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Autore: Dorothea    10/02/2006    7 recensioni
Inevitabile come il mal di testa dopo una sbronza, ecco che arriva, come già si intuiva dal titolo, la parodia del Principe mezzo-sangue. Inutile dire che è piena zeppa di spoiler ( se era inutile allora perché l'ho detto ? Mah... )
Genere: Comico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Capitolo 2

Capitolo 2
Un eccesso di scemenze

    La mattina dopo Harry venne svegliato da Ron e Hermione, i quali erano corsi in camera sua schiamazzando ed emettendo rumori molesti.
    « Ehi, Harry, come stai ? » gli chiese Ron contento, sbattendogli un bastone in testa.
    « Ron, non colpirlo ! » lo rimproverò Hermione mandandolo al tappeto con una mossa di kung fu « Quando sei arrivato ? » chiese poi rivolgendosi a Harry.
    « Stamattina presto » le rispose lui stiracchiandosi e sbadigliando « Prima me ne sono andato per Night insieme a Silente »
    « Sul serio ? » chiese Ron sbalordito.
    « No, in realtà siamo andati ad arruolare un nuovo professore »
    « Davvero ? E com’è ? » volle sapere Hermione « E’ bravo ? Spiega bene ? E’ equo nell’assegnare i voti ? E’ competente ? E’ una persona seria ? Sa la propria materia ? »
    « Hermione, calmati, che vuoi che ne sappia ? » le rispose Harry « So solo che era il direttore delle Serpi »
    « Urgh » fu il solo commento di Ron.
    « Ehi, ma che ore sono ? » chiese Harry preoccupato « Non avrò mica saltato la colazione ? »
    « Non preoccuparti, la mamma ti sta mandando su un vassoio »
    « Bleah ! Ma i vassoi sono indigesti da mangiare ! »
    « Ma con del cibo sopra »
    « Ah, allora si tratta di un altro paio di maniche »
    « Veramente credo ti abbia preparato dei toast e delle uova »
    Harry e i suoi amici risero e scherzarono per un po’, poco dopo li raggiunse anche Ginny; infine Fleur portò la colazione, sbaciucchiò un po’ Harry e annunciò il suo matrimonio con Bill.Quando Fleur se ne andò, Ginny manifestò il suo parere riguardo all' imminente unione vomitando sulla colazione di Harry.
    « Mamma vuole mandare all’aria il matrimonio ad ogni costo, la odia ! » esclamò Ginny « Le da fastidio che, per la paura di Tu-Sai-Chi, si sposino in fretta, come hanno fatto lei e papà a suo tempo » spiegò Ginny. La signora Weasley dimostra così, per l’ennesima volta, di essere una gran ipocrita, come nel primo libro, quando alla stazione si lamenta dei babbani o come nel quinto, quando vuole internare quel povero lupo mannaro del San Mungo. O come nel quarto, che si lamenta di quelli che danno credito agli articoli di Rita Skeeter e poi lo fa pure lei.
    « Suvvia Ginny, dopotutto non è così male » cercò di consolarla Harry.
    « Lo sapevo, ha dato alla testa pure a te ! » sbuffò la ragazza « Ti piace come dice ‘Arry, come ti sbaciucchia e come ti porta su la colazione, vero ? Immagino ti piaccia anche il modo in cui sculetta e la sua quinta di reggiseno, per non parlare poi… »
    « Ok, Ginny, ho capito » la interruppe Harry « Quello che non capisco è perché ti stia così sulle palle. Capisco vostra madre, ma tu ? Che motivo hai di detestarla ? »
    « Come sarebbe a dire “che motivo ho di detestarla” ? E’ un’oca totale, arriva qui e fa i comodi suoi, lei e Bill non fanno altro che scambiarsi effusioni in modo disgustoso, si porta via il mio fratello preferito, critica tutto e tutti, non fa altro che pavoneggiarsi, mi tratta come se avessi tre anni più una commozione cerebrale e non dovrei detestarla ?! »
    « Già, mi hai convinto » convenne Harry.
    « Le ho anche affibbiato un nomignolo cattivo: Flebo »
    « Perché Flebo ? » chiese Harry.
    « Così, me ne piaceva il suono » disse Ginny prima di infilarsi il tutù e uscire dalla stanza facendo finta di essere una ballerina.
    Quando anche Ginny se ne fu andata, Harry decise di levarsi il pensiero raccontando a Ron e Hermione della profezia.
