“Roooooooooooooon! È arrivata la tua bella,
alzati!” la vocina acuta, e decisamente fastidiosa di Ginny
arrivò alle orecchie di Ron alle sei e
quarantotto di una calda mattinata di metà luglio. E Ron
dopo più o meno due minuti dall’urlo e varie colorite bestemmie
contro la cara, dolce sorellina, afferrò il
significato delle sue parole e si catapultò fuori dal letto. Capitelo, povero scemotto,
già di base è un po’ lento, figurarsi
quando si parla della sua Hermione alle sei e
quarantotto di mattina…
Al piano
di sotto già poteva sentire la voce calda della sua migliore amica che
salutava Ginny, e nonostante non vedesse l’ora
di rivederla, avrebbe voluto andarsi almeno a togliersi di dosso quei boxer con gli
orsacchiotti, per mettersi qualcosa di più consono all’occasione.
Credo che però la visione di Hermione formato
donna e in piedi sulla soglia della sua camera da letto con addosso
un completino celeste di lino, lo abbiano in qualche modo...come
dire…distratto dal suo intento…
“Ron!” disse lei, non potendo evitare di arrossire nel
notare che Ron era davanti a lei con addosso un misero paio di boxer. E con gli orsacchiotti
disegnati sopra, per giunta.
“Ciao
Herm…”
“…”
“…”
“…” credo che
abbiate notato anche voi che l’atmosfera è un pochettuccio
freddina, eh? Per fortuna, però, mamma Weasley, arrivando tutta trotterellando dalla camera dei
gemelli, ha passato il phon sulla favolosa scenetta…
“Oh!
Hermione cara, che piacere rivederti! Sei diventata
veramente bella, lo sai? Quasi come una fata, vero Ron?...santo cielo caro, mettiti qualcosa addosso! Quante volte
ti ho detto che non ti devi più mettere quei boxer? Sono troppo piccoli, caro! Ti si vede tutto…” disse Molly, spostando momentaneamente l’attenzione da Hermione, che nel mentre si era
inutilmente vietata di guardare Ron come se fosse la
più buona delle torte al cioccolato, a Ron, il
quale, tutto rosso si era gettato a volo d’angelo verso l’armadio
in cerca di qualcosa da mettersi
“Allora,
che stavo dicendo?...Ah, sì! Hermione cara, vedo che l’estate ti ha fatto bene! Ti
trovo in gran forma!”
“Grazie
signora Weasley…” disse Hermione imbarazzata da tutti quei complimenti
“Oh,
non c’è bisogno di ringraziare cara, è tutto vero!
L’ho sempre detto che l’uniforme scolastica non ti rendeva
giustizia, giusto Ronnie?” nel mentre Ron, appena riemerso dall’armadio, con indosso un
paio di pantaloni e una maglietta, sembrava decisamente allarmato dal dover
esprimere un’opinione sullo stato fisico di Hermione
“Come
prego?”
“Uff…ti ho chiesto se è vero che Hermione è molto più carina senza uniforme
scolastica!....ma che ti passa oggi per la testa oggi,
eh?” disse Molly leggermente irritata
dall’improvviso rimbambimento del
figlio. Ron si morse la lingua, per non esprimere a
parole i suoi veri pensieri sull’argomento, e cercando in tutti i modi
una via di fuga non troppo dolorosa per uscire da quella situazione
paradossale. Alla fine se ne uscì con un suono gutturale, comodamente
interpretabile in tutti i sensi. Mi sembra inutile dire che Molly
lo interpretò come un ‘certamente, mamma,
Hermione è veramente splendida!’…
“Oh,
lo sapevo che la pensavi come me figliolo!...Sai cara,
Ron ha una tale passione per te…”
“MAMMA!”
“Ron non mi interrompere
mentre…”
“Ginny ti sta chiamando, sai? Ciao!” e così
dicendo, Ron spinse fuori dalla
sua camera la madre prima che potesse compromettere permanentemente il suo
sistema nervoso. Cosa che comunque fece l’abbraccio che Hermione gli diede una volta che mamma Weasley
lasciò la stanza
“Mi
sei mancato…” sussurrò lei contro il suo petto, tutta rossa
“A-anche tu, Mione…”
rispose Ron godendosi la meravigliosa sensazione di
tenerla stretta tra le braccia. Rimasero un pochino in quella posizione, poi
lei si staccò piano, sorridendogli
“…Allora,
hai sentito Harry?” chiese lei per spezzare quell’atmosfera d’imbarazzo che si era creata. Ron scosse la testa in segno di diniego
“Neanche
io…” disse lei rabbuiandosi all’improvviso. Ron odiava vederla così.
