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Autore: _Atlas    01/05/2011    5 recensioni
Questa storia parla di branchi, Branchi che abitano una terra recondita e misteriosa, selvaggia e magnifica:
Shitala
Molti animali la abitano, tra cui cervi, uccelli... Lupi.
E gli Eletti, i Cavalli.

Il Branco della Brughiera, della Tenebra, della Pianura, della Foresta...
e il Branco della Luna.
Cascade, GrayStripe, LuckyCharm, Moon's Doom... sono solo alcuni di coloro che comporranno questa storia.
Questa storia... una come tante? Forse.
Non molto interessante? Probabile.
Non potrete saperlo finchè non avrete il coraggio di affrontare il primo capitolo delle Cronache di Shitala, la Voce degli Antenati.
Per maggiori chiarimenti, leggete "L'Angolo di Zazzy" alla fine del primo capitolo
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 1


Sentiva il sole estivo scaldargli il manto, nero come la notte più buia, quasi fino a scottare. L’acqua fredda gli passava sulle zampe posteriori e gli mandava di continuo brividi freddi che andavano a contrastare il calore divampante.
L’erba secca gli solleticava le narici e nell’aria piatta e arroventata si spargeva il continuo e monotono canto delle cicale, cui sovrastava soltanto il placido gorgheggiare del fiume Laksanv.
Nella brughiera di Grevnil, tutto era immobile.
Il cavallo nero sussultò, riprendendo conoscenza di colpo, come spesso accade quando si sogna.
Sollevò la testa dove, sulla lucida fronte, spiccava una lista bianca come la neve che pareva uno squarcio di luce nella tenebra del suo manto d’ebano.
Insieme alla temporanea lucidità, lo trafisse il dolore al fianco sinistro, offuscandogli la vista. Boccheggiò, quasi gli mancasse l’aria, e riportò a terra il muso.
Non ricordava nulla.
Richiuse gli scintillanti occhi blu ed espirò lentamente, cercando di ragionare in modo lucido e ignorando il dolore. Piccoli stralci di ricordi cominciarono ad affiorare, diventando man mano sempre più nitidi.
Un nitrito. Ululati. Zanne candide. Sangue.
Spalancò gli occhi, ricordando tutto improvvisamente.
Era stato mandato con GrayStripe alla brughiera di Grevnil, precisamente a Hibde, per controllare la situazione del branco del luogo, quando erano stati attaccati da un gruppo di lupi.
“GrayStripe?”
Chiamò il cavallo nero. Mosse a scatti le orecchie per percepire qualche suono di rimando.
Percepì un movimento dietro di sé, a qualche falcata da dove si trovava.
“Cascade?”
Cascade portò le zampe anteriori sotto il petto e, sforzandosi di ignorare il dolore, si sollevò barcollando. La sua gola era arsa dall’aria calda e secca.
Girò il muso verso GrayStripe e lo vide disteso su un fianco, del sangue scuro rappreso sulla spalla.
Cominciò lentamente a dirigersi verso di lui.
Un passo dopo l’altro, lentamente...
“Arrivo, amico mio.”
Il giovane cavallo dal manto grigio sollevò la testa e osservò con i grandi occhi cerulei Cascade avvicinarsi piano, zoppicando e barcollando leggermente.
GrayStripe provò ad alzarsi a sua volta, portando le zampe anteriori sotto di sé come le posteriori.
Sull’anteriore sinistro spiccavano tre sottili strisce grigio scuro, in onore del suo nome.
Lentamente, il cavallo grigio chiaro riuscì a sua volta a sollevarsi sulle zampe.
I due guerrieri novizi giunsero l’uno vicino all’altro e, spalla contro spalla, si sostennero a vicenda.
“Dobbiamo subito... fare ritorno a Chatlen e riferire... a Moon’sDoom ciò che... è successo.”
Disse ansando Cascade. GrayStripe rizzò le orecchie.
“Ma non sarebbe meglio se ci dirigessimo a Hibde e chiedessimo allo sciamano del Branco della Brughiera di curare le nostre ferite? Le tue mi sembrano gravi, Cascade, non riusciresti a...”
“No. Quelli non erano lupi dei Branchi delle Brughiere, ma venivano da Hajas. Dobbiamo riferirlo alla nostra leader... il prima possibile. Lei saprà cosa significa e ci dirà cosa fare.”
Rispose bruscamente il cavallo nero, più per una fitta di dolore improvvisa che per irruenza.
GrayStripe annuì poco convinto e, sempre reggendosi a vicenda, si incamminarono per la sconfinata e arsa steppa a passo sostenuto e dolente verso Chatlen, dove si trovava il Branco della Luna, la loro mandria.
Il Branco della Luna era situato tra quei boschi da tempo immemore e d’estate si spostava tra le radure e i pascoli freschi del Luha-Gareb, il grande Monte degli Spiriti.
I cavalli del Branco della Luna erano gli unici, tra tutti i branchi di Shitala, ad essere autorizzati a salire sul Monte Sacro e questa tradizione, antica quanto le origini dell’immensa regione circondata dal Massiccio di Mivalora, era stata fino ad ora sempre rispettata.
“Se quei lupi non facevano parte dei Branchi delle Brughiere, ma di quelli dell’Ovest... Credi che con l’attacco c’entri il Branco della Tenebra?”
Chiese ad un tratto GrayStripe, rompendo il silenzio della brughiera desolata.
Cascade ci pensò un momento, poi scosse la testa e portò lo sguardo davanti a sé.
“Non ne sono sicuro ma...”
S’interruppe bruscamente, rizzando le orecchie e dilatando le narici.
“... Comunque, sarà meglio non parlarne... qui. Occhi ci osservano.”
Proseguì con voce greve, guardandosi attorno sospettoso.
Al cavallo grigio corse un brivido lungo la groppa e accelerò un poco l’andatura, aiutando l’amico con maggiore impegno ed ignorando le leggere fitte alla spalla destra.
Occhi ci osservano...
In relativamente poco tempo, i due guerrieri novizi si allontanarono dal fiume Laksanv, diretti fuori da Grevnil, verso i verdeggianti boschetti di Chatlen.
 
