Papa le aveva parlato di quello specchio quando per la prima volta si era deciso a raccontare delle sue avventure ad Hogwarts. Aveva accennato al fatto che fosse bello, ma quel termine non poteva minimamente contenerne la vera magnificenza. Alto e imponente, si reggeva su due zampe di leone, la sua superficie era cosi limpida da sembrare liquida come acqua; e la cornice dorata dava un tocco raffinato ed elegante.
Sulla cima compariva una incisione:
erised stra ehru oyt ube cafru oyt on wohsi.
Però papa Potter si era scordato di dirle qual'era la vera sorpresa che nascondeva quell'oggetto, e cosi Lily si era avvicinata affascinata, calamitata, verso di lui e con la mano candida aveva carezzato il vetro dolcemente, ignara di quella stregoneria.
I capelli rossi ricadevano morbidi sulle spalle coperte da un maglioncino bianco a collo alto, le ciocche dondolavano leggermente ad ogni suo pigro movimento, e le iridi castane osservavano intensamente il suo riflesso.
Si strinse nelle spalle, aveva freddo.
Percepì poi un caldo piacevole sulla vita, le sue mani la cingevano dolcemente come avevano fatto cento o più volte, i capelli biondi sfioravano la sua guancia liscia, e gli occhi magnetici color tempesta esprimevano tutto il suo animo inquieto.
Ma quando si guardavano c'era solo calma.
Lo sentì bisbigliare qualcosa al suo orecchio, e poi ancora sussurrarle tante, troppe cose.
“ Specchio specchio delle mie brame, cosa vede la principessa del mio reame?”
Chiese con voce soffiata, prima di rivolgerle quel sorriso che era stato riservato unicamente a lei.
“ Vedo te.”
Alla ricerca di quell'abbraccio familiare si voltò, ma quando mise a fuoco la vista, non vi era nulla se non il fantasma di un bel ricordo.
Riportò lo sguardo di nuovo sullo specchio, e Scorpius era al suo fianco.
La guardava dolcemente, come se potesse comprendere il dolore che quella scoperta le stava procurando.
“ I show not your face but your heart's desire”
Le disse passandole un braccio sulle spalle e stringendola ancora, alzando poi lo sguardo verso la cornice dello oggetto magico.
Solo in quel momento Lily capì.
Comprese a caro prezzo che quello che vedeva era il riflesso del suo cuore, dei suo sentimenti burrascosi, dei suoi pensieri sconnessi e del suo animo Grifondoro.
“ Lily?”
Una voce amica si fece largo nella sua mente.
“ Lilian, per fortuna sei tu.. Ti stavo cerc..”
Sentì i suoi passi farsi più vicini e automaticamente si voltò ad osservare il cugino.
“ Teddy.” Mormorò, cercando di non sembrare turbata.
Il ragazzo la squadrò con le iridi chiare, un oceano sereno, e poi passò allo specchio.
“ Harry mi ha spiegato che questo specchio riflette i nostri desideri. Silente lo aveva avvertito però di non restarne imprigionato , seppure sia indubbiamente piacevole. “
Borbotto, passando la mano sulla superficie liscia, come aveva fatto lei poco prima.
“ Teddy, tu cosa vedi?” Chiese appena il castano ebbe finito di parlare.
Indugiò qualche minuto, il silenzio che scese ne era la prova.
“Vedo te.” Rispose poi sorridendole.
“ Lily puoi guardare quanto vuoi in quello specchio, ma non ci si può innamorare di un riflesso, ma solo di qualcosa di vero. Di carne e sangue e realtà “
Lo ascoltò attentamente, e ancora una volta comprese qual'era il suo posto.
Il suo posto era oltre lo specchio, dove Scorpius era e restava solo un riflesso nei suoi occhi.
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Che fatica scriverla =W=