Non
sopportava vederla triste, non sopportava vedere
quegli occhi color cioccolata bagnarsi di lacrime amare, non sopportava di non
poter fare niente per alleviare il suo dolore. Sì, sua madre aveva
ragione, la sua Hermione era proprio una fata…e
lui era uno scimmione che non sapeva esprimere i suoi sentimenti
“Mione…Mione, non fare
così, non ti preoccupare per Harry, lui sa
badare benissimo a se stesso…” tentò di consolarla lui
prendendola nuovamente tra le sue braccia e accarezzandole dolcemente i
capelli. Hermione tremò leggermente
quando il ragazzo la abbracciò, ma poi lo strinse a sé
come se fosse la sua unica ancora di salvezza. Cosa che in
effetti per lei, era. La sua forte e incrollabile
ancora, alla quale aggrapparsi nei momenti di bisogno. Per lei non c’era
bisogno che sconfiggesse Voldemort
ad appena un anno o che fosse il più giovane cercatore da oltre un
secolo, Ron rimaneva comunque il suo eroe.
Semplicemente per il fatto di esistere ed essere così. Così leale, goffo e immaturo…era il suo eroe proprio perché così
imperfetto.
Dopo poco
lei si calmò, ma questa volta non si staccò dall’abbraccio
di Ron. Lui continuava ad accarezzarle piano i
capelli, ormai perso nel profumo di vaniglia della pelle di
lei. Della pelle della sua piccola fatina dolce e indifesa…
“Grazie
Ron…”
“Di
nulla Mione…ma promettimi di non piangere mai
più così…non mi piace vedere la mia fatina in questo
stato…” le ultime parole gli morirono in gola, ma a Hermione, ancora con la testa appoggiata sul suo petto, di
certo non erano sfuggite
“Dici
davvero?” chiese
lei timorosa
“Cosa?”
“Che
sono la tua…la tua fatina?” Ron
stette un attimo in silenzio e Hermione potè sentire il suo battito cardiaco aumentare
“Sì,
Mione…la mia fatina…”
“…la
mia saggia fatina che mi rimprovera quando faccio le
cose sbagliate e mi protegge dalle cose cattive…”
“…che
mi premia quando faccio la cosa giusta e che non mi fa
pesare il fatto di essere uno scimmione in certe situazioni…”
“Tu
non sei uno scimmione…” tentò di consolarlo lei
“Certo volte lo sono e lo sai anche tu…”
“Solo
certe volte, però” Ron non potè fare a meno di sorridere nel sentire quanto Hermione si ostini a vedere il bello di ognuno, anche
quando certe volte il bello non c’è…
“Bene,
allora tu sarai la fatina di uno scimmione…” Hermione
sorrise
“Mi
piacciono gli scimmioni…sono simpatici…”
“…e
dolci…anche se certe volte un po’ stupidotti…”
ammise lei arrossendo
“E
dimmi, c’è la possibilità che una fatina tanto composta e
gentile si possa innamorare di uno scimmione simpatico e stupidotto?”
Ron glielo sussurrò all’orecchio, quasi
come se avesse paura che le parole potessero non arrivarle. A Hermione però arrivarono. Arrivarono eccome.
Alzò di scatto la testa diventando tutta rossa e incrociando lo sguardo
con quello di Ron che nel frattempo era diventato di
un bel cremisi.
“Ron pensi veramente quello che hai detto?” lui si
limitò ad annuire abbassando la testa, quasi come se aspettasse una
punizione. Hermione gli sorrise
piano, anche se lui non la poteva vedere
“Sai,
credo che ci siano numerose possibilità che la fatina in questione sia
più che innamorata del suo scimmione preferito…”
Sussurrò Hermione. Ron
alzò lo sguardo mentre un lampo di speranza gli
attraversava gli occhi chiarissimi
“Sì?”
“Sì…”
“E
dimmi, secondo la saggia fatina, lo scimmione potrebbe provare a baciarla per
dimostrarle che tutti i suoi sentimenti sono assolutamente corrisposti?”
“Sono
certa che la fatina non abbia nulla in contrario…”
E fu
così che la fatina e lo scimmione vissero felici e contenti per la
felicità della madre dello scimmione, la quale si è sciolta in
lacrime una volta aver scoperto la grande notizia (di
cui lei comunque era già a conoscenza, perché era rimasta per
tutto il tempo a origliare…).
FINE.
Ciaoooooooooo! Altra one-shot un po’ troppo smielata
e stupidotta ad arricchire la mia favolosa collezione!
Che ne pensate? Ditemi voi!!!! Aspetto commentoni, mi raccomando!!!!
Bacini baciotti ( potti
ovviamente^^)
Ciao ciaooooooooooooooooooooooooone!