Una zampa scura poggiò sull’erba secca e puntuta della brughiera, emettendo solo un leggero scricchiolio. Un paio di occhi gialli scrutarono l’orizzonte sconfinato ed imperturbabile.
La lupa annusò l’aria e ringhiò infastidita. Erano sopravento.
“Hei, DarkFur, come mai non abbiamo ucciso quei due guerrieri?”
Chiese uno smilzo lupo grigio dagli occhi ambrati, avvicinandosi alla sua leader.
DarkFur sollevò i lati delle labbra, mostrando le bianche zanne a contrasto con il manto scuro.
“Non erano questi gli ordini, SilverThin.” Poi, girò di scatto il muso verso il suo sottoposto, gli occhi lampeggianti di furia selvaggia.
“E non rivolgerti mai più a me in questo modo, chiaro?!”
SilverThin spalancò gli occhi e tirò indietro le orecchie, rimpicciolendosi il più possibile.
La leader snudò le zanne. “E ora va’ a chiamare gli altri!”
Ringhiò come un rombo di tuono.
Il lupo smilzo annuì e filò con la coda bassa dietro dei cespugli secchi, da dove poi riemersero altri sei lupi, alcuni marroni e altri grigi. Tutti con un’inconfondibile cicatrice obliqua sul muso, simbolo dell’appartenenza al loro branco.
“Abbiamo ancora da fare, qui... Seguitemi!”
DarkFur ululò, in coro con i suoi guerrieri, e partì a grandi falcate seguita dal gruppo.
Verso Hibde e il Branco della Brughiera.
 
