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Autore: Kuromi Shinku    02/05/2011    4 recensioni
Halle Lidner non mancava mai alle promesse. E questo a volte la faceva stare male.
Le faceva odiare se stessa per aver distrutto delle vite.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Halle Lidner, L, Mello, Near | Coppie: Mello/Near
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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All by myself

All by myself

 

 

 

 

Halle Lidner non mancava mai alle promesse.

 

 

 

- Near.-

La voce della donna risuonò nella stanza ingombra di giocattoli.

- Si, Lidner?-

- Perché possedevi ancora una copia della foto di Mello?-

La considerava una domanda indiscreta, ma doveva saperlo. Non sapeva esattamente perché, ma sentiva di averne bisogno.

- Mi sono impossessato di quella fotografia per proteggere la sua identità. Consegnandogliela l’ho reso immune all’attacco di Kira al 100%.-

La voce apatica risuonava innaturale perfino per lui.

- Sarebbe stato più sensato distruggerla in quel caso.-

La mano che reggeva la carta da aggiungere al grattacielo si blocca.

Messo in fallo.

- Non si sarebbe fidato se gli avessi semplicemente comunicato di averla distrutta.-

Scusa credibile, ma adesso non reggeva.

Il silenzio di quei pochi secondi pesò come un macigno.

- So che non è così. E credo lo sappia anche tu.-

La mano che reggeva la carta tremò leggermente.

- Non capirebbe.-

- Ne sei davvero così sicuro?-

Non sapeva perché avesse risposto in quel modo. Ma funzionò.

Ma forse avrebbe preferito che non funzionasse.

- Lo amo.-

Silenzio.

Per lunghi, lunghissimi attimi.

- Come?-

- Ho tenuto quella foto perché lo amo.- il suo tono neutro vacillò per pochi istanti.- L’ho aiutato perché non voglio che muoia. E non voglio che muoia perché lo amo.-

Quella dichiarazione così seria e innaturale, come se quasi non lo riguardasse.

Intanto il castello di carte crollò.

- ....Perchè?-

Domanda stupida, posta solamente per rompere il silenzio.

- Questo non glielo so dire. Saprebbe davvero spiegare perché ci si innamora?-

E risposta altrettanto evasiva.

- Credo che andrò dagli altri.- disse infine la donna.

- Certamente.-

Le mani recuperarono velocemente le carte.

- Ah, Linder...-

- Si?-

- Sappi che se glielo riferirà, o se glielo farà intendere in qualche modo, non riuscirò mai più a fidarmi di lei.-

- Penso sia naturale.- rispose abbandonando la stanza.

 

 

 

- Quindi non c’è altra scelta. Lo dovrò fare io.-

Stava parlando al telefono con Mello, ovviamente.

Gli aveva appena riferito le intenzioni di Near.

E aveva taciuto sulla sua confessione.

Ma quella frase...

- “Dovrai farlo tu” cosa?-

Stupida, lo aveva capito benissimo.

- Se dimostrerò che quel Death Note è falso prima di Near, lui non rischierà la sua vita.-

- Ma così ti farai uccidere!-

- Ma sarò primo.-

Inutile ideale.

- In questo modo lo potrò aspettare al traguardo.-

Non poteva farlo.

Se lo avesse fatto allora gli sforzi di Near sarebbero stati vani.

- Ma Near ti...-

No, zitta.

Non devi dire nulla.

- Non mi importa se Near mi sta cercando, né di quello che ha intenzione di fare. In questo modo arriverò alla soluzione prima di lui.-

- Ma...-

Un bisbiglio lieve interruppe la sua nuova protesta.

- E cosa più importante, lui non morirà.-

- Come?-

Stupore, nuovamente stupore nell’arco di poche ore.

- L’ho detto davvero?-

Stupore da parte di entrambi.

- Ma si, l’ho detto davvero.- una risata irruppe dalla cornetta.- Chissà perché te l’ho detto Halle, chissà cosa penserai ora.-

- Veramente io...-

- “Chissà perché Mello vuole evitare che Near muoia a costo di lasciarci le penne? Forse pensa che in questo modo sarà il migliore anche se perderà la vita, lasciando Near con l’idea fissa di essere arrivato alla vittoria solo perché aiutato dall’eterno numero 2.” Bhè, non è così.-

Cosa stava succedendo?

- La cosa bella dell’odio è che nessuno pensa che nasconda qualcos’altro.-

Dove voleva arrivare?

- Se Near morisse e io rimanessi in vita, decisamente preferirei essere morto anch’io.-

Cosa...

- So che non ricambierà mai i miei sentimenti. Lui è sempre stato irraggiungibile. Vorrei che rimanesse convinto fino alla fine che io sia il suo perfetto nemico, colui che deve battere.- un sospiro interruppe la frase.- Non voglio che sappia che sono innamorato di lui.-

- Sei innamorato...di lui?-

- Non dirglielo per nessun motivo.- si affrettò a dire il biondo.- Ti ho già detto che non voglio che sappia la verità.-

Diglielo.

