Beth
Beth,
I hear you callin’
But
I
can’t come home right now
Me
and the
boys are playin’
And
we just
can’t find the sound
-
No, no, dev’essere più una cosa
“Nanana...Na!” questo è troppo
“Nananana...Na!”
-
Sei consapevole di quanto tempo impiegheremo a contare i na Presidente?
Basta,
basta, basta, è tutto una perdita di tempo...
-
Ragazzi, invece di fare i coglioni proviamo a concentrarci e finire sta
canzone, voglio tornarmene a casa
Interrompo
l’ilarità generale, e tutti mi guardano storto
-Danger,
sono ore che lavoriamo a testa bassa, concedici un minuto di tregua!
Senza
contare che di solito sei tu il perditempo!
Mi
ammonisce Garbo
-
Già, che è successo Bro?
Nick
si alza dallo sgabello della batteria e mi poggia una mano sulla spalla
-
Si tratta di Beth?
-
Sì...Cioè no...Ha chiamato un paio di volte
mentre suonavamo e non ho
risposto... Non vorrei si preoccupasse, ma non ho nemmeno i soldi per
mandarle
un sms, ho scordato di fare la ricarica...
Nick
scuote la testa comprensivo
-Dai,
finiamo questa canzone e te ne torni dalla tua mogliettina
Jack
mi strizza l’occhio e prende il posto di Nick dietro la
batteria. Prendo un
respiro e mi concentro sulla musica. Dai piccola, sto facendo del mio
meglio.
Just
a few more hours
And I’ll be right home
to you
I
think I
hear them callin’
Oh,
Beth what
can I do?
Beth
what can
I do?
-
Fermi tutti, mi squilla il telefono!
Interrompo
la strofa a metà per lanciarmi sulla giacca e prendere il
telefono dalla tasca,
sotto lo sguardo scocciato di tutta la band
-
Ci metto un attimo!
Prometto
correndo nell’altra stanza per rispondere
-
Amore!
-
Amore un corno! Ma ti rendi conto di che ore sono? Perchè
non mi hai risposto
alle altre telefonate??
Ecco,
lo sapevo che si sarebbe arrabbiata...
-
Piccola, lo so che è tardissimo ma abbiamo quasi
finito...Tra un paio d’ore
sarò a casa, te lo prometto!
-
Joe, sono le due del mattino e tu mi chiedi di aspettare un paio
d’ore? Sei
tornato lunedì dalla tournee e ci siamo visti giusto un paio
di volte, considerando
pure che abitiamo nella stessa casa, e domani devo andare a lavorare
alle
sette, mi dici quand’è che passeremo un
po’ di tempo insieme?
-
Sì piccola, ma ti prometto che...
Le
voci degli altri ragazzi dalla stanza a fianco mi interrompono
-
Joe, vuoi deciderti a tornare? senza di te non si va avanti e anche noi
vorremmo tornarcene a casa!
Faccio
appena in tempo a chiedergli di aspettare che sento la voce di Beth
dall’altro
capo del telefono
You
say you feel so empty
That
our
house just ain’t a home
And
I’m always somewhere else
And
you're
always there alone
-
Io non riesco a capire come fai... Non ti chiedo di essere qui ventisei
ore su
ventiquattro, dico solo che ci vediamo meno adesso che quando abitavamo
in due
stati diversi, non so quanto potrò reggere così...
Cosa??
Oh no ti prego, tutto ma non questo, ti prego!!
-
Amore, non prendiamo decisioni affrettate, parliamone a
quattr’occhi prima...
- Parlarne a quattr’occhi dici? E quando? Prendo appuntamento tramite la tua
segretaria o mi telefoni tu quando sei libero?
Risponde
sarcastica, poi continua
-
Joe, sinceramente quando mi hai chiesto di sposarti non mi aspettavo
che ti
saresti allontanato così tanto, che avrei passato i giorni,
ma che dico, le
settimane da sola, che mi avresti data per scontata tutte queste
volte...
-
No piccola, ma che dici?? Non ti darei mai per scontata, sei troppo
importante
per...
Ma
mi interrompe
-
Joe, da quando stiamo insieme non mi fai mancare niente, che siano
vestiti,
automobili, case o vacanze, non fai altro che riempirmi di regali
spesso
immotivati. Sai come si chiama questo? Ipercompensazione. Sei
consapevole di essere assente, e cerchi di rimediare con oggetti
materiali
Spiega
tranquilla, risoluta. Posso quasi vederla accanto alla finestra, che
sorregge
il telefono con la mano destra e tiene la tenda aperta con la sinistra,
alzando
le spalle prima di pronunciare l’ultima frase
-
Beth, ti amo...
Beth, I know you’re lonely
And I hope you’ll be alright
'Cause me and the boys will be playin’
All night...
