Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K. Rowling; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro
Ritorna dall’ennesima serata distruttiva a casa Weasley.
Perché si ostini a partecipare a quelle cene, poi, è un mistero che lei stessa non riesce a spiegare.
Anche in quell’occasione, come nelle precedenti cinque o sei –oramai aveva perso il conto- lui non l’aveva considerata. Anzi, non solo non l’aveva considerata, ma a ben guardare l’aveva pure trattata male.
E poi c’era quell’altra scoperta fatta quella mattina stessa a complicare le cose; quella del patronus. Per Merlino, il tutto cominciava a diventare veramente imbarazzante. Neanche a sedici anni si era mai presa una cotta così. Era decisamente arrivato il momento di dire basta, oramai non aveva altra scelta. Patronus nuovo o meno, lei doveva voltare pagina.
-Vita nuova!- si diceva. Basta con i pianti, basta con i tentativi disperati di mettersi in mostra, basta con gli assurdi piani ignegnati da Molly e le sue conseguenti serate deprimenti. Lei era una donna libera e il mondo fuori dalle mura di casa sua era sicuramente un posto pieno di pesci.
Ecco, un posto pieno di pesci era questo che si stava ripetendo mentre su un foglio scarabocchiava imperterrita un nome: Remus.