Se saprà la verità non andrà ad ammazzarsi.

Digli. La. Verità.

Ma lo hai promesso.

Non lo puoi dire.

- Va bene.-

 

 

 

- Mi dispiace.-

È  tutto quello che puoi dire in questo momento.

Mentre Near osserva alla televisione l’incendio che divorava la chiesa.

- Non sono riuscita ad arrivare in tempo.-

- Lo capisco.-

Ti da le spalle mentre le fiamme si riflettono sulla sua pelle nivea.

Non vuole farti vedere la sua espressione.

Ma non riesce più a reggere il suo tono. La voce risulta incrinata.

- Non gliene s-sto dando la colpa Lidner.-

Eccolo.

Un tremolio.

- Sulla scena ho trovato questo.-

Gli porgi un crocifisso annerito. L’unica cosa che è rimasta.

- Bene. Grazie mille.-

Grazie un corno. Ti senti malissimo in questo momento.

È stata colpa tua.

TUA.

- Near, so che in questo momento sei...-

- Non sono un bel niente capito?!-

Si volta di scatto fissandoti con odio.

Per la prima volta esprime un’emozione a qualcuno.

Ma è quella sbagliata.

- Cosa può saperne lei?!- grida- Lei non sa cosa provo, non sa come mi sento!! Ora sarò di nuovo solo!-

- Ma non sei solo, noi del SPK non ce ne andremo di ce...-

Ti risponde prima ancora che tu finisca la frase.- Vedo che non capisce! Mello era l’unica cosa che mi collegava al mio passato, al mio mondo, lui era tutto!! E ora non c’è più... Non voglio essere solo... non di nuovo...- si prende la testa fra le mani, si afferra i capelli con forza.- Mello era...era...-

Non riesce ad andare avanti, rimanendo fermo a fissare il rosario che tiene ancora stretto tra le dita, mischiando le perle con fili candidi.

Ti senti male.

- ...Mello è morto pensando che così mi avrebbe battuto, vero?-

Resti in silenzio.

- Mi risponda!!-

- ....No.-

- Allora perché?-

Devi andartene.

- Io non lo so.-

Ti guarda negli occhi. Quegli occhi che più volte hai scrutato in cerca di un’emozione, di una luce che abbattesse quella coltre di nebbia, ora sono lucidi, esprimono una disperazione che non avresti mai creduto possibile.

- N-non lo sa?- la voce trema di nuovo.- Ma certo, perché dovrebbe averglielo detto... Ovviamente lo ha fatto per lasciarmi nei sensi di colpa. Avrà pensato “Se io muoio, Near vincerà sapendo di esserci riuscito solo perché l’ho aiutato io”. E ha ragione. Mi sento in colpa. Ma....ma...- la voce si spezza.

Devi andartene.

Se non lo fai subito dirai tutto.

TUTTO QUANTO.

- Spero solo che sia felice ora... Mi ha battuto...- china il capo, e un’ultima frase fuoriesce dalle sue labbra come un fragile sussurro.- ...Lo rimpiangerò per sempre, ma se ne è andato felice.-

Questo è troppo.

Non ce la fai più.

Introduci una mano nella tua tasca e afferri l’oggetto che tenevi nascosto. Un registratore.

Lo usavi da tempo, da quando Mello ti aveva contattata.

Lo hai portato con te perché...

Già, perché?

Sollevi la mano, attirando l’attenzione del ragazzo, e premi il pulsante play.

Subito la voce di Mello si diffonde nella stanza vuota.

- “Chissà perché Mello vuole evitare che Near muoia a costo di lasciarci le penne? Forse pensa che in questo modo sarà il migliore anche se perderà la vita, lasciando Near con l’idea fissa di essere arrivato alla vittoria solo perché aiutato dall’eterno numero 2.” Bhè, non è così. La cosa bella dell’odio è che nessuno pensa che nasconda qualcos’altro. Se Near morisse e io rimanessi in vita, decisamente preferirei essere morto anch’io.-

Near ascolta sorpreso, gli occhi sgranati e la bocca socchiusa.

- So che non ricambierà mai i miei sentimenti. Lui è sempre stato irraggiungibile. Vorrei che rimanesse convinto fino alla fine che io sia il suo perfetto nemico, colui che deve battere.-

Il silenzio cala nella stanza. Le mani di Near tremano mentre la consapevolezza mista a lacrime gli offusca la vista.

- Non voglio che sappia che sono innamorato di lui.-

Fermi il registratore.

È tutto quello che doveva sentire.

Avevi promesso a Mello di non dirgli nulla.

Ma non di non fargli sentire la sua confessione.

Non hai più nulla da aggiungere, così ti volti e ti dirigi verso la porta.

Nel momento in cui chiudi la porta dietro di te senti Near cadere in ginocchio, mentre inizia a singhiozzare disperatamente stringendo a sé il rosario annerito dal fuoco.

 

 

 

Si, Halle Lidner non mancava mai alle promesse. E questo a volte la faceva stare male.

Le faceva odiare se stessa per aver distrutto delle vite.

 

 

 

 

   
 
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