Storie originali > Storico
Ricorda la storia  |      
Autore: Iurin    01/05/2011    7 recensioni
Il Primo Maggio 2011 Giovanni Paolo II viene proclamato Beato.
Questo è il mio piccolo omaggio, in segno dell'affetto che nutro per quest'uomo, ad un Papa che ha contribuito ad insegnarmi a crescere.
Ho scelto di provare a descrivere il momento in cui è stato eletto, in memoria del giorno in cui è cominciato tutto.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

16 Ottobre 1978
A nuova vita

 

Ho paura. Ed è strano, perché non ci sarebbe alcun bisogno di averne. Devo solo fare un discorso, niente di più.
Eppure ho paura.
Ma non per il discorso in sé, ma perché so che quello sarà solo il principio del mio nuovo compito.
Saprò come portarlo a termine? Saprò organizzarmi per essere il più…efficiente possibile?
E se poi invece non andassi bene? Se non fossi adatto? Sono solo un uomo…
Questa mia missione è nettamente più grande di me. Eppure devo provarci; provarci con l’intenzione di riuscirci, senza farmi dominare dalla paura – questa paura dell’ignoto –, vivendo giorno per giorno, con semplicità. E magari, così, potrò riuscirci.
Lo so. So che dovrei vivere così, e so che in seguito ciò avverrà, ma adesso – in questo preciso istante – l’ansia mi pervade, mentre non dovrebbe. Il tutto per un discorso.
Ma forse sono anche un po’ giustificato: le parole che devo pronunciare tra poco saranno l’inizio. Come potrei non sentirmi vulnerabile, in questo giorno?
Fuori da quelle porte un popolo immenso sta aspettando me. Tutto il mondo sta aspettando me.
E se poi non piacessi loro? Se anche quella moltitudine che attende lì fuori, mormorante, mi trovasse inadatto?
Forse Giuseppe Siri, o Giovanni Benelli sarebbero stati meglio di me. Erano i favoriti, loro. Io neanche dovevo essere uno dei candidati… Nessuno è stato più sorpreso di me nell’apprendere che ero stato proprio io, a vincere.
E cos’ho vinto?
Una dolce croce.
Dolce, perché ciò che farò non sarà per me, ma per il bene del prossimo, per il bene di questa stessa Madre di cui ora sono divenuto temporaneo primogenito.
Ed è una croce, sì, ma non necessariamente perché mi arrecherà dolore, bensì perché sarà un compito, pesante ed importante, che porterò con gioia, sapendo di essere “una matita nella mani di Dio”, come dice quella splendida donna.
Dolce croce.
E la sto portando già da un po’, a dire il vero…ma oggi assume dimensioni universali.
Quindi, beh…forse non dovrei avere paura di un discorso.
Rido della mia stoltezza.
D’altronde ho fatto cose ben più pericolose, a pensarci: già da anni mi oppongo, nel mio Paese, al rosso regime; vengo controllato, ogni volta che torno in patria, proprio da loro, e io me ne accorgo – eccome! – e li saluto, loro, mentre mi seguono per strada. Non mi hanno mai fatto davvero paura. Gli andavo contro, e vincevo le mie battaglie, lasciando vuote le loro avide mani.
Questo di oggi sarà uno dei discorsi meno pericolosi, da quel punto di vista…ma di sicuro sarà uno dei più importanti della mia vita presente e futura. Ecco perché ho paura: perché segna l’inizio della mia nuova storia.
Ed è tutto tremendamente ignoto…
Oggi rinascerò, in questo discorso.
Ma non devo preoccuparmi: male che vada, posso affidarmi al mio proverbiale carisma. Sono o non sono stato un attore, in gioventù? Trovare le parole, qualora mancassero, non sarà un problema insormontabile.
E poi ci sarà Lui, sempre al mio fianco, che mi guiderà nella Sua luce.
E, mentre penso queste ultime cose, le finestre si aprono; il sole entra prepotentemente nella stanza, accecandomi per un istante. E poi esco all’aria aperta: la gente che mi attende è tanta, e, quando mi vede, applaude festosa.
E inizio il discorso che mi faceva tanta paura. Parlo con decisione, e mano a mano che vado avanti l’ansia svanisce, mentre rimane la consapevolezza che oggi, in questo 16 Ottobre 1978, rinasco.
Una vita nuova mi attende; un nuovo volto; una nuova identità.
Non più soltanto polacco, ma di tutti.
Non più Karol Wojtyla, ma Giovanni Paolo II.




Il Primo Maggio 2011 Giovanni Paolo II viene proclamato Beato.
Questo è il mio piccolo omaggio, in segno dell'affetto che nutro per quest'uomo, ad un Papa che ha contribuito ad insegnarmi a crescere.
Ho scelto di provare a descrivere il momento in cui è stato eletto, in memoria del giorno in cui è cominciato tutto.
Grazie, Beato Giovanni Paolo II




   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: Iurin