 
Una bella cavalla pezzata dai brillanti occhi nocciola se ne stava tranquillamente distesa sulla riva del lago Maely, a Chatlen, concedendosi un attimo di pausa.
L’ondulata superficie era limpida e cristallina, e l’erba che ne ricopriva le sponde era fresca e morbida sotto le sue zampe.
Il tranquillo specchio d’acqua era circondato, come in un dolce abbraccio, da boschetti di betulle fruscianti e macchie di pini, cespugli di variegati frutti di bosco, altri sempreverdi e latifoglie.
La leggera brezza che increspava il laghetto le carezzava il manto bianco e marrone, scompigliandole leggermente la criniera color avellana.
La giumenta dilatò le narici ed inspirò l’aria pura e fresca, godendosi la frescura che le ombre degli alberi le offrivano, riparandola dal primo sole estivo.
“LuckyCharm!”
Una voce allarmata fece sussultare la giovane guaritrice del Branco della Luna, che prontamente si sollevò ed accorse in direzione di BrownLeaf, una delle cavalle del branco.
“BrownLeaf, che succede?”
Domandò con apprensione LuckyCharm. La giumenta baia dalla criniera scura sembrava stravolta.
“Serve subito il tuo aiuto! GrayStripe e Cascade, mentre si dirigevano alla brughiera per ordine di Moon’sDoom... sono stati attaccati da dei lupi e ora...”
La guaritrice spalancò gli occhi appena sentì nominare i due guerrieri novizi e il timore s’insinuò nel suo animo calmo e pacato. Cascade e GrayStripe avevano due anni come lei e si conoscevano da quando erano puledri, teneva molto a loro.
Quella era una delle loro prime missioni in solitaria, senza la guida di guerrieri esperti. La leader e gli anziani ponevano molta fiducia in loro perché molto abili e saggi per la loro giovane età.
“Arrivo subito! Nel frattempo aiutateli ad andare nella Conca della Quercia.”
Concluse in fretta LuckyCharm, dopodichè si voltò e galoppò in direzione del faggio cavo in cui teneva le erbe medicinali.
Sperò con tutto il suo cuore che le ferite dei due novizi non fossero troppo gravi e, giunta alla meta, afferrò con le labbra l’involucro di foglie d’alloro che conteneva i virgulti curativi.
Non c’è molto tempo...
Si voltò e galoppò più veloce che potè verso la radura adibita ad astanteria con il prezioso fardello, sollevando nella corsa ciuffi d’erba e zolle di terra.
 