    « Oh Harry, ma non hai paura ? » gli chiese Hermione quando lui ebbe finito di illustrare tutti i pro e i contro che la profezia comportava, ovvero più contro che pro « Non te la stai facendo addosso ? »
    « Non c’è bisogno di preoccuparsi, Hermione, dopotutto io sono il buono e Voldemort il cattivo, ricorda che le storie finiscono sempre con il buono che vince e il cattivo che ci lascia la pelle »
    « Conoscendo la Rowling non starei così tranquilla » disse saggiamente Hermione. La ragazza si sedette su uno sgabello, dove però era già seduto un vecchio aggeggio di Fred e George.
    « Ehi, che ti salta in mente ? » urlò furioso il vecchio aggeggio di Fred e George « Non vedi che qui ci sono seduto già io ? »
    « Oh, mi scusi signor vecchio aggeggio » disse Hermione.
    « Vecchio a chi ? » urlò il sempre più furioso vecchio aggeggio « Ma come ti permetti ? Che ragazza maleducata ! »
    « Ma anche l’autrice ti chiama così ! Perché io non posso ? » chiese Hermione piangendo per l’ingiustizia della cosa.
    « Perché, essendo lei che scrive, l’autrice può fare quello che più l’aggrada ! Che ragazza ignorante che sei ! »
    « Ah, no, questo è troppo ! » ribattè Hermione piccata « Mai dare a me dell’ignorante ! Sei solo un vecchio brutto aggeggio maleducato ! »
    « Hai rotto ! » disse il vecchio aggeggio prendendo Hermione a pugni in faccia, poi se ne andò a passeggio nei boschi per sbollire la rabbia.
    « Ohi ohi » si lamentò Hermione « La giornata non è iniziata tanto bene »
    « Vedrai che migliorerà, Hermione » la consolò Harry « Oggi devono arrivare i G.U.F.O. »
    « Harry, ma come parli ? » lo rimproverò la ragazza « Devono arrivare i gufi, oppure deve arrivare il gufo, stai attento alle concordanze ! »
    « Ma cosa hai capito ! I G.U.F.O., i voti degli esami ! »
    « Oh mamma santissima ! Adesso me lo dici ? Si salvi chi può ! » e urlando come un’indemoniata corse in cucina a tormentare la signora Weasley. Harry e Ron la raggiunsero pochi minuti dopo e sempre pochi minuti dopo arrivarono i gufi con i G.U.F.O.
    « Oh mamma santissima, oh mamma santissima, oh mamma santissima » continuava a ripetere Hermione mentre Harry e Ron srotolavano le proprie pergamene. Harry ebbe un sussulto. Era stato bocciato solo in storia della magia, divinazione e fisica quantistica, ovvero materie di cui non gliene fregava un piffero. La stessa cosa valeva per Ron, il quale per gioire fece di nuovo colazione. Hermione invece piangeva disperata perché non aveva ricevuto il massimo dei voti in difesa contro le arti oscure.
    Il giorno del compleanno di Harry la signora Weasley fece la torta e Remus Lupin venne a mangiarsela, intrattenendo i commensali con storie del terrore.
    « I mangiamorte hanno preso Fortebraccio ! Uuuuh ! »
    « No ! » pianse Harry « E ora chi mi darà i gelati gratis ? »
    « E Karkaroff è stato ucciso ! »
    « Affari suoi. A me la cosa non tange » disse Harry seriamente prima di scolarsi un bicchiere colmo di succo di prugne.
    « E Olivander è stato rapito ! »
    « Fortuna che io la mia bacchetta l’ho già comperata » sospirò Harry accarezzando affettuosamente la sua stecca di legno.
    « E se fate i capricci e non mangiate la minestra di rape che la mamma vi cucina, i mangiamorte prenderanno pure voi ! » aggiunse Lupin minaccioso mentre tutti scoppiavano in lacrime.
    « Remus, adesso basta ! » lo rimproverò mamma Weasley « Vergognati, spaventare così i bambini »
    « Ma mamma, noi piangevamo al pensiero di dover mangiare la minestra di rape » spiegò Ginny asciugandosi gli occhi.
