YOU CAN FALL FOR CHAINS OF GOLD

“Pronta!”. Nina appare radiosa nel soggiorno della camera d'albergo che occupate, il lungo vestito bianco cade morbido tutto intorno alla sua splendida figura e trattieni un attimo il fiato di fronte a quella splendida visione. Sembra una dea. È meravigliosa. Ed è tua. Un certo moto di orgoglio ti gonfia il petto, mentre le sorridi con un'espressione alquanto ebete.

“Allora? Come sto?”. Ti domanda lei, nervosa. Più gli eventi a cui dovete partecipare sono importanti, più sembra smaniosa di conoscere il tuo parere. Ed un invito alla Casa Bianca è sicuramente uno di quelli. “Perfetta.” Le parole ti escono quasi a fatica, non perché non sia la verità, ma perché ancora fatichi a riprenderti da un'apparizione tanto sublime. Non che tu non la consideri sempre stupenda, ma stasera la sua bellezza sembra risplendere ancora di più. Le sorridi teneramente, continuando a guardarla dal basso verso l'alto, mentre te ne stai ancora seduto sulla poltrona.

“Possiamo andare?” Le domandi alzandoti, pur sapendo perfettamente che c'è ancora un particolare che è rimasto trascurato. “Si...” Sussurra lei, poi si ricorda si qualcosa. “No, no! I gioielli! Mancano i gioielli!”. Torna in fretta in camera da letto e tu la segui con il sorriso che ancora ti illumina il viso.

Lei sta frugando nel suo portagioie, quando tu la raggiungi alle spalle e poggi il tuo mento sulla sua spalla, cingendole la vita con entrambe le braccia. “Non ti servono quelli.” Lei incontra il tuo sguardo nello specchio di fronte a voi. “Come no? Qualcosa la devo mettere. Un paio di orecchini. O forse questo bracciale.” Ne solleva uno, scrutandolo con le sopracciglia aggrottate, per vedere se è adatto alla serata.

“Ti basterà questo.” Le sussurri all'orecchio, mentre lasci che una preziosa collana di diamanti le scivoli intorno al collo sottile, il pendente che si adagia dolcemente sul suo petto. Nina solleva gli occhi, completamente attonita. La sua bocca si schiude in un'espressione di puro stupore. “Ian... è... Stupenda... Io...”. “Shh.” Lei, ammutolita, scosta i lunghi capelli per permetterti di fermare la chiusura dietro la nuca. Poi tu raccogli i suoi boccoli scuri e li riporti dietro le sue spalle.

I vostri occhi si incrociano di nuovo nello specchio. Le dita di Nina sfiorano ancora incredule il tuo regalo. Tu la stringi di nuovo, baciandole piano una guancia. “Direi che è perfetta, proprio come te.” I suoi grandi occhi nocciola sono lucidi, mentre cerca di trattenere come può l'emozione.

“Dovremmo andare.” Le dici un po' a malincuore. Tutto quello che vorresti in quel momento è rimanere lì con lei ed ignorare il mondo che vi aspetta fuori. “Anche se...” Le tue mani salgono lente, fino a sfiorare la pelle nuda lasciata scoperta dalla profonda scollatura. Puoi immaginare il battito del suo cuore accelerare insieme al tuo. Lei socchiude gli occhi e si inarca leggermente sotto il tuo tocco leggero. “Ian... Faremo tardi...” Le tue dita scivolano più a fondo, sotto la stoffa candida, a sfiorare la curva morbida dei suoi seni. “E allora?”

Nina stringe le tue mani nelle sue. “Non è una serata come le altre. Ci tieni così tanto.” Ti dice, sorridendoti e voltandosi verso di te. Le sorridi, prima di chinare la testa per poggiare un bacio veloce nell'incavo del suo collo. “Hai ragione. Come sempre.” Lei ride e l'unica cosa a cui riesci a pensare è che vorresti sentirla ridere così per il resto della tua vita. Lei ti trascina di nuovo verso l'ingresso, prendendoti per mano ma, prima che possa raggiungere la porta, la trattieni e la avvicini di nuovo a te. Le tue labbra si perdono sulle sue, mentre la travolgi in un bacio carico di passione e di aspettative. Lei si stacca ansimante da te e, prima di uscire, ti sorride sorniona. “Stanotte.” Sussurra.