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Autore: Sweetly Complicated    29/04/2011    4 recensioni
Ron fa una richiesta ad Hermione e lei, felice, accetta ma che succederà se Ron si spaventasse troppo? E Draco cosa c'entra?
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Hermiono e Drachessa.



-Hermione?- chiamò titubante Ron.
Erano sdraiati sulle rive del Lago Nero mentre un timido sole faceva capolino riscaldandoli.
-Hmm.- rispose lei ad occhi chiusi.
-Io… Ti volevo chiedere una cosa… E’ da un po’ di tempo che ci penso… Noi… Bhè stiamo insieme da tempo… Ed ecco io… Tu… Mutandine… Togliere?- chiese mentre diventava rosso come i suoi capelli.
-Cosa?- fece Hermione aprendo un occhio per puntarlo sul suo fidanzato.
-Ti vuoi togliere… Togliere le mutandine?- propose abbassando lo sguardo.
-Oh, Ron! Stavo iniziando a pensare che tu fossi gay!- esclamò Hermione sedendosi a cavalcioni su di lui e cercando di nascondere il rossore dietro ai ricci ribelli.
-Io, no! Cioè, pensavo che tu non fossi pronta e non volevo forzarti.- ammise il rosso.
-Io mi sento pronta… Sempre se lo sei anche tu…-
-Si Hermione, lo sono.- e le sorrise infilando la mano nei suoi ricci per attrarla a sé.
Fu un bacio strano, forse per la consapevolezza di quello che stavano per fare.
Quando Ron, senza un briciolo di delicatezza, cercò di togliere la mano dai suoi capelli le fece sbattere la testa contro l’erba.
-Ahia! Ron ma che…?- esclamò Hermione piccata cercando di liberare la testa.
-Mi si è incastrato il braccialetto! Me l’aveva regalato Harry per il nostro 100esimo mesiversario!- disse Ron sull’orlo delle lacrime.
-Susu tranquillo. Piano piano lo staccheremo.- cercò di tranquillizzarlo Hermione che non aveva proprio intenzione di perdere l’occasione per fare qualche preliminare.
-Mi è venuta un’idea!- disse Ron sfoderando la bacchetta e pronunciando una strana formula.
Hermione guardò a terra e vide ciocche di ricci castani abbandonati sull’erba e sui vestiti di entrambi, preoccupata si tastò i capelli e si accorse con orrore della mancanza di capelli nel lato sinistro della testa.
-Ok Hermione, tranquilla, non è niente. Madama Chips saprà sicuramente cosa fare, ora non devi perdere l’occasione.- sussurrò facendo profondi respiri.
-Io… Hermione scusa! Te li riattacco subito.-
-NO!- urlò la ragazza. –No, tranquillo Ron, dopo andrò in Infermeria da Madama Chips, ora continuiamo, ti prego.- esclamò la ragazza sull’orlo di una crisi di nervi.
Ron annuì seguendo con lo sguardo le mani della sua fidanzata fin sotto l’orlo della gonna.
-Ehm, Hermione?- sussurrò terrorizzato dal suo essere arrabbiata.
-Che succede ora?- chiese l’altra esasperata.
-Ehm, abbiamo spettatori.- disse indicando con la testa il Lago Nero dove decine di Sirene guardavano avide.
-San Godric!- esclamò Hermione sicura che chiunque decidesse il loro Destino non aveva nessuna intenzione di far superare a loro due la fase “Bacio”.
Sbuffò esasperata e si alzò prentendo Ron per mano, avrebbero finito quello che stavano per iniziare parola di Hermione Granger.
Lo trascinò nell’unico posto in cui potevano stare soli: il bagno di Mirtilla Malcontenta, peccato però che l’Uomo del Destino ce l’avesse con loro, il bagno era occupato da un Malfoy più biondo del solito con la testa chinata in un lavandino, era circondato da una troupe televisiva Babbana.
-Tre… Due… Uno… AZIONE!- strillò un ometto tarchiato.
Improvvisamente Malfoy alzò la testa di scatto sorridendo ammiccante allo specchio.
-Iniziate ad avere i capelli bianchi? Paura della perdita di capelli? Nessun problema! “Dyed hair magic” è qui per voi! Tinge e rinforza i capelli in una sola passata! Provatela, non ve ne pentirete. Io scelgo “Dyed hair magic” e voi?- finì con un ultimo ammiccamento allo specchio.
