Fandom: The Vampire Diaries
Timeline: sicuramente prima della 1x01.
Note:
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Scritta sempre
per il meraviglioso TVG!Fest @
vampiregeometry
Prompt Caroline/Jeremy – Segreto.
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Titolo
più idiota non esiste, ma almeno è in argomento :)
Disclaimer: I personaggi di “The vampire diaries” non
mi appartengono (ma se lo fossero sarei taaaanto felice, sì :D).
Secret
La stanza di Elena era immersa
nell’oscurità e il profumo di candele accese riempiva l’aria
silenziosa di casa Gilbert. Non si udiva neanche un rumore, solo lo spezzato
susseguirsi di singhiozzi dalla camera che era stata dei genitori di Elena e
Jeremy. Nessuno dei due figli vi aveva più messo piede, come se il solo
oltrepassare quella porta fosse un crimine, così era stata Jenna a
decidere di entrarvi dopo settimane di indecisione per mettere in ordine le
cose di sua sorella e del cognato. Tuttavia la sua forza di volontà era
venuta a mancare non appena si era ritrovata da sola, in quella stanza vuota: aveva
finito per cedere alle lacrime e ai ricordi. Caroline si premurò di
chiudere la porta quando vi passò davanti.
Era già stato abbastanza
straziante assistere ai pianti di Elena,
l’unica cosa che poteva fare in quel momento era accertarsi che
Jenna restasse da sola ad accettare ciò che era successo, ora che
poteva. Per via del funerale, dell’affidamento di Elena e Jeremy non
aveva avuto un solo momento per piangere – gliel’aveva raccontato
Elena stessa, durante una delle prime notti che lei e Bonnie avevano passato a
casa sua per non lasciarla da sola.
Tuttavia, dopo solo tre settimane,
era chiaro che Elena non volesse nessuno accanto a sè: aveva
letteralmente evitato Matt e si era ritirata nel suo silenzio ostinato.
Passando davanti alla camera aperta dell’amica, vide lei e Bonnie
addormentate nel letto, l’una abbracciata all’altra. Si
appoggiò stancamente allo stipite, osservandole. solo Bonnie era
riuscita a farle accettare la sua presenza: avevano sempre avuto un particolare
tipo di rapporto, fin da piccole. Un rapporto in cui Caroline non era purtroppo
compresa, forse per la sua natura un po’ superficiale e il carattere
così spigliato da vera cheerleader. Fino a tre settimane prima aveva
delle certezze in merito a se stessa, ma ora stava osservando il cambiamento di
Elena con occhio critico: non sarebbe più stata la sua compagna di squadra,
a Settembre. Non l’avrebbe più aiutata nell’organizzare
eventi scolastici, ed era lampante che avrebbe lasciato molto presto Matt.
Non sarebbe più stata
l’Elena Gilbert con cui era
cresciuta.
Un rumore dall’altra parte del
corridoio la fece sobbalzare: era così abituata al silenzio in cui era
caduta casa Gilbert che si sorprese di trovare qualcuno pronto a fare casino.
Appoggiò una guancia contro la porta della camera di Jeremy, cercando di
cogliere qualche altro rumore.
Caroline non era una spia e non
amava origliare, ma Jeremy si comportava in modo decisamente strano da quando i
genitori erano morti. Nessun altro sembrava accorgersene, troppo impegnati a
smaltire il dolore singolarmente e superare da soli ciò che stava
succedendo, ma lei aveva decisamente uno sguardo esterno su quella situazione.
Persino Bonnie era rimasta catturata dal dolore, dato che considerava i
genitori di Elena una seconda famiglia per come l’avevano sempre
trattata. Ma Caroline era diversa; una madre assente e un padre innamorato di
un altro uomo le avevano aperto gli occhi sulla realtà e le avevano
donato una visuale più ampia di ciò che le accadeva intorno.
Aveva imparato a riconoscere segnali che altri non coglievano, troppo impegnati
a vivere la propria vita e pensare solo a se stessi.
-Sei superficiale, Caroline. E
questo non cambierà.-
Le parole di una sua compagna di
cheerleading ancora le bruciavano, alla bocca dello stomaco. Non tutti potevano
sapere che la superficialità, ormai, era diventata solo una copertura.