-
Joe, forse è meglio che stanotte, per quel che resta della
notte, non ci torni
a casa. Non ho voglia di vederti domattina quando mi
sveglierò, è meglio che
aspetti almeno una giornata prima di farti vedere. Non dovrebbe essere
difficile per te sparire per qualche ora, no?
-
Beth mi stai...Mi stai cacciando??
Oh
mio dio, no ti prego amore, siamo sposati da meno di un anno, non
possiamo
essere già a questo punto, cambierò te lo giuro,
ti prego non farlo!!
-Non
ti sto cacciando, ti sto solo chiedendo di lasciarmi in pace qualche
ora.
Domani sera tornerò dal lavoro troppo stanca per litigare,
tu avrai fatto
cucinare qualcosa di eccezionale dal ristorante in piazza e mi avrai
comprato
un regalone, un po’ di occhi dolci e faremo pace...E tra sei
giorni saremo da
capo a dodici. Dai, lo sappiamo entrambi come va a finire, lasciami
dormire un
po’ che domani in ufficio sarà un delirio.
E
riaggancia. resto fermo col telefono in mano, ascoltando i tuuu-tuuu
inespressivi del telefono. Chiudo la comunicazione anch’io e
torno nella
saletta di registrazione
-
Bro, che faccia! che è successo?? Una cosa brutta??
Si
preoccupa Kevin. Scrollo le spalle fingendo indifferenza e monto un
sorriso
-
No, tutto a posto. Andate a casa che ormai è tardi, ci penso
io alla canzone
-
Joe ma sei scemo? Sono le tre, vattene a casa pure tu, Beth...
-
Non è un problema
Interrompo
Nick sul nascere e tutti mi guardano stupiti
-
Posso stare fuori quanto voglio stanotte
Alzo
le spalle distogliendo lo gli occhi dai loro sguardi che da stupiti
sono
diventati compassionevoli. Non voglio fargli pena, non voglio essere
quello che
si fa cacciare dalla moglie dopo pochi mesi. Dannazione, Kev e Dani
stanno
insieme da sei anni e mai un litigio, che ho di sbagliato io??
-
Allora finisci tu qui?
Nick
rompe il silenzio teso e prende la giacca, anche se capisco quanto si
senta a
disagio “abbandonandomi” qui, ma voglio stare da
solo, almeno per ora
-
Non preoccupatevi, ho tutta la notte.
I
ragazzi se ne vanno uno dopo l’altro, anche Kevin, che
all’inizio cerca di fare
un po’ di resistenza, alla fine si chiude la porta alle
spalle.
Prendo
i fogli sui quali abbiamo lavorato tutto il giorno, è colpa
loro se ora sono
qui. No, non è colpa loro. È colpa mia. Sono io
che non sono stato quasi mai a
casa ultimamente. Anzi, non sono stato quasi mai a casa e basta.
Guardo
gli spartiti un attimo, poi li metto da parte e ne prendo di nuovi. Non
verrà
fuori un lavoro molto lungo, ci ricaverò appena un paio di
minuti di canzone...
La musica sarà tranquilla, come piace a lei.
La
penna scorre veloce, ma non riesce quasi a stare dietro al cervello,
che detta
in modo febbrile note e parole insieme. è incredibile come
si possa passare una
giornata alla ricerca della nota perfetta, e trovarne altre duecento
che non
c’entrano niente ma che insieme formano... Beth.
Prendo
la chitarra e accendo i microfoni. Certo che ci vorrebbe anche un
pianoforte...
Vabbè quello posso aggiungerlo dopo.
Comincio
a cantare, le parole descrivono così bene questa
serata...Chissà cosa dirai
quando te la farò ascoltare.
Certo,
ovviamente sempre se la vorrai
ascoltare.
E spero che lo farai, perchè ho bisogno
di te.
E
non solo per il consiglio che ti chiede il ritornello.
...Beth
what can I do?...
Angolo autrice:
‘Sera...So
che ho completamente abbandonato questo sito, se non per qualche
infruttuosa
capatina ma...Niente, ho ascoltato questa canzone e subito ho deciso
che Joe
avrebbe dovuto scriverla per sua moglie Beth, almeno per provare a
farsi
perdonare!
La
canzone è “Beth” dei Kiss, la versione
che ho ascoltato (e che sto ascoltando) io
è quella che canta Mark Salling nel ruolo di Noah
“Puck” Puckerman nell’episodio
1x21 della serie televisiva Glee (della Fox, tutti i diritti riservati
o quello
che è).
Beth
l’ho inventata io, ma ha il volto di Lily Cole, invece Joe,
Nick, Kevin,
Danielle, Jack, Garbo e tutta la band dei Jonas sono realmente
esistenti, non
mi appartengono e la storia non è scritta a fini di lucro.