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Autore: Kary91    30/04/2011    11 recensioni
Una raccolta di brevi frammenti di racconto ispirati alla meravigliosa colonna sonora di questo telefilm.
1. Chances . Five for fighting [Jeremy] 11. Cut. Plumb [Anna & Jeremy]
2. It is what it is. Lifehouse [Tyler] 12. How to save a life. The Fray [Damon da piccolo, Giuseppe Salvatore]
3. We'll be a dream. We the Kings [Elena & Matt] 13. Say (All I need). One Republic [Stefan]
4. Run. Leona Lewis [Vicki ] 14. Brave. Tawgs Salter [Caroline & Tyler]
5. All we are. Matt Nathanson [Damon & Elena] 15. Longest Night. Howie Day [Jules & Tyler]
6. Be there. Howie Day [Caroline & Stefan] 16. The weight of the world. Editors [Jeremy]
7. Losing your memory. Ryan Star [Tyler] 17. Skinny Love. Birdy [Jenna]
8. Time of our lives. Tyrone Wells [Elena & Jeremy] 18. broken Strings. James Morrison [John]
9. Love's to blame. Joel and Luke [Damon & Stefan] (Spoilers 2x12) 19. You haven't lost me yet (Caroline & Matt)
10. Only one. Alex Band [Alaric & Isobel]20. Echo. Jason walker (Matt&Vicki)
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Jeremy Gilbert, Tyler Lockwood, Un po' tutti | Coppie: Anna/Jeremy, Caroline/Tyler, Damon/Elena
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'There's a light. There's the sun.'
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Scritta per quella meraviglia che è il TVG!Fest.

Prompt scelto: Jules/Tyler “Nostalgia” (sviluppato in un maniera orribile, ma “vabbè”).

Avvertimenti: Spoilers per la puntata 2x20 (anche se diciamo che la flash prende una piega tutta sua. Secondo “vabbè”.)

Varie ed eventuali: Dedicata a Jules. Perché nonostante sento che mi arriveranno in faccia tanti pomodori, io avevo concluso per affezionarmi. (E ancora una volta: Vabbè).

 

Enjoy.

 

 

Is it dark where you are?

 

 

I was close to a fault line
Heaven knows, you showed up in time

Is it dark, where you are?
Can you count the stars where you are?

The Longest Night. Howie Day

 

“Stai bene?”

Caroline si avvicinò di corsa al ragazzo inginocchiato a terra. Si sorprese subito nel notare una sorta di distratta eleganza nella postura di Tyler. Un leggero alone di fermezza aleggiava nello sguardo stanco del giovane licantropo: non era lo stesso ragazzo tremante e infreddolito che le sue braccia avevano accolto allo sfiorire della precedente luna piena.

“Sto bene.”

Tyler confermò allungando una mano in direzione della figura immobile che giaceva di fronte a lui.

Il volto di Jules era pallido e cereo, proprio come la superficie del satellite da poco tramontato. Tyler sfiorò i suoi lineamenti in silenzio lasciando scivolare con delicatezza il palmo della mano sulle palpebre schiuse.

Nessuna emozione filtrava attraverso le iridi scure del ragazzo: era calmo, insolitamente calmo.

Per la seconda volta in due giorni, Caroline ammirò con una punta di stupore quanto apparisse cambiato il Tyler che aveva fatto ritorno a Mystic Falls.

“Vado un attimo…”

Sfiorò con delicatezza la spalla del ragazzo incerta su come comportarsi. Non sapeva che tipo di rapporto si fosse instaurato fra Tyler e Jules.

Non riusciva nemmeno a comprendere se il ragazzo avesse bisogno di conforto. Decise che forse sarebbe stato meglio concedergli un po’ di tempo per sé.

“Vi lascio soli per un po’…”

Si sentì stupida nell’includere quel “vi”, osservando il cadavere immobile di Jules.

Una piccola lacrima solcò il suo viso mentre si allontanava e Caroline si domandò come facesse a provare dolore anche di fronte a una morte che non avrebbe nemmeno dovuto sfiorarla.

Tyler continuò a osservare in silenzio quel corpo senza vita, le iridi catturate da un insolito bagliore reverenziale.