    I giorni continuarono così per un po’, il quartetto ( dato che la sorella di Ron si era unita alle loro scorribande ) non faceva altro che giocare a quidditch, quando invece non giocavano a quidditch Harry non faceva altro che ridere di Fleur insieme a Ginny, mentre Hermione costringeva Ron a ripassare il comportamento del prefetto perfetto. In poche parole, facevano i cretini come sempre. Alla fine, però, dovettero darci un taglio con gli scherzi e le minchiate, le liste dei libri erano arrivate e dovevano perciò affrontare i pericoli che si annidavano al di là dei confini della tana, avventurandosi a Diagon Alley per lo shopping scolastico.
    La mattina designata per il viaggio a Diagon Alley, dopo una colazione leggera di soli dodici panini a testa, Harry e i suoi amici presero posto in una delle fighissime auto del ministero, spaparanzandosi sui sedili posteriori e sorseggiando cognac. Bill e Fleur li salutavano felicemente dalla finestra, contenti di avere finalmente un po’ di tempo per star soli e poter fare i loro comodi senza un branco di mocciosi in mezzo ai piedi.
    Arrivati a Diagon Alley trovarono ad aspettarli la loro guardia del corpo, ovvero Hagrid, che vale per quattro persone, ma costa per una, anzi per mezza, il mezzogigante non brilla per intelligenza e spesso si fa fregare sulla paga. Molti dei negozi erano barricati con assi perché i proprietari erano stati uccisi/rapiti/minacciati dai mangiamorte, alcuni invece erano semplicemente chiusi per ferie.
    In compenso c’erano un sacco di bancarelle che affollavano le vie, la maggior parte delle quali vendeva amuleti proibiti dal ministero.
    « Se fossi in servizio… » cominciò minaccioso il signor Weasley, ma la moglie lo fermò.
    « Ti prego Arthur, oggi non arrestare nessuno, non è simpatico farlo fuori servizio. Non verresti nemmeno pagato »
    « Volete un bel amuleto ? » disse un commerciante dallo sguardo avido alla signora Weasley « Un amuleto per la vostra graziosa bambina ? » aggiunse indicando Ginny.
    « Ohi, bambina a chi ? » tuonò Ginny con aria feroce « Io ho già quindici anni ! » ed emettendo il tipico urlo di guerra dei Weasley si slanciò sulla bancarella armata di martello.
    Dopo che Ginny ebbe sfasciato il banchetto abusivo, la comitiva continuò per la sua strada.
    « Dividiamoci » disse ad un certo punto Arthur Weasley, con la stessa aria da agente segreto che ha nel terzo film quando racconta a Harry di Sirius Black.
    « Come preferisci » gli rispose il certo punto.
    Harry, Ron, Hermione e Hagrid guardia del corpo si avviarono a comperar vestiti da Madama McClan. Harry e Ron avevano bisogno di divise nuove, Ron in particolare, sono sei libri che non fa altro che crescere, ormai può intraprendere la carriera di giocatore di pallacanestro. Hermione invece ha bisogno di abiti eleganti, probabilmente ha già letto il libro e sa che dovrà partecipare ai festini di Slughorn, quindi vuole qualcosa da indossare per l’occasione.
    Nel negozio di abiti trovarono Draco Malfoy che si stava sottoponendo agli esperimenti di agopuntura di Madama McClan, la quale aveva bevuto parecchio alcool durante la colazione. Draco stava anche provando un vestito ( altrimenti che ci faceva in un negozio di vestiti ? ) e, come c’era da aspettarsi, cominciò a provocare il trio; Harry cercò di sfruttare l’occasione per scatenare una rissa.
    « Uh, madre, è entrata una mezzosangue, senti che puzza » si lamentò Draco turandosi il naso.
    « Oh oh… devo aver pestato qualche cosa venendo qui » disse Hermione esaminandosi i sandali che indossava sopra a dei calzini color verde oliva marcia.
    « Fatti sotto fellone » dissero minacciosi Harry e Ron sguainando le loro bacchette, mentre Madama McClan ha il primo dei venti infarti che avrà nei successivi dieci minuti.
    « Uh, avevo ragione » disse Hermione « Guardate qui che cacca enorme ho pestato »
    « Non osate attaccare mio figlio ! » tuonò Narcissa facendo roteare l’ascia bipenne pieghevole che teneva in borsetta « Né con le bacchette, né a pugni e nemmeno con la colla ! »
    « Guarda quant’è grossa, Ron » disse Hermione sventolando il sandalo davanti alla faccia del ragazzo.
