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Autore: Eli0393    29/04/2011    8 recensioni
I Mangiamorte decidono, costretti da una psicopatica Bellatrix, di organizzare una festa a sorpresa per festeggiare il compleanno (inesistente) del Signore Oscuro.
Come la prenderà?
Recensite in molti! ^^
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Lucius Malfoy, Mangiamorte, Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Non so perchè ho scritto questa One-shot demenziale; ebbene sì, non avevo nulla da fare. Spero che almeno vi faccia sorridere. Dopotutto, chi dice che il Signore Oscuro è cattivo? (lascio a voi l'arduo compito di rispondere a questa domanda).
UN BACIO!

MALFOY MANOR. GIORNO SCONOSCIUTO.

 

-Non funzionerà, Bellatrix-

 

-Ma certo che funzionerà! Ne sarà felicissimo... Finalmente capirà che io l'ho sempre amato, più di chiunque altro...-

-Ma Bella, sei sposata!-

-...la migliore Mangiamorte...-

Lucius Malfoy si stava chiedendo cosa avesse fatto di male per avere una cognata così spaventosamente pazza. Non solo Bellatrix era paurosamente invaghita del Signore Oscuro in persona, ma stava progettando persino una festa di compleanno a sorpresa; quanti anni avesse di preciso Lor Voldemort, nessuno di noi lo sapeva, come nemmeno il giorno del suo compleanno; non si poteva nemmeno dire che fosse vivo; ma Bella quando si mette in testa un'idea...

Gli occhi le brillavano di una luce folle che Lucius le aveva visto solo poche volte: quando si accingeva a cruciare qualcuno, o quando veniva l'ora di cena.

La cosa peggiore era che Lucius non poteva nemmeno rifutare una sua proposta, poichè ogni volta che lo faceva Bellatrix lo torturava psicologicamente in modo tremendo: lo minacciava di lanciargli un incantesimo per la caduta dei capelli permanente, o peggio di bruciare gli arazzi preziosi della sua fortezza che rappresentavano i Purosangue nella storia (dalla Preistoria ai giorni moderni). Quindi si convinse a malincuore che sarebbe stato più logico annuire sommessamente.

Bella, urlando di gioia, uscì dal salotto in cui stavamo bevendo vino pregiato per avvertire gli altri Mangiamorte, che giocavano all'impiccato con una Babbana nella stanza di fianco.

 

Tutti reagirono con bisbigli ma nessuno osava contraddire la furiosa Bellatrix Lestrange, che spesso incuteva persino più terrore di Codaliscia appena uscito dalla doccia; organizzarono le mansioni: chi portava i coriandoli, chi il cibo, chi le bevande ecc., finchè persino il Mangiamorte più inutile e ottuso ebbe una mansione precisa. Alle nove Lord Voldemort gli aveva dato appuntamento; per allora tutti dovevano essere pronti.

 

Le nove arrivarono più in fretta del previsto, e una sorta di felicità si era diffusa tra i seguaci dell'Oscuro Lord. Quando anche l'ultima ghirlanda fu appesa da un Rookwood forzatamente sorridente e un Goyle immusonito ebbe attaccato alla parete un enorme manifesto con la foto di Voi-Sapete-Chi che alzava il pollice smagliante in segno di vittoria si riunirono tutti nell'ingresso di Malfoy Manor, cappelli varipinti a punta in testa e trombette a forma di serpente che si srotolava sibilando.

Ancora non arrivava. Rowle e Yaxley si scambiarono un occhiata di sottecchi.

CRI-CRI-CRI

Fruscio lontano...

D'un tratto si sentì un forte CRAC e Lord Voldemort, gli occhi fiammeggianti e la faccia ossuta, apparvero davanti alla porta. Nessuno dei Mangiamorte parlò. Erano tutti troppo spaventati, per strombazzare anche solo un po'.

Solo Bellatrix, alla vista del suo eterno amore, cominciò a saltellare girando su se stessa, battendo le mani, inchinandosi e strusciandosi sul pavimento. Si accorse dopo molti minuti di essere l'unica che stava facendo casino; Lord Voldemort, da parte sua, era troppo incredulo per parlare. Bella si girò verso gli altri.

-Beh?!- abbaiò.

Bellatrix svegliò gli altri dal torpore, che strombazzarono intimiditi e incerti, aspettandosi una morte lenta e dolorosa di lì a un minuto, massimo.

Quando finalmente qualcuno alzò lo sguardo sul Signore Oscuro vide una cosa che lo lasciò a bocca aperta.

