
 
Qualcuno che solitamente elargiva radiosi sorrisi e amichevoli strette di mano a chiunque, ma che quel giorno non si spingeva più in là di un’espressione apatica e rabbiosa.
 
La testa bionda che sbucò dalla limousine bianca sbattendo la portiera sembrava infatti tutto fuorchè intenzionata a munirsi di sorrisi abbaglianti: era di un umore talmente nero che pure i raggi solari quasi si rifiutavano di posarsi sui morbidi capelli dorati.
 
Tutt’altra storia era invece era la testa mora appena uscita dalla stessa limousine: 32 denti in bella mostra e già nel bel mezzo del groviglio di abbracci, baci e macchine fotografiche, salutando a destra e a manca.
 
La testa bionda emise l’ennesimo sbuffo, sfogando la sua frustrazione su un malcapitato idrante arancione sul marciapiede.
Calcolando un po’ troppo frettolosamente l’intensità del calcio, forse.
-Ahia, cazzo!- sibilò infatti massaggiandosi un piede, per quanto possa essere possibile massaggiarsi un piede senza far finire i propri calzini sulla prima pagina di Vogue.
 
Eh già, i poteri di un’appena più che 30enne rockstar di bell’aspetto possono fare anche questo: indurre orde di ragazzine adoranti a comprare vagonate di calzini Gucci marroni, che verranno prontamente riversati sulla suddetta rockstar al successivo concerto, e portare in bancarotta tutte le altre industrie di calzettoni del Paese.
E visto che le sue ultime ambizioni in quel momento erano proprio quelle di venir sommerso da maree di calze o di ridurre al lastrico onesti lavoratori, l’infelice biondo preferì imprecare sottovoce e sperare che il suo povero alluce almeno non si gonfiasse troppo.
 
Una roca risatina alle sue spalle lo fece sobbalzare, distogliendolo dalle sue riflessioni sulle possibilità di investire in borsa sui calzini.
-Non risolverai i tuoi problemi con l’autolesionismo, Dom- sentenziò una ben nota voce.
Perle di saggezza del tuo amico bassista: chi non ne vorrebbe una?
-Oh grazie, Chris. Da solo non ci sarei mai arrivato- ribattè acido Dominic- La prossima volta, magari, cerca di avvisarmi prima, se ti riesce.-
-Hey scusa, scusa stavo solo cercando di sdrammatizzare! Non c’è bisogno di prendersela eh..- Chris alzò le mani a mò di scusa e Dom sbuffò per l’ennesima volta in quella lunga giornata.
-Sì, lo so, scusami..sono solo un po’ nervoso-
 
In fondo sapeva che il suo amico stava solo cercando di aiutarlo: probabilmente sarebbe impazzito se non ci fosse stato lui in quelle settimane.
Ma il fatto era che nessuno avrebbe potuto aiutarlo, nemmeno Dio in persona sceso dall’alto dei cieli, se la persona fonte di tutti i suoi problemi e al momento impegnata in un’avvincente conversazione con Usher e Rihanna non si fosse degnata di rivolgergli la parola.
Chris sospirò, intercettando i suoi pensieri, e si accese una sigaretta.
 
-Senti Dom, credo che tu ormai lo sappia, questo discorso te l’avrò fatto centinaia di volte.. Ma ci tengo comunque a ricordartelo: se hai bisogno di una mano, di due orecchie che ti ascoltino o di un esemplare di spalla su cui sfogarti ti basta chiedere, okay?- si premurò dolcemente il bassista.
– Magari non è impermeabile- aggiunse poi picchiettandosi una mano su uno spallone- ma è abbastanza possente per poter sbatterci la testa un po’ di volte, se ti va- concluse alla fine, riuscendo a strappare un raro sorriso al batterista.
 
Dom lo guardò riconoscente, e scacciò con le mani il fumo di sigaretta che il vento sospingeva sul suo viso.
Stava cercando di smettere di fumare e resistere alla tentazione, specialmente in quei giorni, era parecchio difficile.
Ma doveva tener duro, lo sapeva, ce la poteva fare. Era un allenamento, una prova.
Chissà se, dopo aver chiuso con le sigarette, sarebbe stato in grado di guarire anche da altre dipendenze.

Save me, trapped in a vile world
Save me, where the endings are the same as every other
 

-Vabbè Dom, io comincio ad avviarmi, il branco di lupi famelici non ha mai molta pazienza- disse Chris –se non ti va puoi comunque raggiungerci più tardi in camerino, tanto sono tutti troppo presi da Gaga dentro l’uovo per interessarsi a tre musicisti inglesi- borbottò poi.
Dominic  guardò il suo amico andarsene con un macigno sempre più pesante sullo stomaco.
Si sentiva frustrato e stupido, sì, stupido.
 