-Bravissimo Draco!- esclamò una donna avvicinandosi a lui. –Sei stato M A G N I F I C O!  Sublime, spettacolare.- concluse facendo cenno alla troupe di andare via.
Malfoy si girò verso di loro ghignando.
-Bhè, che avete da guardare? Ma assistito alla ripresa di una pubblicità?-
-Una… Pubblicità?- chiese Ron.
-Si, una pubblicità.- rispose sicuro Malfoy.
-Babbana?- chiese invece Hermione.
-Si, fa tutto parte del mio piano di conquista: prima i Babbani, poi i Maghi ed infine il mondo intero!- urlò esibendosi in una risata malefica e andandosene lasciandoli lì imbambolati.
Poco tempo più tardi,mentre il sole pareva scomparire tra le coltri di nubi che s'intravedevano dalla finestrella del bagno di Mirtilla Malcontenta, Hermione sbuffò sistemandosi il push up alla bell'e meglio e tirando su le tette in modo che apparissero più grandi.
Ma cosa avrebbe fatto quando,accidentalmente,Ron le avrebbe sfilato la coppa imbottita del reggiseno?
Si batté una mano sulla fronte,amareggiata,e provò a trattenere il fiato e cacciare il petto all'infuori.
Il risultato,in quel caso,era più che buono.
Passò,poi,ad ispezionare la zona inferiore.
Lì,sotto le mutandine di pizzo rosa e fenicotteri argentati,se ne stava tranquilla Drachessa, dormiente come al solito.
Il motivo perché,tra le lenzuola,la chiamasse in quel modo orribile era chiaro a lei e quello importava.
Era successo,più o meno, 3 anni prima.
Quella notte faceva caldo,più caldo del solito,e si girava e rigirava tra le lenzuola incapace di prender sonno.
Aveva passato delle ore in aula a litigare con quello stupido di Malfoy ed era sudata,stanca e maledettamente arrabbiata.
Lo odiava.
Odiava lui,la sua stirpe e anche quel coglione di Ron che,sempre ad arrossire e a grattarsi la nuca,aveva annuito ad ogni offesa come a chiedere scusa a Draco per la sua mancanza d’educazione.
E porca puttana!
Pensò a lui per tutta la notte e continuò a sognarlo anche quando,finalmente,riuscì a prender sonno.
Sognò due corpi stretti e sudati.
Due corpi che si contorcevano come in una strana danza.
Hermione e Draco che … che facevamo l’amore.
La sua mano, quella notte, scoprì che non vi era bisogno di un uomo per provare quegli strani piaceri che ti immobilizzano il bacino e che, la Drachessa, poteva continuare a viverne anche senza.
-Herm… Hermione,ci sei?- Ron bussò forte alla porta.
Una,due,tre volte.
-Hermione,esci di lì!- tuonò poi ed Hermione tirò fuori la mano,colpevole,dalle sue mutandine.
Aveva il viso arrossato e il fiato corto; cosa che,per sua fortuna,contribuiva a farle sembrare le tette più grandi.
-Ecco,arrivo…- borbottò decisa più che mai a dare,finalmente,un amico alla sua Drachessa.
Si spogliò in fretta,si sciacquò ed uscì con la sua canotta verde e le mutandine strambe,sussurrando,sulla soglia della porta un –Eccomi bel fustacchione!-
Con orrore (perché non si può chiamare diversamente) Hermione si ritrovò migliaia di telecamere a squadrarla fameliche.
Draco,con una mano sulla spalla di un Ron più rosso del solito e con un sorriso tanto scemo ed imbarazzato sul volto,sogghignò piano.
-Oh Granger,niente male,davvero!-
Ed Hermione rise,rise fino allo stremo,mentre piano piano si ritirava nel dannato bagno di Mirtilla Malcontenta.



Quando più tardi Ron ribussò alla porta del bagno,Hermione aveva sbollito la rabbia,e stava ispezionandosi le unghia.
-Herm? Sei arrabbiata?-
La ragazza brontolò un’indecifrabile risposta e ritornò a guardare le unghia corte e a desiderare che queste crescessero all’improvviso per conficcarle nel sedere del proprio fidanzato.
Che le chiappe mosce di Silente lo fulminino! 
-Sei ancora disposta a toglierti le … mutandine?-
Hermione quasi saltò di gioia all’udire il fidanzato reclamare la sua Drachessa e,dando un ultima occhiata alla sua figura riflessa nello specchio,si catapultò fuori.