    « Si va bene Hermione, ho visto e sentito » disse Ron cercando di scansarsi, mentre Madama McClan cominciò ad arrotolare la veste sui polpacci di Draco.
    « Ecco caro, magari accorciandola un po’ viene fuori una bella minigonna »
    « Cosa fai, donna ubriaca ! » la sgridò Draco « Non mi alzare così la veste che non mi son fatto la ceretta ! »
    « Allora accorciamo le maniche » disse imperturbabile arrotolandogli la manica sinistra.
    « Non mi toccare il braccio sinistro ! » urlò minaccioso schiaffeggiandola.
    Intanto Harry continuava a battibeccare con Narcissa « Perché non va a cercare i suoi amichetti mangiamorte ? » le disse con vocetta da studente di scuola dell’ infanzia « Così forse il ministero riuscirà a trovarle una cella doppia con tutti i comfort insieme a quel pezzente di suo marito ! »
    « Non parlare a mia madre in questo modo ! » disse Draco avanzando minaccioso, ma si inciampò nella veste che indossava e ruzzolò fuori dalla porta d’ingresso.
    « L’avevo detto che era meglio accorciarla » gemette Madama McClan mentre la signora Malfoy si alzava con aria decisa.
    « Finirai all’inferno, Potter ! Ad arrostir salsicce alla brace insieme a Sirius ! » tuonò Narcissa mentre il figlio tornava nel negozio « Vieni Draco, andiamocene da un'altra parte »
    « Potevi dirmelo prima, madre, così non mi prendevo il disturbo di rientrare » disse Draco togliendosi la veste e buttandola sul pavimento, prima di seguire la madre fuori dal negozio.
    « Ma che modi ! » si lamentò madama McClan raccogliendo la veste, dato che Hermione ci si era appena pulita il piede. Alla fine madama McClan si occupò del magnifico trio e, ancora sotto i fumi dell’alcool, cercò di appioppare un abito da mago a Hermione.
    Completato lo shopping, i tre si ricongiunsero con il resto dei Weasley e tutti insieme appassionatamente andarono a far visita al negozio di scherzi di Fred e George.
    Fred e George avevano creato di tutto. Ma proprio tutto. Ed essendo anche uno dei pochi negozi aperti era pieno zeppo di clienti. Harry si fece il suo bel giro turistico e si riempì le tasche di qualsiasi cosa, tanto i gemelli a lui mica lo fanno pagare. A Ron invece si e per prendersi ancora più gioco di lui gli fanno uno sconto del cavolo, cioè uno zellino che praticamente vale 0,0020 Galeoni e 0,0034 falci. Questo perché in un galeone ci sono 17 falci e in un falci ci sono 29 zellini, ovvero i maghi se ne fregano altamente della matematica. Mi domando come facciano quelli cresciuti tra i babbani a capirci qualche cosa, probabilmente non capiscono affatto e si orientano un po’ a naso. Infatti ho sempre avuto l’impressione che Harry non si sia mai reso conto del denaro che spende.
    Dopo aver mostrato a Harry il negozio, Fred e George decisero di rompere le scatole a Ginny riguardo ai ragazzi. Ginny giustamente se ne frega, tutto quello che le interessa la momento è di convincere la madre a comprarle una puffola pigmea. Fu in quel momento che Harry vide Draco Malfoy aggirarsi da solo per la strada.
    « Forza ragazzi seguiamolo » disse a Ron e Hermione estraendo il mantello dell’invisibilità « Non perdiamo l’occasione di ficcare il naso nei suoi affari »     Senza perdere tempo i tre si infilarono sotto il mantello, solo Hermione fece appena un po’ di storie per dare l’impressione di essere una brava ragazza. Coperti dal mantello uscirono dal negozio e oltrepassarono Hagrid che, appoggiato al muro, suonava la chitarra e cantava allegro per racimolare un po’ di soldi e arrotondare così la sua misera paga. Si misero all’inseguimento di Draco, ma il ragazzo era parecchio più avanti di loro, così i tre si ritrovarono a un bivio senza sapere da che parte andare.
    « Chiediamo a quel bambino laggiù » propose Ron.
    « Ehi, bel bambino, mica hai visto un ragazzo biondo da ‘ste parti ? » chiese Harry dopo essersi tolto il mantello dell’invisibilità.
    « Si, certo che l’ho visto » rispose il bambino.
