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Autore: DarkAeris    02/05/2011    2 recensioni
I pensieri di John Gilbert su Isobel.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: John Gilbert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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John sedeva sul divano, con la testa appoggiata alla stoffa morbida e lo sguardo rivolto al soffitto.
Gli doleva il viso talmente tanto che faticava a tenere gli occhi aperti.
Jenna gli aveva medicato la ferita alla tempia, sbuffando e maledicendolo, e Jeremy le aveva detto solamente che aveva avuto un piccolo incidente.
Un piccolo incidente...
Chissà quando avrebbero detto alla loro tutrice come davvero stavano le cose.
Pensò che Jenna meritasse di sapere la verità ed era certo che fosse perfettamente in grado di sopportarla.
La conosceva da anni e sapeva che, per quanto inizialmente fragile, sapeva sempre togliersi dalle situazioni più disastrose a testa alta.
Era stato questo ad attrarlo nel piccolo periodo nel quale erano andati a letto insieme.
Non era mai stato vero amore per nessuno dei due, e il fatto che lei ora lo odiasse era una diretta conseguenza del suo divertirsi a tormentarla.
Non gli dispiaceva litigare con lei e aveva continuato, con ostinazione, a fare l'odioso in tutti i modi possibili. Lei gli aveva sempre tenuto testa.
Questa parte del carattere di Jenna la rendeva così simile alla Isobel che aveva amato.
Caparbia, intelligente e bellissima.
Ricordava la prima volta che l'aveva vista, al college, con i fluenti capelli corvini legati da un nastro e un grazioso vestito a fiori.
Se ne era innamorato subito e ne era rimasto invaghito a lungo.
Gli piaceva raccontarle tutto quello che sapeva, perché lei sembrava davvero interessata a ciò che lui aveva da offrirle e questo lo faceva impazzire di gioia.
Quando si misero insieme, gli sembrò quasi di volare, stare con lei era meraviglioso e scoprire le gioie del sesso con la donna che amava quasi un sogno.
Poi tornarono entrambi alla realtà.
Isobel era incinta e questo la turbò tantissimo.
Per quanto fossero entrambi giovanissimi, l'idea di avere un bambino non lo aveva sconvolto più di tanto, perché si riteneva abbastanza forte da poter badare anche a questo.
Ma lei fu irremovibile, piangeva e parlava di tutte le cose che avrebbe voluto ancora fare, prima di diventare madre.
Il rapporto fra loro si ruppe per sempre, in un modo che John non riuscì, all'epoca, nemmeno a percepire.
Stabilirono entrambi di affidare il neonato a suo fratello e così fecero.
Le lacrime strazianti di Isobel, nel lasciare Elena e nell'andarsene, lo fecero sperare in un ritorno, che non avvenne mai.
Anni dopo lo aveva richiamato, probabilmente fingendo di sentire la sua mancanza, e lo ammaliò con le sue vecchie doti, fino a fargli credere che desiderasse incontrare un vampiro, solo per le sue ricerche personali.
Era stato un stupido a crederle e non riusciva proprio a perdonarselo. Ora, seduto su quel divano, lacrime di rabbia faticavano a trattenersi dai suoi occhi e pugni sempre più serrati arrivarono a fargli male.
Il ritorno da sua figlia non c'era mai stato, perché la creatura che aveva minacciato Elena di certo non era la donna che l'aveva partorita.
E lui doveva accettare il fatto che la ragazza che aveva amato fosse morta, doveva farlo.
Lo aveva appena fatto picchiare selvaggiamente dalle sue bambole umane, solo per dimostrarglielo eppure lui non riusciva ancora a farsene una ragione.
Odiava i vampiri, odiava Damon, odiava tutto quello che il loro mondo le aveva fatto.
Si passò una mano sugli occhi, asciugandoseli, e sussultò nel sentire una voce dal piano di sopra.
“Spegni quella maledetta luce in salotto, John!”
Sorrise al tono di Jenna, ma non rispose nulla, per paura di rovinarsi la reputazione, con una voce tremante.
Forse Isobel era perduta, ma avrebbe combattuto per Elena, per sua figlia, che tanto rassomigliava alla madre, anche nella decisione di affiancarsi a compagnie inadatte, ma che ancora risplendeva di una dolcezza che la genitrice non possedeva più.
Avrebbe combattuto per Jeremy, per il quale avrebbe voluto essere un mentore, e per il quale aveva sfidato l'ira di Isobel, poche ore prima.
E sì, avrebbe combattuto anche per Jenna, per impedire che la sua purezza d'animo e la sua caparbietà andassero perdute e questa volta non si sarebbe permesso errori.
   
 
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