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Autore: billiejoe    26/04/2011    1 recensioni
La storia di un ragazzo alla deriva in una piccola città di provincia, diviso tra i sogni di diventare famoso, il ricordo del passato felice che non ritorna, e l'angoscia dell'aver perso l'amore di tutta la vita.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Damon
 
Damon era seduto allo stresso tavolino in quell’angolo buio e nascosto della caffetteria, e davanti a sé aveva il solito giornale di musica rock, con quella copertina lucida e invitante, sulla quale aveva sognato per tanto tempo di finire un giorno non troppo lontano. Aveva smesso di vagheggiare pochi mesi prima, quando aveva lasciato la sua band, quando i suoi amici stanchi di lui lo avevano cacciato senza troppe scuse. Aveva ventisei anni ormai, era troppo tardi per lui, per ricominciare con un’altra band, e molti grandi rocker a quell’età avevano venduto milioni di dischi, e quelli in copertina forse non avevano trent’anni in quattro.
 
Graham gli aveva portato il suo trabordante tazzone di caffè, e lui gli aveva sorriso timidamente, chiedendogli come fosse andato il provino per quel talent show di cui gli aveva parlato. Nonostante tutto quello che era successo, nonostante i litigi in seno alla band, e nonostante Graham fosse il fratello di lei, Damon continuava a volergli bene, e non riusciva a serbargli rancore. E comunque, lui era ancora il suo migliore amico, l’unico che gli fosse rimasto accanto dopo quello che aveva combinato.
 
I suoi occhi dovevano essere diventati lucidi perché Graham aveva posato il vassoio sul tavolino e si era seduto per un attimo affianco a lui, avvicinando la sedia di ferro non senza far rumore. E poi aveva posato lo sguardo sull’altro giornale, quello che teneva sotto, nascosto, quello che non mostrava ma che aveva ormai consumato anche solo strofinando le dita sulla foto di lei, nel vano tentativo di carezzarla, nella stupida speranza che lei potesse sentire la sua carezza, il suo amore, il suo disperato bisogno di lei.
 
Ma lei era andata via. Pochi giorni prima del suo compleanno, quando lui aveva finalmente trovato i soldi per comprarle quell’anello di diamanti, quando aveva già deciso come e quando chiederle di sposarlo, quando aveva già immaginato nella sua mente ogni dettaglio e ripercorso ogni sentiero che li avrebbe riportati a quel posto sul mare dove si erano conosciuti, dove si erano innamorati.
 
Lei era andata via. Lo aveva lasciato al suo destino da sfigato, in quel miserabile paese nella contea dell’Essex, lo aveva lasciato ad alzarsi ogni giorno alle quattro,a spezzarsi la schiena e a spaccarsi le mani, solo per potersi guadagnare quel poco necessario a pagarsi l’affitto, le rate dell’auto, le corde della chitarra. Lo aveva lasciato lì a sognare di diventare famoso con la sua musica, con le sue canzoni, con le parole che ruotavano nella sua mente vorticosamente, che correvano per inseguire un progetto che probabilmente non avrebbe realizzato mai.
 
Damon aveva fissato la sua tazza di caffè cercando di specchiarsi dentro quel nero profondo, e si era passato le mani tra i capelli biondi per spostarli dalla sua fronte pallida, dai suoi occhi cerulei, mentre Graham correva a prendere un’ordinazione.
 
Erano le cinque del pomeriggio, era l’ora del thè nella fredda e nebulosa cittadina di Colchester, e il rumore dei tram lo aveva ridestato dal torpore che lo prendeva a quell’ora, quando dopo dieci ore alla catena di montaggio era troppo stanco per pensare, e troppo angosciato per riuscire a dimenticare dove fosse, e come ci fosse finito.
 
Londra gli sembrava ormai così lontana, gli sembrava lontana la sua ricca casa nel centro della città, gli appariva lontano suo padre, con le buffe guance rosse e quel sorriso severo, e sua madre timida e riservata che imbandiva la tavola perché tutto fosse perfetto, e i suoi fratelli, e i suoi nipoti, e la sincera allegria di quei giorni passati insieme, quando non sapeva ancora cosa avrebbe spinto suo padre a mandarlo via per sempre, a cacciarlo dal paradiso per spedirlo li, a Colchester, a respirare petrolio per dieci ore al giorno, per 800  fottute sterline al mese.
 
Lì dove avrebbe ricominciato a vivere, daccapo, a diciassette anni, lì dove aveva formato la sua band, lì dove aveva conosciuto Graham, Alex, e Dave, lì dove si era follemente innamorato di Maria.
 

  
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