Il Signore Oscuro cominciò a singhiozzare, una lacrima solitaria uscì dall'occhio scarlatto discendendo lungo la guancia bianca e perdendosi nei risvolti della veste logora azzurrina che il Lord aveva indosso.

-M-mio signore, va t-tutto bene?-

Bellatrix era sconvolta; temeva l'ira del suo padrone e di averlo deluso più della sua stessa morte, così non ebbe paura di avvicinarsi e di accarezzarlo.

Il Signore Oscuro singhiozzava sempre più forte, finchè non si appese al collo di Bellatrix che rispose scoppiando in lacrime a sua volta.

-Nessuno aveva m-mai fatto una c-cosa... per m-me...-

Gli altri Mangiamorte non sapevano se essere sollevati o scappare a gambe levate.

-Che f-fate li? Perchè n-non m-mi abbracciate?!-

Voldemort si ritovò presto ad abbracciare tutti i suoi seguaci con trasporto.

Dopo circa dieci minuti, alzò lo sguardo e vide uno scorcio della stanza dietro di loro, completamente addobbata con manifesti e ghirlande, e corse tirandosi la veste fino alle ginocchia, ridendo, mentre i seguaci lo seguivano esitanti, tutti tranne Bellatrix, felice come la prima volta che il Signore Oscuro l'aveva torturata.

-SORPRESA!-

-E' bellissimo!-

Voldemort aveva gli occhi così umidi che erano diventati completamente bianchi, come quelli di un cieco. Le lacrime copiose gli avevano inzuppato tutta la veste.

Sulla parete più grande il suo poster ammiccava, circondato da festoni colorati, medaglioni, giganti serpenti di peluches sparsi sulla nuda pietra; al centro della sanza giaceva un tavolo lunghissimo di legno dove una torta di panna gigante troneggiava invitante, una pila di piattini di carta aspettavano di essere riempiti di squisitezze e una serie di bottiglie di alcolici erano state messe in fila. Sulla torta qualcuno aveva scritto insulti rozzi rivolti a Babbani e aveva disposto centinaia di candeline che formavano le seguenti parole:

FELICE COMPLEANNO

SIGNORE OSCURO

PER I TUOI TANTI ANNI

I TUOI AMICI

Bella abbracciava il Signore Oscuro orgogliosa, mentre Lucius piangeva in un angolo: come avevano ridotto la sua dimora! Si fece largo fra una bambola gigante a forma di Potter con le viscere di fuori e un topo morto finchè non arrivò vicino al tavolo, dove con un movimento veloce della bacchetta accese le candele.

-TANTI AUGURI A TEEE... TANTI AUGURI A TE...TANTI AUGURI SIGNORE... TANTI AUGURI A TEEEEEEEEEEEEEE...-

Lord Voldemort spense le candeline soffiando con tutta l'anima mentre cercava invano di soffiarsi il naso inesistente; rinunciò, buttò a terra il fazzoletto intonso e...

SBENG!

Nagini spuntò dalla torta, spruzzando panna e fragoline per tutta la sala, sulla faccia e le vesti nere dei presenti, negli occhi del suo padrone e nei capelli appena lavati di Lucius, che pianse ancora più forte.

-AMORE!- il Signore Oscuro si avvicinò al tavolo correndo, abbracciò il suo serpente che ricambiò (come non si sa) l'abbraccio con calore, e dopo essersi baciati con passione sotto lo sguardo omicida di Bellatrix cominciarono a ballare. Infatti, un imbronciato Draco Malfoy, il più piccolo di tutti e quindi quello a cui affidavano il lavoro sporco, si era improvvisato suonatore di arpa, vestito da angelo demoniaco con ali di plastica incollate alla meno peggio da sua madre e un trucco nero colante sul viso e sul petto.

Iniziarono tutti a ballare seguendo il ritmo del Signore che volteggiava sul tavolo, scivolando occasionalmente sui residui di torta. I Mangiamorte più disinvolti ondeggiavano flessuosi come pezzi di legna secca; Bellatrix osservava il suo amore con gli occhi lucidi mentre suo marito Rodolphus cercava invano di attrarre le sue attenzioni mordendola e abbaiando. Dio li fa e poi li accoppia.

 

Eh si. Quella fu la festa dell'anno. Si divertirono tutti da morire. Per loro sfortuna, il Signore Oscuro era inciampato scendendo dal tavolo con la grazia di un ippopotamo, e cominciò a lanciare maledizioni senza perdono sui presenti. Dopo di che, cancellò la memoria a tutti; dopotutto, doveva mantenere una certa reputazione.

Però la bambola di Potter l'avrebbe tenuta. Era fantastica.

  
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