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Autore: LoveTH    29/04/2011    1 recensioni
Congratulazioni, sei una delle vincitrici del meet&greet con i Tokio Hotel l'11 aprile a Roma
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un anno. Giusto un anno a quel giorno che porterò per sempre nel mio cuore.
11 aprile 2010. Una data come tante, ma segnatissima nel mio cuore. Dopo 5 anni di gioie, tristezze, sorrisi, lacrime, è arrivato il mio momento, è arrivato il momento di abbracciare i miei idoli. Esatto abbracciarli, incontrarili poter dire loro solo "GRAZIE".
Non potrò mai dimenticare quell'email: 
"Congratulazioni, sei una delle vincitrici del meet&greet con i Tokio Hotel l'11 aprile a Roma"
Mi mancava l'aria, avevo perso la concezione di tutto. Chi legge queste parole e non conosce la mia pazzia per loro, non può capire; in realtà non capisce neanche una persona che mi conosce. Ma va bene così, solo io so cosa provo per loro, solo io so perchè sono così legata a loro, solo io so quanto mi hanno aiutato nel semplice modo di ascoltare le loro canzoni, la sua voce.
Iniziai a fare il conto alla rovescia da 271 giorni al concerto! Tutti i giorni segnavo la fine del tempo e l'arrivo di quella domenica tanto attesa.
Ogni giorno sognavo quel momento, ogni giorno fantastico sulle miglior pazzie che potevo fare.
 
