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Autore: kia84    11/02/2006    2 recensioni
Tutto iniziò durante un giorno di pioggia. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato, che meno i ragazzi in questione che da quel giorno in poi tornarono ripetutamente sulle loro decisioni dando il via a una serie di equivoci e gelosie che non si erano mai viste prima in tutto il mondo magico. premettendo che è la mia prima ff su harry potter e spero che vi piaccia...non anticipo nulla sulle possibili coppie che si formeranno perchè sarà un pò intrecciata. leggete e ogni dubbio sarà risolto, spero vi piaccia. ad agosto continuo a postare nuovi capitoli
Genere: Romantico, Commedia, Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Lavanda Brown, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Tutto iniziò durante un giorno di pioggia. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato, men che meno i ragazzi in questione che da quel giorno in poi tornarono ripetutamente sulle loro decisioni dando il via a una serie di equivoci e gelosie che non si erano mai viste prima in tutto il  mondo magico. Erano i primi di novembre e già tutti gli studenti non facevano altro che parlare del ballo natalizio che si sarebbe tenuto soltanto il mese successivo. Quel giorno, incuranti del cielo nuvoloso e delle prime gocce di pioggia, erano quasi tutti andati a Hogsmeade per fare gli ultimi acquisti in vista di quello che, per molti di loro, doveva essere l’ultimo ballo natalizio al quale avrebbero partecipato ad Hogwarts. Erano tutti eccitati per quell’avvenimento: le ragazze non facevano altro che ridacchiare in gruppo e sognare ad occhi aperti il loro possibile accompagnatore per la serata mentre i ragazzi cercavano di farsi coraggio per invitare le loro compagne di scuola temendo qualche rifiuto e pregando in cuor loro che tutto questo sarebbe finito il prima possibile. Due delle poche persone rimaste a scuola di scontrarono proprio nella biblioteca deserta dove, a parte l’acqua che picchiava incessante contro i vetri delle finestre e il leggero russare della vecchia bibliotecaria, regnava il più assoluto silenzio. Silenzio che venne interrotto dalla porta principale che si aprì e si chiuse in fretta facendo entrare come una furia cieca una ragazza dai lunghi boccoli castani e leggermente crespi che si copriva il volto in lacrime rifugiandosi nella parte più nascosta della biblioteca. Qualche secondo dopo, la porta si riaprì dando un inquietante benvenuto a un biondino dall’aria scocciata e spazientita. Nonostante la quiete di quel giorno, si sentiva stranamente annoiato per non poter sfottere qualche primino o, meglio ancora, la sua nemesi lo Sfregiato e la sua combriccola di sfigati. Con disprezzo, superò la cattedra dove stava sonnecchiando la bibliotecaria e si diresse in fondo alla biblioteca, per non farsi notare da improbabili scocciatori. Si fermò di colpo distinguendo degli strani versi di dolore provenire a pochi passi da lui, proprio dietro la sezione di libri storici. Con stizza, andò a vedere chi si stava lamentando e scorse una ragazza dai lunghi capelli crespi rannicchiata su se stessa che piangeva tenendosi il volto tra le mani.

Draco: Ma cosa diavolo…(la ragazza alzò lo sguardo impaurita verso di lui che fece una smorfia) Granger cosa stai facendo qui?

Hermione: Malfoy! Vattene via!

Draco: Volentieri se non fosse per quei due Corvonero che si trovano di la a studiare. Se dovessero vederti accuserebbero me per averti messa in questo stato.

Hermione: (tirò su col naso senza abbassare lo sguardo in modo orgoglioso) Credevo ci avresti goduto.

Draco: (sogghigna sarcastico) Di sicuro sarebbe stato così se fosse stato a causa mia, sai come mi diverte umiliare pubblicamente un componente del magico trio.

Hermione: (sbuffa in tono lamentoso sentendo quel nomignolo) Non infierire pure tu…non ho bisogno di altri insulti per la giornata. Lasciami in pace e torna ai tuoi affari.

Draco: (si appoggia con fare non curante alla parete a braccia conserte e continua a fissarla sardonico) I miei affari non sono tanto divertenti come vedere la mezzosangue zannuta che piange. È a causa di lenticchia o sfregiato?

Hermione: Non chiamarli così! (tuona la ragazza con un lampo d’odio negli occhi)

Draco: (mette la mani davanti come per placarla) Ok, calma Granger.

Hermione: (distoglie lo sguardo concentrandolo davanti a se in modo vacuo) Perché lo fai?

Draco: (alza un sopracciglio con fare interrogativo non riuscendo a capire a cosa si stesse riferendo la ragazza) Fare cosa?

Hermione: Stare qui con me a parlare.

