Eccomi qui, a soffrire per te, ancora. Pensavo che il tempo avrebbe guarito le cicatrici del mio cuore come è successo con quelle dei miei polsi. La differenza è che ora lì c’è la scritta “Stay Strong”, nel mio cuore non c’è niente. Assolutamente niente. Il vuoto che hai lasciato dentro me è cosi grande da togliermi il respiro. Così forte che mi fa sentire debole. Eppure siamo riusciti a rimanere amici, per un po’. Ma tu non puoi capire come mi sento . Perché? Perché ero io a morire guardandoti, ero io a sognarti e a sentirmi rifiutata. Si , Joe, rifiutata. Rifiutata da te, che sei stato così importante nella mia vita. Ma non saprai mai che io ti  ho amato con tutta me stessa, che ho davvero sperato in noi. Ma è tempo di dimenticarti. E’ tempo di finire questo gioco di parole e illusioni, tanto si sa che alla fine sei sempre tu a vincere. Ti chiedo solo una cosa: non scordarti dei bei momenti insieme, delle risate e dell’amore che ci univa. Non dimenticarti di noi.
-          Demi.


 
L’uomo finì di leggere la lettera, sconvolto. Una lacrima gli attraverso la guancia, ma non c’era bisogno di asciugarla. Se solo quella lettera l’avesse ricevuta a tempo debito. Il destino aveva voluto che per un errore delle poste la lettera fosse arrivata venti anni dopo essere stata scritta. Decisamente troppo tardi. Ormai Demi si era fatta una vita, una famiglia, un marito . In realtà non aveva mai dimenticato Joe, semplicemente aveva voltato pagina. Ma lui non c’è l’aveva mai fatta. Era rimasto fermo allo stesso capitolo per anni, rileggendo le vecchie pagine, per non perdere i ricordi di quelle sensazioni. Per non dimenticare quanto un amore possa essere devastante. Meraviglioso, certo, ma devastante. Il suo cuore dilaniato chiedeva solo una cosa: vedere per l’ultima volta il sorriso di quell’angelo.

Dopo un’accurata ricerca si presentò sulla soglia di casa Smith. Suonò il campanello e gli aprì una graziosa bambina. Era praticamente la fotocopia di Demi, tranne per gli occhi, che sembravano dello stesso colore di quelli di Joe. Una coincidenza, si disse lui. La piccola chiamò la madre, che subito accorse. Demi e  Joe si squadrarono a lungo, senza proferire parola. Cosa provavano?Amore, nostalgia, tristezza, amore, malinconia.
“ Emily puoi andare dilla un attimo?”
“ Certo mamma!”
Rispose la piccola sorridente.
“ J- Joe.. Come l’hai scoperto? Io te lo volevo dire, davvero, ma non trovavo il coraggio..”
“ Ma di che parli?”
“ Di Emily, tua figlia..”
“Cosa? Mia.. mia figlia?”
“ Si Joe, tua figlia. Non te l’ho detto per paura che l’avresti rifiutata, come hai fatto con me.”
“ Ma, Demi io.. io ti amo come ti amavo, non avrei mai dovuto lasciarti, ma ero stupido. Molto stupido.”
“ Se vuoi conoscere tua figlia, non te lo negherò. Ma per noi ormai è tardi.”
“ Me lo aspettavo. Ma ricorda: io non smetterò di amarti, lo farò in disparte, restando dietro le quinte, finché non mi sazierò di vedere il tuo sorriso. E ciò non accadrà mai, fidati.”
“ Sempre il solito Joseph, nonostante gli anni..”
La donna sorrise, facendo sentire l’uomo come in paradiso. Era finita così, niente ad unirli realmente, solo una figlia, un’attrazione reciproca e un amore giovanile mai scordato.



Spero vi sia piaciuta questa One-Shot su Jemi. E' diversa da quelle che ho pubblicato, ma spero la recensire comunque.
-Laura. ♥