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Autore: Driz    04/05/2011    3 recensioni
allora.... ecco qua un'altra fanfic klaine. Devo ammettere che mi sto appassionando davvero tanto. In questa breve one-shot immagino l'invito di blaine per il ballo di fine anno.
buona lettura, i hope you'll enjoy it
besos, Gio
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano circa le cinque e i due ragazzi avevano passato tutto il pomeriggio passeggiando e chiacchierando allegramente per il centro di Lima. Avevano fatto anche tappa nell’unica, affollatissima gelateria della città. C’era tantissima gente dato che molti amavano sorseggiare un gustoso frappè o mangiare un buon gelato durante i miti, soleggiati ma anche imprevedibili pomeriggi d’inizio maggio. Dopo aver acquistato un milkshake al cioccolato per Blaine e uno alla crema per Kurt, i due piccioncini uscirono dal bar per andarsi a sedere sulla panchina fuori dalla porta.
Il cielo cominciò a rannuvolarsi gradualmente fino a formare uno spesso strato di nubi scure e minacciose che non prometteva nulla di buono.
 
Dato che erano stati in giro per più di due ore, Blaine decise che era ora di tornare a casa sua ma ovviamente voleva continuare a passare del tempo in dolce compagnia del suo ragazzo. Raggiunsero la macchina del moro parcheggiata di fronte a casa Hummel.
- Ti va di venire da me? Sai, c’è Patti Lupone da Oprah verso le sei e mi chiedevo se volessi vedere la sua intervista con me-
- Mi piacerebbe davvero tanto ma Patti Lupone è stata da Oprah l’altro ieri. E non penso che abbia tempo da perdere per andare così spesso ai talk show  e tutto ciò mi porta a pensare che questa è solo un’altra scusa per passare più tempo con me. Giusto?- ammiccò Kurt appoggiandosi alla portiera.
- è esattamente così,Sherlock- gli rispose facendogli l’occhiolino.
- Non importa, vengo comunque molto volentieri. Però alle sette e mezza devo essere a casa per la cena-
- Non si preoccupi, saremo puntuali come un orologio svizzero- così dicendo i due ragazzi salirono in macchina quando cominciò a piovere.
 
***
 
La casa di Blaine distava qualche chilometro da Lima e si trovava in un quartiere tranquillo con poche case. Aveva un giardino ben curato con una siepe folta e alta più di un metro che ricopriva una ringhiera che delimitava il giardino degli Anderson. Uscirono dalla macchina posteggiata in cortile e corsero fino alla porta di casa per ripararsi sotto la tettoia. Il moro estrasse un mazzo di chiavi dalla tasca della felpa e ragionò un istante su quale fosse quella per aprire la porta. Entrarono e Kurt appoggiò la tracolla sul tavolo di marmo bianco della cucina e improvvisamente si sentì abbaiare.
- Ginny!!!- esclamò il moro battendo le mani tutto esaltato.
Un adorabile cucciolo di pastore tedesco schizzò verso di lui saltandogli addosso per salutarlo. Quella cagnolina era entusiasta per il suo ritorno:continuava a dimenare freneticamente la coda e a girare intorno all’ospite,non sembrava affatto turbata dalla presenza di Kurt. Blaine la sollevò da terra e la abbracciò affettuosamente.
- Kurt, lei è Ginny-
Il moro porse sorridendo la cagnolina al ragazzo che poi fece una smorfia disgustata quando si ritrovo il viso interamente ricoperto dalla sua saliva mandando a benedire chili e chili di creme costose.
- Credo di starle simpatico- disse asciugandosi la faccia con un fazzolettino dopo aver rimesso la cagnolina a terra –quando l’hai comprata? L’ultima volta che sono venuto non c’era.-
- Me l’hanno regalata a Pasqua, il pastore tedesco di mia zia aveva fatto una cucciolata e hanno tenuto per me l’ultimo rimasto- concluse compiaciuto osservando la cagnolina rotolarsi sul tappeto persiano ai piedi del divano bianco di pelle - Vuoi qualcosa da bere??? Una coca-cola? Un bicchiere d’acqua?-
- No,no grazie. Sono a posto così-
Kurt si sedette sulla sedia in cucina e venne subito raggiunto da Blaine che si era versato un della cola, vuotò il bicchiere con un paio di sorsi e poi andò a lavarsi le mani. Dopo essere uscito dal bagno passò in camera sua, prese il mazzo di rose rosse che era appoggiato sulla scrivania,lo nascose dietro la schiena, sospirò per scacciare l’ansia e raggiunse il suo ragazzo nell’altra stanza.
- Kurt…-
- Sì? –
- Sai, manca qualche settimana alla fine della scuola e quindi anche al ballo. Dato che il McKinley ne organizza uno che è aperto anche a persone esterne all’istituto, mi piacerebbe moltissimo anzi, sarei lusingato di farti da accompagnatore- disse timidamente porgendogli il mazzo di fiori.
- Sì, sì. Ho sempre sognato di ballare il lento con te al ballo.-
 
***
 
Blaine riportò il suo ragazzo a casa sua puntuale per le sette e mezza. Prima di lasciarsi, i due si salutarono con un bacio fugace ma intenso.
- Ci sentiamo domani, buona serata – disse il moro prima di partire.
Kurt non fece altro che parlare dello stupendo pomeriggio per tutta la durata della cena e non si stancava di ripetere quanto Blaine gli fosse sembrato adorabile mentre gli chiedeva di andare al ballo. Carole ogni volta che lo sentiva parlare così si scioglieva sotto gli sguardi perplessi, ma comunque felici, di Finn e Burt.
Dopo aver terminato i suoi rituali di idratazione del viso con mezz’ora d’anticipo indossò il pigiama e si infilò sotto le coperte, prese l’Iphone e non con molta sorpresa notò che Blaine gli aveva mandato il messaggio della buonanotte come tutte le sere.
 
Dolce notte, mio dolce principe”
 
Kurt spense il cellulare senza rispondergli, lo appoggio sul comodino e spense la luce.
Si sdraiò supino e si addormentò con un radioso sorriso stampato sul volto. 
  
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