“ Perdente! Perdente! Perdente! “
Delle losche figure mi circondavano. Avevo paura. Però, ehi, di me si può dire di tutto, tranne che sono una perdente. Ho vinto una stagione di A tutto reality, io!
D’ un tratto m’apparve Lindsay, la mia migliore amica. L’abbracciai.
“ Lindsay! Amica mia! Come va? “ . Lei, in tutta risposta, sciolse l’abbraccio con riluttanza. Poi disse: “ Scusa, ma non parlo con i perdenti come te” .
Un senso di smarrimento invase tutto il mio corpo. Le strane figure si avvicinavano sempre più, recitando in modo cantilenatorio.
“ Perdente! Perdente! Perdente! “
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Mi ritrovai nel mio letto, tutta sudata. Osservai per un istante la mia camera, disorientata. Delle figure e di Lindsay non c’era più traccia. Dovevo aver sognato.
Il mio sguardo si posò sul comodino poco distante, dove erano riposte, tra altre cianfrusaglie, le mie bambole.
Erano le poche sfuggite alla soffitta, il pezzo forte della mia collezione. Una delle mie preferite, Daisy, era caduta a terra, forse spaventata dai miei movimenti bruschi nel sonno. No, ma cosa sto dicendo, una bambola non può spaventarsi. La raccolsi delicatamente, le sistemai i capelli spettinati e le chiesi, sussurrando: “ Daisy, secondo te io sono una perdente? “ . Poi, alla mancata risposta di quest’ultima, la scagliai in un angolo con rabbia. Basta.
Nel corso di tre stagioni del reality tutti mi prendevano in giro, prima per l’apparecchio, poi per gli occhiali ed i capelli. Mi sono fatta mettere i piedi in testa da persone subdole e false come Heather.
D’ora in poi questo non accadrà più. Io non sono una perdente.
Aspettate. Aspettate e vedrete.