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Autore: Mari Ace    28/04/2011    0 recensioni
In questa storia viene fuori la sorella di Endou-kun, che sarei io, innamorata di Fudou... ma con molta paura nei confronti di questo nuovo sentimento verso il suo amico d'infanzia. Nonostante ciò lui la ricambia ma la loro storia sarà piena di ostacoli.
-la storia sarà raccontata sia dal punto di vista di Fudou che dal punto di vista di Mari (io xD)-
Genere: Introspettivo, Poesia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Berrish Cronicles'
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I miei pensieri sono Gocce di Rugiada
che s'incastrano tra i miei capelli.
I miei desideri sono Gocce di Rugiada
che riflettendo la luce fan comparire l'arcobaleno.
Le mie lacrime sono Gocce di Rugiada
assetate di un amore non loro.
Le mie parole sono Gocce di Rugiada
così che tu possa vederle anche senza sentirmi.
Noi due siamo Gocce di Rugiada
che in un'intera vita non s'incontrano mai.

*POV Mari*

È incredibile quanto io riesca a creare delle poesie servendomi dei miei stessi sentimenti. Nonostante non sia mai stata così. Odio dover ammettere di essere cambiata. Odio provare un sentimento così forte per una persona che non mi degna di uno sguardo. Odio pensare che questo sentimento sia "amore".
Amore..amore..amore..NON ESISTE L'AMORE!!...anche se è quello che sto provando per te.
Ma mi accorgo che pian piano questa sensazione mi sta logorando l'anima.
Si può amare la stessa persona che si odia?
Si può odiare la stessa persona che si ama?...
Soffro così tanto a causa tua...Fudou...Perchè?!

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Eccomi arrivata nella "Sala degli Scocciamenti" come la chiamo io. Lo incontrerò di sicuro.
Beh, parli del diavolo e spuntano le corna! Eccolo là! Spaparanzato sulla sedia e con le braccia dietro la testa come a dire: "Mi consumo troppo a fare per una volta l'educato e a mettermi seduto composto"!
Era proprio quello che mi piaceva di lui! Quell'essere perennemente strafottente e maleducato. Ma soprattutto mi piacevano i suoi occhi che quando fissavo mi mettevano una strana sensazione addosso.
"Ehi, Trecciolina! Vieni a sederti! Non mordo mica!"
Quanto lo odio quando mi chiama così! E tutto per quello stupido di mio fratello Endou-Kun, che fece cadere una mia foto di quando ero piccola e in cui, guarda caso, portavo delle treccine alla pippi calzelunghe!
"Stavo pensando..." ancora quel sorrisetto sornione. Sapevo già cosa stava per dire!
"E a chi? A me?" ecco che si alza e si avvicina pericolosamente al mio viso "Ammetti una volta per tutte che ti piaccio!"
Accidenti a me! Perché sono arrossita?!
"Non lo ammetto...perchè non è così! Tu non mi piaci, anzi! Ti od..." non riuscii a terminare la frase che lui sfiorò le mie labbra con le sue. Il mio cuore si fermò per un istante e poi riparti più veloce di prima. Si leccò le labbra come avesse appena visto un dolce che voleva assolutamente mangiare. In quel momento ringraziai il cielo che fossimo soli nella sala.
"Se mi odi...allora...perchè hai reagito così?" indicò il mio cuore mettendoci una mano sopra senza preoccuparsi che QUELLA era una parte molto sensibile per una ragazza, proprio per questo gli diedi uno schiaffo scostandomi il più possibile da lui e dandogli le spalle.
"M-ma..co-come t-ti pe-permetti!!" lo sapevo che lo faceva per sfottermi, ogni giorno sempre la stessa storia ed io come una stupida arrossivo sempre sperando che proprio quella volta facesse sul serio. Mi salirono le lacrime agli occhi e, non riuscendo a trattenerle, mi misi a piangere. Arrivarono gli altri:
"Sorellina! Fudou cosa le hai fatto?!" corsi via. Volevo restare sola.
Ero scappata come una stupida. Ma lo avevo fatto d'impulso! Volevo soltanto stare un po' da sola. Niente di più.
"Ma che bella ragazzina! Che ci fai da queste parti?" era un uomo ubriaco e da quello che notavo anche trasandato.
"Co-cosa vuole da me!"
"Niente...soltanto un po' di compagnia. Assomigli così tanto alla mia Megumi."
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"Sono preoccupata! Chissà dove sarà andata!"
"Tranquilla Aki! Vedrai che la troveremo!"
"Hai ragione Haruna! Non dobbiamo perderci d'animo. Ma conoscendo Mari...lei è così fragile e ingenua. Spero non le sia accaduto qualcosa di brutto!"
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"Sua figlia...è morta? Ed io le assomiglio molto?"
"Già. Prima non volevo spaventarti. Volevo essere amichevole. Ma a quanto ho capito ti sono parso soltanto un vecchio alcolizzato!"
"Di certo la bottiglia di wisky non aiutava il tono amichevole"
"Sì, ovvio! Ahahah! Ma dimmi una cosa. Come mai stavi piangendo?" stetti zitta e abbassai lo sguardo "Oh, capito! Ti sei innamorata!" lo guardai stralunata "Ho una certa esperienza! Ahah!"