... meno uno. Ormai la mia testa era andata, non pensava altro che al giorno dopo, quando gli avrebbe visti da vicino. Ma non solo l'incontro dietro le quinte, ho vinto anche il pass per assistere alle prove prima del concerto.
Come ho fatto per vincere? Sono CapoArea del Molise, mi occupo di pubblicità, dalla Universal Music mi arrivano adesivi, volantini, mi sono creata un team con altre ragazze fan, e in giro per il Molise li pubbliciziamo. Per ringraziarmi per il "dovere" mi hanno regalato quel pass. Fantastico no?
Sono le 4 di mattina e la sveglia suona, anche se non sono riuscita a chiudere occhio tutta la notte tra il sabato e la domenica.
Andavo sbattendo contro le cose, non riuscivo a sentire nessuno, ormai il mio unico pensiero erano loro e che alle 15:30 dovevo essere sotto a quel palco.
Prese tutte le cose, regali, macchinetta fotografica, libro degli autografi, biglietto del concerto, trucchi e tanto altro e mi sono messa in viaggio con i miei genitori.
Il viaggio sembrava eterno, non si arrivava mai. Dopo le prove e l'incontro ci sarebbe stato anche il concerto, quindi direi proprio un giorno PERFETTO.
Arrivati a Roma mi sono subito piazzata al posto d'incontro con uno dello staff che avrebbe portato tutte le ragazze vincitrici nel luogo delle prove.
Eravamo tutte molto ansiose, tutte che sognavano di fare di tutto e di più in quei 15 minuti.
Sono le 15:45, siamo davanti ai cancelli del Palalottomatica, più di 15.000 persone sono accampate per fare la fila chi da due giorni prima, chi da quattro...
Ci fanno entrare nella struttura e ci fanno aspettare su delle scale all'interno. C'era una porta poco più avanti e li dentro c'erano loro, facevano alcune prove prima di farci entrare.
Sentivo tutto, la batteria, il basso, la chitarra, la sua voce.
Ero in preda al panico, mi tremava tutto, temevo di svenire.
10 minuti dopo ritornò quello dello staff che aprì le porte. Un solo obiettivo: il palco.
Era a 500 metri da me, ho corso come un'esaurita, e devo precisare che avevo tacco 12, non so nemmeno io come ho fatto. Poi ecco, le mie mani si appoggiano alla transenna che divideva noi al palco. Prima fila, nemmeno 30 metri da li. Cercavo di riprendere fiato mentre guardavo il palazzetto vuoto, solo con noi 20 ragazze che stavamo per vivere il sogno più bello della nostra vita. Dopo nemmeno 2 minuti eccoli, sono loro. Loro.
Ci salutano da sopra al palco, iniziamo a ulare senza tregua, poi ecco che iniziano con le prove. Urlavo i loro nomi e loro mi sentivano, ero proprio sotto il chitarrista Tom. Il suo sorriso è la cosa più bella che abbia mai visto. E ora era li, a 10 passi da me. 
Urlo il nome del cantante in un momento di silenzio: "Bill" come per magia lui si gira mi guarda e ride. Sono rimasta bloccata, non ci credevo, lui aveva sorriso me.
L'ultima canzone delle prove fu stata "Noise" poi ci hanno lasciati li, sono spariti. Quello dello staff ci ha portate in un'altra stanza dove ci saremmo fatte la foto, autografi e altro.
Nel frattempo ho chiamato i miei per raccontare tutto, senza rendermene conto mi scendevano delle lacrime. La stanza che ora eravamo tutte in realtà era uno spogliatoio, c'erano bagni, specchi. Quello dello staff ci disse di stare in silenzio perchè loro erano giusto nelle camera di fianco e stavano facendo un'intervista per la Rai.
La nostra porta era chiusa, io ero proprio vicino all'entrata, pronta con la macchinetta fotografica a riprendere tutto. 
"Hii" una voce, mi giro. Lui. Il cantante. Sono entrati, iniziano a fare il giro degli autografi. Dio sono bellissimi. Rimango immobile a riprendere tutto, l'unica cosa che sono riuscita a dire è stata: "Santa Maria Madre di Dio". Poi ecco che si avvicinano, prima Bill, eravamo faccia a faccia, mentre firmava il mio libro che parlava di loro naturalmente, ho parlato in inglese e gli fatto dire in telecamera: "Ciao Svaam" poverino mi ha detto che non aveva capito e ho dovuto ripetergli tutto, alla fine lo ha detto! Sembravo un'ebete, ormai ero in trans, dopo Bill è venuto Georg il bassista, a lui ho fatto dire "Ciao Anna" lo ha detto perfettamente come se fosse italiano. Dopo  lui ecco che arriva Tom, il chitarrista, lui, è il mio sogno, il mio sogno da 5 anni. Gli ho chiesto se oltre al libro poteva firmarmi il seno. Lui disse di si ridendo, in realtà ho fatto ridere la loro guardia del corpo e Bill. Non potevo essere più felice. Dopo lui ecco Gustav che purtroppo ho solo salutato, ero davvero rimasta paralizzata dalla mano di Tom sul mio corpo. Finito il giro degli autografi ecco le foto. Arrivata alla mia, ho dato la macchinetta alla loro guardia del corpo che ci faceva le foto e sono andata diretta verso Tom, vicino c'era Bill. L'ho abbracciato fortissimo, non sentivo le gambe, non sentivo nulla, un sorriso a mille denti e via con la foto. Prima di allontanarmi ho fatto una cosa che prima che loro entrassero ci hanno raccomandato di non fare: toccare i loro sederi. Ma erano così irresistibili, che quando ho finito la foto, sono scesa con le mani toccando il sedere dei gemelli kaulitz, cosa vuoi che sia!!!!
Ho guardato Tom negli occhi e gli ho detto "grazie" ovviamente in inglese, lui mi ha sorriso dolcemente, ma mi ha risposto Bill "prego". Feci un sorriso a tutti loro, nel frattempo che l'ultima ragazza si faceva la foto, ammiravo la mia macchinetta e quell'immagine ormai stampata li. Dati i regali, purtroppo allo staff, loro sono andati via, mi sono passati proprio a due passi, ero immobile, Tom per ultimo della quale ho mandato un bacio volante e il suo solito dolcissimo sorriso.
E così vidi i Tokio Hotel andare via davanti ai miei occhi. In quell'attimo i miei sentimenti erano così strani, goia, tristezza, tutto insieme. Ancora non realizzavo tutto. 
Siamo ritornate dentro il palazzetto dove c'era il palco, solo che ora non era più vuoto, era pieno di fan, tutte quelle fan che prima erano fuori a fare la fila mentre io vivevo il mio sogno. Non si capiva più nulla. Per finire in bellezza il mio sogno, ho trovato una mia amica strettissima che conoscevo solo tramite cam, chat, facebook... tutte volevano vedere il video che avevo fatto a loro, la foto, l'autografo...
Passò pure quell'ultima ora ed è arrivato il concerto. Luci spente, urla delle fan. Poi eccoli sul palco a fare il loro spettacolo. Li guardavo e pensano che alle 18:33 ero tra le loro braccia! E ora sono li, magari gia si sono dimenticati di me. 
Mi sono goduta tutto il concerto, il mio secondo concerto dopo quello del 2008 a Modena, li ho pianto tantissimo, a questo invece per niente, solo alle ultime due canzoni, mi ero finalmente resa conto di quello che mi era succcesso, le lacrime uscivano come impazzite una dopo l'altra come un fiume. Non finivo. Poi l'ultima canzone "Forever Now" per sempre ora. Gia per sempre ora quel momento. Il suo "crazie mileh" detto in italiano. Poi i coriandoli sparati, io li a prenderli come una pazza. Poi spariscono nel buoio. Finito tutto. Mi giro... tantissime fan piangono, io mi sono appoggiata alla porta d'entrata e fisso il palco. Il palazzetto pian piano si svuotava e stava ritornando come il pomeriggio. Poi la chiamata di mia madre che mi diceva dov'ero vedendo tutti uscire. 
Esco fuori e pioveva fortissimo, il mio pensiero era quello di coprire l'autografo sul seno. Poi vidi i miei genitori in macchina. La prima mezz'ora ho raccontato tutto a mamma facendole vedere tantissime volte il video e la foto, dopo mi sono addormentata.
Arrivata a casa la prima cosa che ho fatto è stata quella di andare in camere e vedere dietro la porta quel foglio del conto alla rovescia con scritto "0".
Mi sono resa conto che era tutto finito, più di 200 giorni a fare il conto ed era tutto finito. 
Ogni mattina che mi sveglio, vedo quei due quadri appesi sulla parete della mia camera, uno con tutto il gruppo e uno solo io e Tom. Ora sto aspettando i miei 18 anni per farmi un tatuaggio due lettere sul polso sinistro: "FN" l'iniziale di "forever now" voglio portare quel ricordo con me PER SEMPRE.
Così vivo con il ricordo di quella giornata stupenda, oggi è lunedì 11 aprile 2011, è giusto un anno, tra un pò vedo il DVD del concerto. Lacrime assicurate.
 
Voglio solo dire una cosa a tutti coloro che hanno un sogno: non perdete MAI la speranza che qualcosa possa arrivare!! Si lo si desidera veramente, e se lo si merita, prima o poi arriva!! Non abbandonate mai i vostri sogni, anche perchè sono proprio i sogni che ci fanno andare avanti. Sognare rende felici. 
E dalla mia esperienza, ho imparato anche un'altra cosa che disse un cantante un pò di tempo fa: "Non piangere perchè è finito, ma sorridi perchè è accaduto", ed è quello che sto imparando a fare io! Sorrido alla mia fortuna.
   
 
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