Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Human_    28/04/2011    2 recensioni
Sheena è sdraiata sul suo letto in attesa di un po' di coraggio, suo o di qualcun altro.
Arriverà?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Don't forget to think about me.




Quello che non era chiaro a Sheena era questa assenza di specifica procedura, quest'anarchia delle singole persone che non si fanno calzare un modello preciso ed hanno bisogno sempre di parole diverse – ma le parole sono infinite, diamine, come si scoprono quelle giuste?
Non le era chiaro, in effetti, com'è che ogni suo singolo conoscente fosse in grado di darle un consiglio diverso: chiamalo, assolutamente non lo chiamare, saltagli addosso, se ti bacia schiaffeggialo, mandagli un sms, se ti scrive aspetta un po' prima di rispondere.
Era fine, Sheena, ma ogni tanto uno e 'sti cazzi! le scappava, soprattutto se a causa di tutte quelle voci che le ronzavano nelle orecchie si ritrovava sdraiata sul suo letto a baldacchino, con il cellulare stretto nella mano destra, e la mano sinistra sul ventre, a contatto con la pelle nuda, a tracciare parole che neanche aveva il coraggio di fissare su un foglio bianco, ma che sentiva il bisogno di scrivere, nell'attesa di qualcosa, che questo qualcosa fosse una chiamata o il coraggio di premere quel benedetto tasto verde.
L'orologio segnava le ventuno, e le venne improvvisamente voglia di gelato alla fragola. Sospirò, sollevando appena il collo per fissare le gambe nude. Di muoverle non se ne parlava neanche.
«Mamma!» gridò, trascinando un po' l'ultima vocale.
Sentì la madre abbassare il volume della televisione. «Che vuoi?».
«Mi porti la vaschetta del gelato ed un cucchiaio?».
Uno sbuffo, e le molle del divano che cigolavano. «T'ho fatto il culo di piombo, per caso?».
Sheena rise. «Di quelli grandi, eh, ché ho la bocca capiente!».
Si sedette sul letto e si passò una mano tra i capelli, guardandosi intorno. Quando le aveva attaccate tutte quelle foto alle pareti? Assottigliò lo sguardo, analizzando ogni suo scatto, dal musetto del suo gatto alle sopracciglia del suo migliore amico, e sorrise.
Sentì la porta della camera aprirsi ed incrociò le gambe. «Grazie mamma».
La madre si sedette sul letto, fissandola mentre rimuoveva il coperchio di plastica dalla confezione ed affondava il cucchiaio nel gelato. «Gli altri esemplari di sesso femminile di solito si tuffano nella cioccolata. Per la cosa della serotonina, hai presente?».
«Non hanno capito niente» borbottò. «Tutto quello che sa di fragola è decisamente più efficace. Prova».
Riempì il cucchiaio e lo avvicinò alla bocca della madre, che tenne la bocca serrata, scuotendo la testa. Sheena alzò gli occhi al cielo. «Non capisci niente. Meglio, ce n'è di più per me».
«Se vuoi sapere la mia opinione, si farà sentire presto. Nessun ragazzo è tanto stupido da rischiare di non averti, Sheena». Le lasciò una carezza sui capelli neri e si alzò.
«Mamma?». La donna si bloccò, una mano già sulla maniglia. «Grazie».
Un ultimo sorriso dolce e la madre uscì, tornando alla sua soap opera sudamericana.
Sheena si sistemò meglio sul letto, stendendo le gambe e muovendo le dita dei piedi, trangugiando il suo gelato. «Altro che cioccolata. Le fragole fanno i miracoli. Le fragole!».
La vibrazione del suo telefono la fece sobbalzare. Si tuffò per raggiungerlo e per poco non rovesciò il gelato sulla trapunta color panna.
Aprì il messaggio con le sopracciglia corrugate, e le scappò una risata nervosa.
Ascolta, io ho provato cinque volte a scriverti un messaggio dolce, ma tanto non sono capace. Però sei bellissima, i tuoi occhi mi fanno tremare le ginocchia e senza di te probabilmente sarei già perso”.
Le ventuno e sette minuti, diceva la sua sveglia, e probabilmente era un po' troppo tardi per essere tristi.
Sorrise.









Non ho tanto da dire, onestamente, se non che ho dovuto chieder consiglio prima di pubblicare 'sta cosa, ché non mi convince tanto.
Però insomma, ormai è qui. Spero non sia poi così tanto orribile.
Fatemi sapere qualcosa, se vi va, sennò mandatemi a farla da Paolo e basta, forse me lo merito.

Un abbraccio,
Human_ (che ringrazia i suoi amici che le mandato messaggi tanto bellini che non può fare a meno di scriverci qualcosa intorno).
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Human_