Draco: (stringe le spalle con fare non curante) Non avevo nulla da fare e odio le lacrime.

Hermione: E se qualcuno dovesse trovarti con me? Non temi che la tua illustre reputazione da sangue puro venga intaccata?

Draco: Non più di tanto sapendo di correre il rischio di essere schiantato o peggio ancora da te. (Hermione non riuscì a reprimere un sorriso al ricordo del terzo anno e involontariamente il biondino lo ricambiò per poi tornare subito serio dandosi dell’idiota) Vuoi dirmi cos’è successo Granger? Non ho tutto il giorno e tu hai un impellente bisogno di sfogarti adesso.

Hermione: Credo di essere rimasta sola.

Draco: Come scusa?

Hermione: (sospira stancamente asciugandosi le ultime lacrime) Harry Ron e Ginny hanno intensificato le ore per gli allenamenti di Quidditch in vista delle prossime partite. Adesso ci si mette persino il ballo natalizio a complicare le cose e come se non bastasse abbiamo litigato di nuovo e sempre per lo stesso motivo.

Draco: Tu e lenticchia? (lei si volta di scatto lanciandogli un’occhiata assassina e lui, stranamente, si affrettò a ritrattare) Scusa, volevo dire Weasley.

Hermione: Si, ha detto che io non voglio capirlo, che penso solo ai libri e allo studio, che non mi godo la vita e non vedo ciò che mi sta di fronte.

Draco: (sogghigna ironico) Ma non mi dire! Weasley si è svegliato e ha preso coraggio! Non dirmi che si è persino dichiarato! (sghignazza più forte)

Hermione: (si alza di scatto avvicinandosi pericolosamente al biondino a pugni stretti) Ma lo volete capire tutti che tra me e Ron non c’è assolutamente nulla di quello che pensate voi?

Draco: Ti racconti ancora questa favola prima di andare a dormire? Certo che lenticchia è tardo e rischia di perderti…(le lancia un’occhiata intensa che la fece arrossire d’imbarazzo) dopotutto sei circondata da ragazzi che ti giudicano carina…ma ti devi solo lasciare andare un po’.

Hermione: Lasciarmi andare un po’? Non sono una delle tue sciacquette Malfoy! (ribatte piccata e rossa in volto)

Draco: (fa una smorfia sarcastica) Giammai! Un Malfoy non si abbasserebbe mai a fare certe offerte a una sporca mezzosangue zannuta.

Hermione: Fanculo Malfoy! (gli lancia un’occhiataccia e gli volta le spalle indispettita allontanandosi di qualche passo)

Draco: Hai lasciato l’educazione a casa Granger?

Hermione: Si se hai deciso di umiliarmi di nuovo e io non ci sto.

Draco: Calma Granger! Non voglio umiliarti, può sembrarti strano come a me ma ti assicuro che non ne ho alcuna intenzione.

Hermione si ferma di colpo stupita dalle parole di lui. Non sapeva cosa fare o dire in quel momento e di certo non sapeva nemmeno se credergli o meno ma aveva sentito uno strano tono nella voce del ragazzo. Non lo aveva mai sentito in tutti quegli anni di insulti gratuiti e mortificazioni perenni. Cosa stava succedendo? Era di nuovo un’altra delle sue trovate per prenderla in giro pubblicamente? Era veramente Draco Malfoy quello che le stava parlando? Poteva fidarsi di lui?

Draco: Non tutto è nero come sembra, ci sono anche molte sfumature di grigio a volte impercettibili…ma ci sono.

Hermione: (senza voltarsi, seppe solo mormorare un’unica parola che quasi a stento Malfoy riuscì a percepire prima di vederla oltrepassare le porte della biblioteca) Grazie.

Rimase li, fermo e turbato, a riflettere su quella strana conversazione, la prima vera conversazione con la so-tutto-io Grifondoro d’eccellenza. Era ancora basito dal proprio comportamento. Ma cosa cavolo gli era preso? Lui che parlava civilmente con la zannuta? Lui che la consolava? Lui che non la umiliava? Se suo padre lo avesse saputo l’avrebbe diseredato di colpo lanciandogli anche diversi Crucio. Scosse la testa per cercare di riordinare i pensieri e capire effettivamente cosa gli stava succedendo. Poi di colpo gli tornò in mente la scena della ragazza rannicchiata a terra che piangeva distrutta e sentì un vuoto dentro, come se fosse dispiaciuto per lei e lui lo era. Blaise di sicuro gli avrebbe detto che se l’era andata a cercare, dopotutto chi disprezza compra. Quel gran cretino di suo cugino! Ma Blaise aveva sempre ragione e questa cosa stava spaventando Draco a livelli disumani. Dandosi dell’imbecille per quel momento di pura pazzia, decise di tornare nei sotterranei per blindarsi nella propria stanza da prefetto a riflettere. Non fece nemmeno in tempo a spalancare la porta che in un attimo si ritrovò davanti un ragazzo piuttosto alto e dinoccolato, dall’espressione afflitta e preoccupata e dai capelli rossi. Appena vide quel rosso acceso, Malfoy storse la bocca sprezzante piazzandosi davanti al ragazzo con espressione arcigna che avrebbe fatto accapponare la pelle a chiunque, ma il rosso era troppo pensieroso per farci caso e ciò indispettì ulteriormente il biondino che finalmente avrebbe avuto il suo sfogo giornaliero sulla donnola.