"Mia figlia Megumi era innamorata di un ragazzo e veniva da me per essere confortata. Soffriva così tanto ed ogni volta sentivo prudermi le mani al desiderio di prendere a pugni colui che faceva piangere la mia bambina. Ma non lo facevo. Avevo troppa paura di essere odiato da Megumi se lo avessi solo sfiorato con un dito."
"Poi?"
"Poi...è avvenuto il fatidico incidente. Proprio il padre del ragazzo la investì con la sua macchina. Lui se la cavò con qualche graffio ma Megumi..." presi a piangere a dirotto "Perchè piangi?"
"P-perchè è un racconto triste. E lei adesso è rimasto solo. È per questo che beve, vero?"
"Sì, per questo..."
"Mi sento ancora più stupida di prima. Sua figlia è morta senza sapere se quel ragazzo l'amasse o no. Invece io sono ancora viva ed ho questa possibilità..."
"Non sei stupida! Ci sarà un motivo se non riveli al ragazzo che ami i tuoi sentimenti, no? L'essere umano è fatto così! Come abbiamo coraggio abbiamo anche paura. E la nostra paura più grande è proprio quella di essere feriti!"

"Grazie Signor..."
"Daichi."
"Signor Daichi! La ringrazio tanto!"
"E di che? Se ti senti ancora sola o hai bisogno di sfogarti questo..." mi porse un biglietto "è il mio indirizzo e sotto c'è il mio numero di telefono!"
Misi il biglietto nello zaino. Rialzai lo sguardo. Non c'era già più!
"MARI!!"
"Mari, finalmente ti abbiamo trovata!"
"Ma...non è passato tanto tempo!"
"Ma cosa dici! Guarda là!" Aki mi indicò il cielo ed il sole era già tramontato!
"Quante ore sono passate?"
"Abbiamo perso il conto! Comunque giusto per farti un'idea è da stamattina che ti stavamo cercando! Abbiamo perlustrato tutta Inazuma-Cho come delle matte!"
"Scusate!" gli sguardi di Aki e di Haruna si rattristarono.
"No, scusaci tu! Hai pianto fino ad adesso?"
"I-io..."
"ADESSO BASTA!" urlò Haruna all'improvviso "Sono stufa di vedere una delle mie più care amiche piangere per un ragazzo! Soprattutto se il ragazzo in questione è Fudou! Mari, ti devi decidere a dirgli quello che provi per lui o ti ritroverai a piangere per il resto della tua vita! Senza mai sapere se lui prova lo stesso per te e se magari è così rimpiangerai di non avergli rivelato prima di amarlo!"
"Ma io non ci riesco! È più forte di me!"
"Lo so, Mari! E credimi, ti capisco! Ma Fudou lo deve sapere!"
"Cosa dovrei sapere?"
mi girai e lo vidi lì a pochi metri da me.
"Allora? Cosa devo sapere?"
"Devi sapere...devi sapere che...CHE IO MI SONO INNAMORATA DI TE!! TI AMO! TI AMO COME NON HO MAI AMATO NESSUNO!! Anche se...anche se mi fai piangere...io ti amo...da impazzire!" alzai lo sguardo, mi stava per rispondere ma tutto intorno si offuscò e pian piano mi ritrovai nel vuoto più assoluto. Delle voci. Un suono assordante.
Driiiin. Driiiiin.
"MARI!"
"Mmm..."
"Mari, finalmente sei sveglia!"
"Onii-chan...Dove sono?"
"Sei in camera tua!"
"E come..come ci sono finita qui?"
"Come? Ma si può sapere cosa vuoi dire?"
"Io..ero scappata e Aki e Haruna mi hanno trovata. Ho parlato con un signore..."
"Lo avrai sognato! È quasi un giorno che sei a letto con la febbre!"
"Cosa? È impossibile! Mi devi credere Onii-chan! Era tutto così reale! Non è stato un sogno!"
"Mari, è impossibile che ti sia accaduto realmente..."
"NONONOOO!!" mi alzai con le mie poche forze dal letto e scesi le scale.
"Mari!"
"LO ZAINO DOV'È??"
"Sopra il tavolo..." presi lo zaino e lo svuotai.
"Non c'è..NON C'E!"
"Non c'è! Il biglietto! Non lo trovo!"
"Il biglietto...è questo?" mi girai e vidi mio fratello armeggiare con un fogliettino bianco.
"Sì! Sì, è quello!"
"Prima di svegliarti lo tenevi in mano. Quando ti sei svegliata l'hai fatto cadere."
"Grazie, Onii-chan!"
"P-prego..."
Andai in camera mia e trovai un cordless verde per terra. Lo raccolsi e vidi che aveva una targhetta sopra il display: |Mari|
"C'è scritto il mio nome!"
Presi il biglietto e digitai il numero scritto in dorato come l'indirizzo.
Tu...tu...tu...
#Pronto...#
"Signor Daichi?"
#Con chi parlo?#
"Sono Mari...la ragazzina con cui ha parlato di sua figlia.."
#...#
"È ancora in linea?"
#Sì...#
"Volevo chiederle se posso venire oggi a casa sua...volevo parlarle..."
#N-non posso venire a lavorare oggi sono occupato...faccende personali...#
"Come?"
#Possiamo fare un altro giorno? Grazie.#
"S-signor Daichi..."
Tu...tu...
-----
"Non dovevi andare da lei..."
"Lo so...ho rischiato."
"Adesso vedi d'inventarti qualcosa..."
"Mh..."
  
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