-Oh,Ron,testa di carota che non sei altro,pensavo di dover affittare un escort per del sesso,cavoli!-
Ron annuì imbarazzato e,allontanandosi appena dal corpo semi nudo della Granger,tirò un sospiro,poi un altro e ...
Si abbassò i pantaloni.
-Oh per dindirindina.- esclamò,coprendosi la bocca con entrambe le mani,soffocando una risata.
-Che c'è?- Ron,confuso,abbassò lo sguardo tra le sue cosce.
-Oh,Ronald,vieni qui che ci penso io.-
Hermione s'abbassò e sfiorò piano la 'bestiola' che,però,non voleva saperne di 'svegliarsi'.
Strofinò uno,due volte e provò anche a velocizzare il ritmo della mano,ma di quella signora erezione che aveva sognato notte e giorno, nemmeno l’ombra.
-Cavoli.- 
Era imbarazzato,chiaramente,e si girava alla ricerca di qualcosa. Qualcosa che lo eccitasse di più della sua fidanzata mezza nuda?
Hermione trascinò Ron nel bagno e lo lasciò sedere sul bordo della vasca da bagno.
Si tolse la canotta,accompagnando la caduta del capo,con un movimento secco del bacino.
... Ma la 'bestiola' era sempre lì,floscia.
Sfilò anche il reggiseno e prese una mano di Ron a posarla sulla carne soda,incitando a stringere e guardare.
... Ma niente.
Abbassò lo sguardo sulle mutandine e sfilò,con calma,anche quelle.
A quel punto,Ron,saltò in piedi e inciampò nei suoi stessi pantaloni; ruzzolò,arrossì,si coprì gli occhi e,una signora erezione a rendere la situazione ancor più comica,rimase steso sulle piastrelle fredde.
-Per tutti i babbani Herm,cos'hai lì sotto?-
Hermione sbuffò infastidita e potè giurare che i capelli,quelli che le restavano, stessero per prendere fuoco.
Ron tirò sul col naso.
Uno.
Due.
Tre volte.
La ragazza si girò e,ancora nuda, si accoccolò per accettarsi che non avesse sbattuto la testa e che ogni cosa fosse ancora al suo posto.
-Oh no,non avvicinarti. Mi … mi fa paura.-
E i secondi che seguirono furono i più imbarazzanti  per entrambi.
Hermione infilò le mutandine bruscamente, non prima di guardarsi per bene allo specchio e cercare di capire cosa non andasse il quel corpo così perfetto che Dio le aveva donato,e Ronald rimase fermo, gli occhi sbarrati e la bocca tremante come quella di un bambino a cui è stato strappato lo zucchero filato.
-Non guarderai mai più cos’ho sotto le mutandine,Ronald.-
Il ragazzo annuì.
-E sarai considerato da tutti il pivello che sei sempre stato,Ronald.-
Il rosso annuì ancora,imbronciato.
-E non dimentichiamoci che attaccherò per tutta Hogwarts questa foto …- e detto ciò,girando la bacchetta a destra e a sinistra e borbottando una qualche formula,si ritrovò con la carta magica  in mano e il piccolo Ronald a far bella mostra.
-C… cosa?-
-Tempo domani e sarai ‘nella’ bocca di tutti,Ronald.-
‘Nella bocca di tutti,Ronald’.
‘Nella bocca di tutti,RONALD’.
 
 
 
*
 
Draco Malfoy imprecò per l’ennesima volta contro quel computer babbano che continuava a diffondere strani trilli.
Girò la scatola,l’esaminò, si grattò il mento, scompigliò i capelli e provò a sorridere.
Forse, pensava, a vedere quei denti bianchi e perfetti avrebbe smesso?
Ma i trilli continuavano a tartassargli le membra e,così, decise che era tempo di passare al piano B.
Ad un bacio di Draco Malfoy non resiste nessuno,d’altronde.
Si avvicinò.
L’attesa era sempre il momento più bello.
Soffiò appena e sorrise ancora.
Poi,allungando il muso a toccare l’acciaio freddo,lasciò che la lingua scivolasse fuori.
Sorrise tra sé per la sua certa vittoria ma quando si staccò la scatola malefica non aveva ancora smesso di trillare.
Sbuffò e pulì con una manica le traccie di saliva sullo schermo, stava ancora pulendo quando notò una piccola finestra sull’arancione che si illuminava, ci cliccò sopra e apparì una finestra più grande con scritto: “drachessa.hjg@hotmail.it desidera aggiungerti agli amici di MSN.”