    « Puoi dirci da che parte è andato ? »
    « Dipende... hai da pagare ? » chiese il bambino con sguardo maligno.
    « Senti bel bambino, vuoi che ti spezzi una gamba ? » propose Harry.
    « Non servirà a niente, Harry » si intromise Hermione « Dagli quello che chiede e fallo in fretta, altrimenti non raggiungeremo mai Malfoy »
    Harry dovette sborsare cinquanta galeoni, cioè 24650 zellini, per far si che il bambino indicasse la strada presa da Draco, ovvero quella che portava a Notturn Alley.
    « Sai, Harry » disse Hermione mentre riprendevano a camminare sotto il mantello dell’invisibilità « Forse potevamo dedurlo da soli che si era inoltrato a Notturn Alley dato che l’altra strada portava al “club del mezzosangue e del mezz’orco” »
    Harry non commentò e i tre proseguirono finché non videro Draco dentro il negozio Magie Sinister. Il magnifico trio ficcanaso si mise ad origliare con le orecchie oblunghe.
    « Si può riparare ? » stava chiedendo Draco al commesso.
    « Boh » rispose il commesso « Forse »
    « Cavolo, che risposta » commentò Draco.
    « Dovrei vederlo, perché non lo porta qui in negozio ? »
    « Non posso ! E poi è molto sedentario, non gli piace uscire » spiegò Draco.
    « Allora non posso fare niente »
    « Ah no ? » Draco si sollevò la manica dell’abito e mostrò al signor Sinister qualche cosa che lo spaventò a morte. Il trio però non riuscì a vedere perché in quel momento un gruppo di giapponesi vacanzieri passò davanti alla vetrina « E se ne parla con qualcuno, Fenrir Greyback verrà qui e le farà la bua » lo minacciò Draco prima di uscire.
    Malfoy se ne era andato da un paio di secondi quando Hermione ebbe una delle sue brillanti idee « Aspettatemi qui » disse agli amici uscendo da sotto il mantello. Provò a sistemarsi i capelli nel riflesso della vetrina, ma lasciò perdere quasi subito, visti gli scarsi risultati; infine entrò nel negozio atteggiandosi da scema e parlando come uno dei componenti della famiglia Addams. Inutile dire che il signor Sinister si insospettì subito.
    « E’ in vendita questa collana ? »
    « A millecinquecento galeoni »
    « Sorbole che prezzi » commentò Hermione « Sono niente e po’ po’ di meno che 739.500 zellini. Non ci stanno tutti nel mio salvadanaio porcellino »
    Girovagò un altro po’ per il negozio « E questo simpatico teschio ? » chiese ammirando un teschio che raccontava barzellette sporche, ovvero barzellette sul fango e sulle macchie.
    « Sedici Galeoni »
    « Mmh... sono 7.888 zellini. E si può pagare anche con carta di credito ? » chiese. A sentir parlare di aggeggi babbani Sinister si insospettì ancora di più di quello che era già, così Hermione, sentendosi scoperta, si mise un golfino e gettò all’aria ogni cautela.
    « Vede, quel ragazzo che è appena uscito, Draco Malfoy, è un mio carissimo amico e fra poco è il suo compleanno, ma non volevo prendergli qualche cosa che ha già, quindi… »
    « Vada fuori ! » tuonò Sinister sapendo benissimo che il compleanno di Draco era già passato. Controlla sempre sul sito della Rowling queste cose. E poi non ha senso regalare a un ragazzo una collana. Hermione quindi corse fuori mentre il signor Sinister la inseguiva armato di lupara.
    Una volta fuori si nascose nuovamente sotto il mantello e Ron cominciò a prendersi gioco di lei, Hermione rispose per le rime e i due composero un’ottima poesia durante il ritorno al negozio di Fred e George. La signora Weasley era ormai ragionevolmente fuori di se dall’ ansia e i tre fecero finta di essere sempre stati nel retrobottega, così, oltre ad averle fatto perdere dieci anni di vita per la paura, le insinuarono pure il dubbio di essersi un po’ rincitrullita.

***

Ecco qui il secondo capitolo, non mi ero dimenticata della fanfic ^^ Tra l’altra fanfiction da concludere e poi tra gli esami da dare non ho avuto molto tempo da dedicare a questa.