 

Rimase immobile a lungo, a vegliare su di lei. Tentando di convincersi che se quelle palpebre serrate non avevano potuto assistere al tepore di quel nuovo giorno, la colpa non spettava a lui.

Quel che più gli pareva in solito, era lo stato di completo torpore in cui giaceva il suo corpo.

Non sentiva dolore. Gli spasmi della notte precedente avrebbero dovuto coinvolgerlo a punto tale da perseguitarlo per il resto della settimana, ma non fu così.

C’era solo una cosa che Tyler avvertiva: una fitta leggera,  ma fastidiosa che gli pungolava il petto con insistenza.

Solo quando i ricordi affiorarono alla sua mente e i loro tratti combaciarono con il volto esangue della donna stesa di fronte a lui, Tyler fu in grado di dare un nome a quell’insistente fastidio: nostalgia.

“Mentre sono stato via Jules mi ha insegnato a convivere con ciò che sono.

Come gestirlo.

Credo che ormai non importi più”.

2x20. The Last Day

Non riusciva a fare altro che osservarla. Osservarla e tacere. In quello sguardo di vetro, Tyler individuò frammenti del cammino che nel corso dell’ultimo mese avevano intrapreso assieme.

Si ricordò della sua prima settimana in compagnia del branco. Della paura che lo marcava stretto tratteggiando la sua visuale di ombre fasulle. Era solo, spaventato e tutto gli appariva estraneo. Estraneo e inverosimile. Ricordò la rabbia che grondava a rivoli dal suo cuore in gabbia. Rabbia verso se stesso, verso chiunque lo circondava. E ricordò anche la nostalgia. Quel leggero magone che avvertiva ogni volta che si spostavano in una cittadina nuova. La velatura di tristezza che catturava il suo sguardo all’individuare gruppi di ragazzini intenti a lanciarsi un pallone da football.

Lentamente, Jules era riuscita ad assopire tutti gli aspetti più dolorosi della sua nuova vita, insegnandogli a riconoscere molte caratteristiche che vivevano in lui, ma a cui non aveva mai fatto affidamento.

Con l’aiuto di Jules, Tyler aveva fatto emergere un nuovo sorprendente se stesso. Un Tyler che non era più disposto a lasciarsi indisporre dalla paura. Un Tyler pronto a prendersi cura di chi gli stava accanto senza chiedere nulla in cambio.

Quel Tyler c’era sempre stato, ma che prima di allora viveva nascosto dietro un’altra versione di se stesso: l’immagine di un ragazzino codardo e arrogante, incapace di ammettere che voleva cambiare più di qualsiasi altra cosa al mondo.

“Mi mancherai.”

Le sue parole sferzarono l’aria librandosi in volo come lucciole a rischiarare l’oscurità di quel silenzio.

“Ci mancherai.”

Tyler sapeva perfettamente che la perdita di Jules avrebbe avuto un forte impatto all’interno del branco. Perdere il lupo alfa era stato problematico. Perderne due nel giro di pochi mesi, avrebbe comportato confusione e sconforto.

E Tyler avrebbe voluto semplicemente tornare indietro. Voleva tornare a immergersi in quel confuso vociare di uomini lupo e avvertire sulla pelle quel contatto che sapeva di conforto e famiglia.

Sentiva di appartenere a loro. Quando era arrivato nel branco, Tyler era come un cucciolo: una creatura fragile e spaurita che si è smarrita nel bosco e non riesce a trovare la via verso la tana.

Jules era stata il vento che aveva sospinto quel cucciolo verso il corpo caldo della madre. Tornare indietro senza di lei non avrebbe avuto senso.

“Dobbiamo andare.”

Caroline si era nuovamente avvicinata e lo osservava in silenzio come a volersi assicurare che stesse bene. Poco distante, Matt li squadrava entrambi con aria torva sistemandosi il colletto del giubbotto.

Tyler si sollevò da terra senza distogliere lo sguardo dal corpo senza vita della donna. In silenzio raccolse la coperta che giaceva abbandonata sull’erba - la stessa coperta che l’aveva mantenuto al caldo con il sorgere del giorno- e la depositò con delicatezza sul cadavere.

Il dolore pungente all’altezza del petto tornò a farsi strada dentro di lui, mentre nella quiete del mattino, Tyler si domandava se anche dove Jules si trovava ora, stesse sorgendo il sole.