Lui, confuso, accettò (dopo aver rischiato di distruggere un mouse) e dopo pochi secondi si aprì una conversazione.
Drachessa: Ciao bel maschione
Purosangue: Ciao chi sei?
Drachessa: Chiunque vuoi che io sia
Purosangue: Basta che non sei una Babbana…
Drachessa: Babbana no…
Purosangue: Ah, meglio
Drachessa: Ti va di fare una cosetta via web?
Purosangue: Web? Cos’è web?
Drachessa: Webcam è una piccola videocamera che ti permette di vederti con i tuoi amici anche se lontani
Purosangue: No! E’ una cosa Babbana!
Drachessa: E daii! E’ divertente!
Purosangue: No
Drachessa: Uffi allora sai cosa facciamo? Mi faccio vedere solo io così tu non sei costretto ad usare cose Babbane, ti va?
Purosangue: Mmm… Si può fare
Drachessa: Grande! Accetta la video chiamata
Drachessa vorrebbe iniziare una videochiamata con te.
Draco, ancora un po’ perplesso, cliccò su accetta e al posto dell’immagine personale di Drachessa apparve il corpo di una ragazza… E che corpo!
Le gambe magre erano coperte da un minuscolo pezzo di stoffa arancione fluo mentre il busto da una canottierina aderente fucsia. La faccia non si vedeva ma Draco non ci aveva fatto caso.
Aveva però notato un piccolo particolare: quel corpo l’aveva già visto da qualche parte…
Drachessa iniziò ad infilare le piccole mani oltre il bordo dei pantaloncini e li fece scendere giù, dalla coscia fino alla caviglia dove li calciò via.
Sotto indossava un perizoma tigrato arancio e verde… Che gusti inquietanti che ha la ragazza… Pensò lui.
Poi portò le mani alla base della canotta e la tirò su mostrando il reggiseno in pendant con le mutandine.
Drachessa: Senti, prima che mi spogli e inizi a fare su serio ti volevo chiedere se ci potevamo incontrare… Siccome tu non vuoi fare niente via web possiamo farlo dal vivo… Che ne dici?
Purosangue: Davanti alla Testa di Porco domani alle 4… Mettiti un indumento verde… Sii puntuale, e ora continua
La ragazza portò le mani a sciogliere il reggiseno ma in quel momento il computer diventò nero con un sinistro beep.
Lui l’aveva sempre detto che non ci si poteva fidare degli oggetti Babbani!
*
Draco era appena arrivato alla Testa di Porco, la cravatta degli Slytherin faceva capolino dalle pieghe del maglione, aveva notato una ragazza di spalle con i capelli ricci legati in una crocchia. Si avvicinò piano e le bussò sulla spalla lei si girò e quello che vide lo lasciò senza parole…
-Granger!-
-Ma-malfoy?- chiese lei disorientata. Il giovane la squadrò e dopo aver visto il maglioncino verde che portava lei non ebbe più nessun dubbio.
-E così la Caposcuola aggiunge sconosciuti su MSN per fare cose porche eh? Da te non me lo sarei mai aspettato, no no.-
-No… Non è come sembra.- affermò diventando rossa.
-Ah no? E com’è allora?-
-Io… Lascia stare Malfoy… Scusa se ti ho fatto perdere tempo…- disse girandosi per andarsene ma non notò una buca e cadde con il sedere in aria mostrando a tutti le sue mutandine verdi.
-Uhm, ben due indumenti verdi… Mi hai preso alla lettera eh?- chiese sarcastico ma non riuscendo a nascondere il rigonfiamento nei suoi pantaloni neri. –Io dico che è un peccato sprecare quest’opportunità. Andiamo da me.- concluse prendendola per mano e Smaterializzandosi nella sua camera da letto.
Hermione dentro sé gioiva perché non solo aveva finalmente trovato un amico per la sua Drachessa ma quest’amico era anche il coso del soggetto del suo primo sogno erotico.
Lui la spinse sul letto salendole sopra, stava per spogliarla quando si ricordò di una cosa.
-Come si chiama la tua amica?- chiese ammiccando alla sua femminilità.
-Drachessa.- rispose subito lei ma pentendosene un attimo dopo.
-Mi dici per la tua amica si chiama come me?-
-Mmm… Forse un giorno.- disse infilandogli la mano nei pantaloni.
Da quel momento in poi nessuno parlò più e finalmente Drachessa ebbe un amico: Hermiono ma il nome di quest’ultimo l’avrebbe scoperto solo dopo.
 
  
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