Draco: Lenticchia cosa ci fai in biblioteca? Non credevo nemmeno che sapessi cos’era la biblioteca, figurati sapere dov’era!

Ron: (lo squadra con cipiglio e la vena sulla sua fronte inizia a pulsare come nota della sua crescente irritazione)  Malfoy togliti dalle scatole e lasciami passare!

Draco: Arrivi in ritardo.

Ron: Di che cosa stai parlando?

Draco: Arrivi in ritardo se cerchi la Granger, se né andata appena cinque minuti fa.

Ron: Che cosa le hai fatto? (gli lancia uno sguardo truce alzando un pugno)

Draco: (alza le spalle con sufficienza) Chiedilo a te stesso, io piuttosto le ho fatto passare un bel quarto d’ora.

Ron: (per poco non gli si avventa contro e gli stringe il bavero della divisa) Malfoy se le hai soltanto sfiorato un capello dovrai vedertela con me e se fossi in te inizierei a pregare che ci vada piano.

Draco: (sogghigna malefico) Non mi abbasserei mai a supplicare un Weasley!

Ron: (stringe più forte) Te ne pentirai tra poco!

Draco: (scuote la testa con disprezzo) Quanto sei stupido! Capisco adesso perché la Granger ha deciso di buttare la spugna con te, dopotutto se non fosse per lo sfregiato a quest’ora non sareste nemmeno amici. Quanto sei patetico babbanofilo, tu non sei alla sua altezza!

Ron: Come osi…

Draco: Oso perché sono stato io a cercare di consolarla per tutto questo tempo a causa di un deficiente come te!

Ron: (allenta leggermente la presa rimanendo spaesato dalle sue parole) Hermione piangeva?

Draco: Si lenticchia, con te lei piange soltanto e li entro in campo io a consolarla (sogghigna vedendolo ribollire di rabbia e sensi di colpa)…ne è stata favorevolmente colpita…magari dopo le chiedo se vuole vedere la collezione di francobolli in camera mia.

Ron: (rafforza la presa minacciandolo) Crepa Malfoy! Tu non infangherai la mia Hermione con i tuoi sporchi giochi!

Draco: La tua Hermione? Ma non farmi ridere! Cosa direbbe la mezzosangue se ti sentisse?

Ron: Non ti azzardare a chiamarla in quel modo! Si chiama Hermione! (gli urla contro rosso in volto)

Draco: Lo so lenticchia e si è fatta anche una bella ragazza nonostante sia una mezzosangue Grifondoro…quanto scommetti che perderai presto la ragazza dei tuoi sogni? In molti si sono accorti della sua bellezza, anche qualcuno che ti sta molto vicino…

Ron: Parla chiaro Malfoy!

Draco: Starei attento a Potter se fossi in te…oltre che a me s’intende. Ora se non ti dispiace mollami. (si strattona dal rosso e Ron spiazzato molla la presa) Addio pezzente, mi ricorderò di te quando me la spasserò con la Granger!

Ridendo si eclissa dalla biblioteca lasciandolo solo in balia del panico e di una cocente rabbia repressa che rischiava di farlo esplodere a momenti. Il suono di quella risata continuò a infastidirlo anche quando ormai Malfoy si era già rintanato nei sotterranei. Ron rimase fermo per cercare di ristabilire le pulsazioni che andavano a mille e il fiato corto che sembrava non volesse restare nei polmoni. Che fosse tutto vero? Che la sua stupidità gli avesse fatto perdere anche l’ultima possibilità di dichiararsi a Hermione? Lo avrebbe mai perdonato? Ed Harry era veramente innamorato di lei? No, non poteva essere. Ma il dubbio ormai gli si era insinuato e una nocetta fastidiosa continuava a tormentarlo. Cosa voleva Malfoy?

 

 

 

Ciao a tutti, spero che l’inizio di questa fan fiction vi abbia incuriositi…premetto che è la mia prima ff riguardante Harry Potter quindi siate un po’ clementi con me. Vi prego recensite

   
 
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