Stranamente, gli veniva più facile immaginare che fosse notte. Una notte infinita completamente priva di luna. Solo le stelle avrebbero tappezzato quel tappeto d’inchiostro.

Uno a uno, i bagliori biancastri avrebbero lenito la nostalgia della sua vita passata, lasciando echeggiare in la sensazione di conforto emanata dal branco.

Tanti piccoli puntini luminosi per ricordarle che non era sola.

 

“Ti ho mai raccontato di quando ho incontrato tuo zio Mason per la prima volta?”

Tyler inclinò leggermente il capo verso destra e indirizzò lo sguardo verso di lei.

“Era da poco trascorsa la luna piena e stava vagando per conto suo fra i boschi alla ricerca Dio solo sa di cosa. Era terrorizzato. E anche completamente nudo. Aveva un culetto niente male.”

Risero entrambi, mentre i primi spiragli di luna si affacciavano timidamente alle fronde degli alberi.

“Pensi che Mason sarebbe stato d’accordo con l’avermi qui con voi?”

Domandò Tyler incantato dalla beatitudine che si respirava nel tepore di quella sera.

“Mason non avrebbe mai voluto tutto questo per te.”

Jules osservò la falce di luna che scalava il cielo silenziosa.

Un lieve alone  di malinconia si frappose ai lineamenti tenui del suo viso.

“Mi dispiace”

Tyler infilò le mani in tasca voltandosi per fare ritorno all’accampamento.

 

“Non volevo metterti tristezza.”

Jules rivolse un’ultima occhiata in direzione della luna: le stelle stavano iniziano a fare capolino formando attorno all’astro una cortina di barlumi luminosi.

“Non sono triste.”

Un lieve sorriso andò a scolpirsi sul suo volto, mentre il familiare chiacchiericcio un po’ rozzo dei licantropi le riempì le orecchie.

 “Va tutto bene. È solo un attimo di nostalgia.”

 

“She’s just making sure I’m save”

“So… Are you two like… friends now?”

“She’s been helping me.”

2x20. The Last Day

 

Nota dell’autrice.

*Si prepara al lancio dei pomodori*

Lo so. Di nuovo Tyler. Ma dopo l’utima puntata non ho potuto farne a meno. Le cose si sono mosse esattamente nel modo in cui aveva sperato e Tyler è cambiato così tanto al punto da non sembrare nemmeno più lui. Dovevo provare a pasticciarci una shot. Dovevo.

Ma prometto che da prossimo capitolo tenterò di muovermi verso altri personaggi. Tra tutti, Jenna e John non li ho ancora mai trattati, quindi potrebbe essere che proverò a scrivere su uno di loro.

Per quanto riguarda Jules, suppongo che questa sia la fine per lei, quindi volevo per lo meno provare a scrivere qualcosa anche per lei. Nonostante in passato sia stata il personaggio che ho odiato di più, ho sempre amato il modo in cui  ha interagito con Tyler. Nel momento esatto in cui si è accorta che era nei guai è venuta a prendersi il cucciolo di lupo (seppur con le forze) e cel’ha restituito cambiato e maturato.

Piccolo appunto sulla canzone scelta: so che è un po’ l’”anthem” del Tyroline, ma utilizzarla per loro sarebbe stato troppo scontato, perciò questa mi è parsa l’occasione migliore per utilizzarla.

A proposito di Tyroline: ho scritto una one-shot su di loro da piccoli intitolata “For better or worse (I got you). Mi farebbe davvero piacere avere una vostra opinione, visto che ci tengo parecchio (sapete che i baby pg sono un po’ il mio punto debole).

E se ancora non ne avete abbastanza di TVD, vi consiglio di dare un’occhiata alle meraviglie prodotte dalle autrici del TVG!Fest che potrete trovare qui: http://vampiregeometry.livejournal.com/

 

Detto questo vi ringrazio e aggiungo come al solito che ringraziamenti e banner arriveranno a breve.

 

Un abbraccio

 

Laura

P.S. Chiedo venia per le citazioni un po’ in italiano e un po’ in inglese. In mezzo alla storia l’ho preferita in italiano al fine di integrarla meglio, ma quella finale al solito la riportavo in inglese,perciò ho preferito così.

*ora fugge sul serio*

   
 
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