“No, de-devo parlare su-subito con... Moon’sDoom!”
Cascade provò a scansare StrayHoof, un massiccio e grosso guerriero bianco pomellato dagli occhi verdi, ma per poco non cadde a terra per la debolezza. Sentiva le zampe tremargli e aveva la vista offuscata. Gli sembrava di stare vivendo un sogno, piuttosto della realtà.
“Forza Cascade, parleremo dopo con la leader o, addirittura, sarà lei a venire da noi. Ma prima dobbiamo farci curare, lo sai benissimo che potremmo non arrivarle nemmeno davanti!”
GrayStripe sostenne l’amico con la spalla, continuando ad avanzare.
Il cavallo nero sapeva bene che il compagno aveva ragione e quindi non contestò oltre, soprattutto perché troppo debole persino per parlare, così si fece docilmente condurre alla Conca della Quercia.
Il luogo dov’era situata l’astanteria si chiamava così perché sorgeva in un’ampia radura ricoperta di muschio, al cui centro si ergeva una grande quercia che allargava i suoi rami sopra i giacigli d’erba secca e morbida, facendo da protezione naturale da pioggia e freddo.
Per l’accoglienza e la sicurezza del luogo, i puledri nati da poco venivano portati lì accanto assieme alle madri, per essere meglio controllati e trascorrere in tranquillità i giorni d’ambientamento prima di unirsi definitivamente al branco.
“Forza, allievi, siamo arrivati. Ancora qualche passo...”
PointBlank, un guerriero palomino che stava dando loro un aiuto, scostò con il muso dei cespugli, aprendo un varco per i due novizi.
Quando erano arrivati all’entrata dei boschi di Chatlen, StrayHoof e PointBlank, di guardia in quel momento, avevano subito preso a scortare i due verso l’astanteria e avevano mandato una cavalla a chiamare la giovane guaritrice del branco.
Cascade e GrayStripe zoppicarono all’interno della Conca della Quercia e crollarono su un giaciglio, ormai privi di qualunque energia.
Il cavallo nero posò il muso tra l’erba morbida che formava il giaciglio e raccolse le zampe anteriori sotto il petto. Sentiva il fianco di GrayStripe accanto a sé e il tepore del suo mantello contro il suo, mentre l’ombra della quercia e una leggera brezza lo rinfrescavano.
Socchiuse gli occhi, ascoltando i rumori che si facevano man mano più soffusi.
“Va’ a prendere dell’acqua! E allontana coloro che volessero avvicinarsi. Questi novizi hanno bisogno della più assoluta tranquillità.”
Sentì esclamare PointBlank.
Ascoltò il respiro irregolare di GrayStripe che gli sfiorava la criniera, il frusciare delle foglie al passaggio della brezza gentile...
Poi sentì un cavallo galoppare e intravide LuckyCharm precipitarsi nella Conca con un involto tra le labbra. Il bel manto pezzato, lucido e pulito, riluceva quando sfiorato dai tiepidi e dorati raggi di sole, la criniera morbida che ondeggiava durante la corsa, gli occhi nocciola che le brillavano.
Arrivò loro vicino e posò la sacca di foglie a terra.
“Amici, siete feriti? Andrà tutto bene, vi curerò.”
Disse la guaritrice con la sua bella voce dolce e sottile.
“Occupati prima di Cascade, la ferita che ha sul fianco è profonda e...”
Fece GrayStripe con un moto di apprensione per l’amico. Era legato al cavallo nero da quando erano puledri e gli voleva davvero molto bene.
LuckyCharm annuì ed esaminò la ferita del cavallo morello, ormai quasi svenuto. Dopo poco prese alcune erbe e, dopo averle poggiate sulla roccia piatta alla base della quercia, cominciò a macinarle con lo zoccolo.
Nel frattempo StrayHoof tornò alla radura con dell’acqua e la guaritrice gli ordinò di darla ai due guerrieri novizi.
GrayStripe bevve a grandi sorsi la fresca acqua cristallina, reidratando la gola e dissetandosi, mentre per far bere Cascade dovette aiutarlo sollevandogli il muso.
In poco tempo LuckyCharm terminò la mistura e prese ad applicarla sulla ferita di Cascade, che sobbalzò per il bruciore improvviso provocato dall’impasto.
“Sta’ tranquillo, passerà presto e ti aiuterà a guarire. Il tannino e il mirto servono a fermare l’emorragia, mentre la melaleuca disinfetta la ferita. Ora riposa e vedrai che ti sentirai meglio.”
Disse dolcemente la guaritrice.
Il bruciore cominciò pian piano a svanire e Cascade cominciò a sentirsi sempre più debole, fino a quando tutto non divenne nero.









L'Angolo di Zazzy

- Riecco il Gatto Nero, stavolta con una storia tutta originale! ^-^
Se mai la finirò, credo che mi converrà pubblicare questa, anzichè quella che ho in mente...
1. E' meno complessa
2. Credo che possa piacere di più un fantasy così che una storia di cavalli da corsa
3. Sono Cronache, perciò avrà un seguito
4. Grazie a questo posso legare una storia che avevo precedentemente scritto a questa, creando così il seguito

Insomma, fa più figo! XD
Che dite, mi conviene, no?
Uh, ma sto divagando!

Dunque, sappiate che ho postato tutto quello che ho scritto su questa storia, perciò non ho intenzione di continuare finchè non riceverò minimo quattro recensioni belle corpose
Lo so, è parecchio ambizioso ma... o questo o 'nisba' XD

Ah, ditemi se devo cambiare scrittura (non io, ma tipo l'Arial al posto del Times New Roman XD) e dimensioni, così che sia più bello e piacevole da leggere :)

E voi, lettori di passaggio... la fatica di un commentino ce la potete pur mettere, insomma! D:
Vi sembra che chieda molto?
Si! Nd.Tutti
Cattivi T^T Nd.Me

Beh, lascio a voi... salut! °-^

Bacioni
<3 Zazzy






   
 
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