Una facciata che serviva a nascondere un
segreto, che avrebbe custodito fino a quando fosse stato necessario.
La porta scricchiolò sotto il
tocco della sua mano, segno che era stata lasciata socchiusa. Mordendosi un
labbro la accostò lievemente, cercando di sbirciare all’interno
della stanza buia, ma ciò che vide la sorprese così tanto che
sgranò gli occhi e mosse qualche passo indietro. Picchiò il
gomito contro un vaso che cadde a terra, frantumandosi in pezzi variopinti
dalle tonalità scure di blu.
«Accidenti!»
sibilò, chinandosi a terra per raccogliere i cocci. In pochi secondi
tutti erano in corridoio, persino Elena nel suo pigiama e Jenna con le guance
rigate dalle lacrime. Non osò alzare lo sguardo, «Scusate…
metto a posto io.» rassicurò, per poi rialzarsi in piedi e correre
giù per le scale, per sfuggire agli sguardi indagatori delle due donne
di casa Gilbert.
«Cosa hai visto?»
La voce di Jeremy, improvvisamente
così vicina, le fece cadere la scopa dalle mani. Il ragazzo non si
chinò a raccoglierla: l’afferrò per un braccio e la fece
voltare verso di lui. I suoi occhi erano vuoti e privi di qualsiasi emozione,
ma le labbra erano contratte in una smorfia preoccupata.
«Caroline, cosa hai visto?»
ripetè lentamente, con gli occhi puntati nei suoi.
Caroline deglutì a vuoto, «Niente.»
«Hai visto qualcosa, eri
davanti alla porta della mia camera!» replicò Jeremy
testardamente, controllando qualcosa nella tasca della felpa in un riflesso
involontario. Caroline scrollò i riccioli biondi e sfuggì alla
presa del ragazzino sul proprio braccio.
«Non ho visto niente.»
ripetè caparbiamente e si chinò ad afferrare la scopa e la
paletta abbandonate ai loro piedi, «Non hai niente di cui preoccuparti,
non dirò a nessuno che mi è sembrato di vedere il fratellino di
Elena fumare.»
Quando si rialzò in piedi lo
sguardo di Jeremy si era fatto serio e i pugni stretti fino a far diventare le
nocche bianche.
«Non devi…»
«Ho detto….» lo
interruppe Caroline lanciandogli un’occhiata eloquente, «Che non
dirò niente a nessuno su ciò che penso di aver visto.»
Gli passò accanto
approfittando della mancata replica da parte del ragazzo, ma a metà
delle scale si voltò.
«Jeremy.» chiamò,
facendolo girare verso di lei, «Se vuoi avere un segreto, assicurati che
la porta sia chiusa. È facile scoprire qualcosa e raccontarlo in giro.»
«Niente predica?»
sputò Jeremy sarcastico, «Non hai intenzione di dire ad Elena cosa
sta succedendo? Soprattutto perché sai benissimo che quelle non erano
sigarette qualunque.»
«Tutti hanno un segreto.»
scrollò le spalle lei, «Alcuni sono più bravi a nasconderlo
di altri. E sinceramente sono stanca di vedere Elena preoccupata e triste.»
gli scoccò un’altra occhiata eloquente in merito, «La
prossima volta sii più furbo: chiudi la porta a chiave e apri la
finestra, si sente l’odore fino a qui.»
Non gli lasciò il tempo di
ribattere, sparendo oltre la porta.
Il giorno dopo Caroline salì
le scale di corsa insieme a Bonnie, facendo per raggiungere la camera di Elena,
quando si bloccò davanti a quella di Jeremy. Appoggiò la mano
sulla maniglia e la fece girare, ma quella non scattò. Era chiusa a
chiave.
«Caroline… che stai
facendo?» Bonnie la fissò confusa, ma poi scosse la testa,
abituata alle stranezze della bionda, ed entrò in camera di Elena dopo
aver bussato sulla porta chiusa.
Caroline sorrise debolmente,
picchiettando con le dita sulla porta della camera di Jeremy, «Il tuo segreto è al sicuro.»
mormorò, sapendo che sarebbe rimasto custodito insieme al suo e a quelli
di tante altre persone, fino al momento giusto.
Scosse la testa, prima di lasciarsi
alle spalle anche il piccolo segreto del fratellino
di Elena.