Stupido perché non si stava godendo il tanto desiderato sole californiano, ancora perso nella perenne nebbia caratteristica della sua Londra e anche della sua vita, in quel periodo.
Stupido perché stava per esibirsi e, forse, ricevere uno dei più importanti premi musicali conosciuti a livello internazionale ma non riusciva a brindare al risultato delle sue fatiche o a bearsi delle di solito amate attenzioni dei media.
 
Stupido perché la sua vita era un disastro, perché quando non passava le serate a deprimersi sul divano di casa con una vaschetta di gelato e un film malinconico si buttava nei peggiori pub per uscirne ubriaco fradicio e in compagnia di una, o anche due, tanto belle quanto poco intelligenti modelle.
 
Stupido perché stava perdendo i contatti con la realtà e con tutti, perché stava trattando male Chris, Emma, Tom, Morgan e tutti gli amici e famigliari che cercavano solo di aiutarlo.

Ever since the day you left my fate has been set unknown
How many years to walk this path alone?

 

Stupido perché non aveva avuto la forza di ricominciare, di ricostruirsi una nuova vita con tanto di bella fidanzata e bambino in arrivo.
 
Stupido perché stava vivendo nei ricordi, nei ricordi di anni e di persone che una volta gli erano appartenuti ma che ora potevano solo essere ritrovati nelle fotografie appese ai muri di casa sua o chiuse in album polverosi.

 
I can see the picture’s clear as yesterday, pictures all my own.

 
Stupido perché si stava distruggendo per qualcuno a cui di lui, evidentemente, non importava niente.. e forse niente era mai importato.
 
Stupido perché aveva combattuto per un sogno, l’aveva realizzato, l’aveva vissuto, ma poi l’aveva lasciato andare, via, lontano, trasportato da quelle parole, perso nelle bugie e nelle mezze verità, perso in quegli occhi così blu velati dalle lacrime..
 
A moment seen through those eyes, crystal blue disguise
they say that all beauty must die, I say it just moves on..

 
Stupido perché ora era solo, solo con i suoi pezzi da rimettere insieme, con una vita intera da ricostruire ma nessun motivo valido per cui farlo.

So much to see tonight, so why'd you close your eyes?
Why can't I shut mine?

Eppure gli sarebbero bastati solo un suo cenno o uno sguardo che gli dessero nuova speranza, una parola che gli desse un consiglio, una mano sulla spalla che gli desse un po’ di conforto..

If you hear me, let me know.

Ma niente, solo silenzio, labbra sigillate, solo buio da quella parte.
 

So help me find my way
I said, help me find my way
 
No pulse inside of me, stone cold lips and heresy
All lies into a degree, losing who I want to be..
 

Aveva stretto un sogno tra le sue braccia ma poi l’aveva lasciato andare via, l’aveva assaggiato e ora ne rimpiangeva il sapore dolce e amaro sulla lingua… avrebbe dovuto incatenarlo quel sogno, ma non l’aveva fatto.
E ora ne pagava le conseguenze.
Stava perdendo il suo unico sogno, o forse l’aveva già perso, ma cercava in tutti i modi di rimanergli avvinghiato, di poterne vivere ancora almeno uno stralcio…
 

Dominic si passò una mano tra i capelli e si aggiustò gli occhiali da sole scuri.
Sospirò. Semplicemente non poteva farcela, non senza di lui.
Solo lui avrebbe potuto salvarlo.

Save me, I’m losing my only dream

 
Ci sarebbe voluto tempo per farlo da solo, ci sarebbe voluta forza, e lui ora non l’aveva.
Doveva farlo, sì, ma non ora, non stasera, magari domani, sì, domani avrebbe cominciato a dimenticare, a chiudere a chiave i cassetti dei ricordi e a non farli uscire più..
Solo, domani. Ora non poteva resistere.
Affrettò il passo e raggiunse l’amico, uno dei pochi.
-Hey Chris, hai una sigaretta?-
 
 

Save me, trapped in a vile world
Save me, where the endings are the same as every other
We're only here to die
Save me, I'm losing my only dream
Save me, I can use some guiding light, some place to go
If you hear me, let me know.
 

 

***

 
Ecco qui, non mi convince affatto anche perchè è mooooolto malinconico… fatemi sapere cosa ne pensate voi, almeno una piccolo recensioncina ^^
Grazie alle coraggiose autolesioniste che lo leggeranno!
Un bacio,
G.
  
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