Informazione per i lettori, in questa fanfiction il nuovo professore di pozioni continuerà a chiamarsi Slughorn come in inglese, mi rifiuto categoricamente di usare quell’obbrobrio che gli hanno affibbiato ( e chi ha letto il Principe mezzo-sangue in italiano sa di cosa sto parlando )
Tutte le disquisizioni sul valore dei Galeoni sono un po’ il mio chiodo fisso ultimamente, ( insieme al cercare di raccapezzarsi sulle cronologie della saga e al cercare di convincere mia sorella che è possibile cadere su se stessi ), non se se ci abbiate mai fatto caso ( sperò di no per la salute dei vostri neuroni ), ma se un chilo di trippa costa un galeone è impossibile comprarne mezzo chilo a metà prezzo, perché è impossibile dividere un galeone a metà ( questo perché gli falci in un galeone sono 17, ovvero un numero primo e quindi indivisibile; allo stesso modo i zellini in un falci sono 29, ulteriore numero primo ). L’unica soluzione è quella di arrotondare, rimane da scoprire se i maghi arrotondano per eccesso o per difetto. Rimane anche da scoprire perché mi faccia simili viaggi mentali, ma lasciamo perdere.
Vi ringrazio immensamente per le recensioni, mi hanno fatto davvero molto piacere ^^

Strekon: grazie mille per i complimenti ^^ Beh, a mio parere non c’è bisogno di complicarsi la vita andando a pescare cose particolarmente ricercate per far ridere un po’, bastano un po’ battute semplici, genuine e coltivate biologicamente, ovvero create senza l’uso di stupefacenti e allucinogeni ( il che rende ancor più preoccupante lo stato della mia salute mentale ) Va be’, ti ringrazio ancora per la recensione, ciao ciao !
Dark_Lori: in effetti non richiede un grosso impegno questa fic, ha già fatto tutto la Rowling, io non devo far altro che farcirla con un po’ di scemenze ^^ Visto che non richiede un grosso impegno rimane il mistero sul perché ci abbia messo ere geologiche ad aggiornarla -__- Col prossimo capitolo sarò più svelta ^^ Ciao !
Batsheba: mi spiace per i crampi all’addome, sono contenta però che ti sia piaciuta ^^ Grazie per la recensione, ciao !
Shaida Black: ti ringrazio per tutti i complimenti, qui andrà a finire che mi monterò la testa ( adesso vado all’Ikea a prenderla e poi mi metto all’opera ) Mi sembrava di commettere un delitto nel fare la parodia del secondo capitolo ( Piton è fantastico in quella parte ) quindi mi fa piacere sapere che è piaciuto ^^ Ciao !
Call: Grazie ^^ Silente è un ottimo personaggio per creare scene folli, non so come farò adesso senza di lui. La scena con Slughorn piace particolarmente anche a me ^^ Grazie per la recensione, ciao !
Lothiriel: Non preoccuparti se non riesci a seguire, non devi leggerla a tutti i costi ^^ Senza aver letto il libro in effetti non credo abbia molto significato. Mi fa comunque piacere sapere che sia divertente ^^ Ci sentiamo presto ^__- ( oh no, basta mail deliranti ! ndLothiriel ormai ragionevolmente fuori di testa ) Ciao ciao !
Fay: la panna montata ha avuto la precedenza e mi sono dedicata a lei prima di continuare questa ^^ Credo di aver capito, la parodia mi riesce bene, ma mi riesce meglio inventarmi la storia di sana pianta, la cosa è rassicurante perché in effetti mi trovo più a mio agio a scrivere fanfiction di quest’ultimo genere ^^ Il lato positivo della parodia è che non devo preoccuparmi della trama, diciamo quindi che si tratta di una scrittura leggera tra una fanfiction un po’ più impegnata e l’altra ^^ ( anche se “fanfiction impegnata” non credo sia il termine giusto per riferirsi alla panna… come minimo uno scrittore di vere fanfiction impegnate dovrebbe sentirsi offeso da tale paragone ) Ti ringrazio molto per la recensione, ciao !
Suzako: Grazie ^^ La citazione del ratto mi sembrava appropriata per quella scena ^^ Grazie per la recensione, ciao !
Regina della serpi: grazie, mi fa piacere che ti sia piaciuta ^^ Ciao !

In teoria non dovrei metterci molto con il prossimo capitolo visto che buona parte l’ho già scritto, in pratica non si sa mai, ma farò del mio meglio per finirlo in fretta ^^ Ciao ciao a tutti !

   
 
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