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Autore: Sun86    05/05/2011    10 recensioni
Avete mai pensato a come sarebbe stata la vita coniugale di Ranma e Akane? Che genere di matrimonio sarebbe stato il loro? Avrebbero continuato a litigare anche da sposati? La risposta a tutte le vostre curiosità in una piccola one-shot. Ranma e Akane un anno dopo il matrimonio, celebrato questa volta.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hidden Truths
Verità Nascoste

 

Era una calda giornata di fine agosto nel piccolo quartiere di Nerima. Il sole era spuntato da meno di un ora, nonostante ciò l’aria era afosa come se avesse battuto per tutta la notte sul tetto di casa sua trasformando le mura di quella camera in una vera e propria sauna. Ranma, diversamente dal solito si era svegliato presto quella mattina, il caldo non gli aveva permesso di chiudere occhio tutta la notte, lasciandolo riposare solo per pochi minuti tra una doccia fredda e l’altra.
L’infernale aria che si respirava nella stanza sembrava però non aver infastidito minimamente sua moglie, che aveva continuato a dormire beata nonostante tutto il baccano che aveva provocato tra sbuffi stizziti, secchiate d’acqua gelida e sventolate di giornali usati a mo’ di ventaglio. Se da un lato aveva il terrore di svegliarla per paura di una sua reazione violenta, dall’altro non poteva sopportare che lei riuscisse a dormire mentre lui era torturato dal caldo.
Gia, sua moglie… la sua dolce e gentile metà. Ovviamente gli aggettivi non si adeguavano per niente al caratteraccio della donna che gli riposava accanto, tuttavia quando si fermava ad osservarla dormire era impossibile non restare incantato dalla sua eterea bellezza, dalla tenerezza della sua espressione, da quel suo essere ingenua e astuta, forte e fragile allo stesso tempo. Semplice come una bimba piccola, sensuale come la più bella tra le dee.
Era passato un anno ormai, da quando furono costretti a sposarsi in fretta e furia dai loro genitori. Anche allora era estate. Quell’impiccione di suo padre aveva raccontato a Soun tutto ciò che era successo sul monte Hooh. Ormai erano chiari a tutti i sentimenti che lo legavano alla fidanzata Akane, nonostante avesse sempre fatto di tutto per nasconderlo.
Dopo i primi tre tentativi mandati a monte dalla grande schiera di fidanzate acquisite e pretendenti, i loro genitori riuscirono ad incastrarli in un matrimonio segreto, svolto nel cuore della notte nella splendida Kawagoe. Erano riusciti a portarceli con la scusa di una salutare e meritata vacanza di famiglia, ma quando si ritrovarono nel bel mezzo della notte in un antico tempio Scintoista, alla presenza di un vecchio bonzo, si resero conto di essere stati imbrogliati per l’ennesima volta.
Quando il giorno dopo furono raggiunti dagli altri, che saputo della partenza improvvisa avevano subito intuito le loro intenzioni, era già troppo tardi. Sugli anulari di Ranma e Akane risplendevano di luce propria due sottili fedi matrimoniali e, anche se a malincuore furono costretti a rassegnarsi. Ovviamente non prima di aver provocato il quasi totale disboscamento di Kawagoe, con un violento combattimento di massa.
Nonostante l’inizio burrascoso e i pronostici tutt’altro che positivi dei neo sposini, quel primo anno di matrimonio si era rivelato piuttosto sereno e felice. Akane aveva più o meno imparato a cucinare qualcosa di commestibile, Ranma aveva scoperto che l’unica regola di un marito felice è quella di tenere a freno la lingua, e le loro famiglie, ormai contente e soddisfatte di essere riuscite a farli sposare, avevano deciso di salvaguardare la durata di quel tanto sospirato matrimonio, immischiandosi di meno e lasciando ai due giovani il loro spazio.
Certo non mancavano battibecchi, martellate, linguacce, ed epiteti abbastanza colorati nel loro matrimonio ma entrambi erano coscienti dei sentimenti che legavano l’uno all’altra e, se era esageratamente divertente litigare era tanto più eccitante far pace.
Tuttavia negli ultimi giorni qualcosa era cambiato e, per quanto Ranma volesse attribuire al solo caldo la causa della sua insonnia sapeva benissimo che non era così… alla base c’era una ragione altrettanto bollente che gli bruciava dentro come lava incandescente.
Era da ormai una settimana che Akane lo evitava. Da quasi sette giorni si risvegliava la mattina solo nel loro letto… Akane invece di destarlo con un piccolo bacio o di starsene ancora beatamente addormentata sul suo petto come ogni mattina da ormai un anno, spariva per recarsi chissà dove trovando le più sciocche e improbabili scuse per giustificare la sua assenza fino all’ora di pranzo, quando ritornava a casa per aiutare sua sorella Kasumi a cucinare. Ranma aveva anche notato che sua moglie passava più tempo allo specchio negli ultimi giorni, aveva comprato vestiti nuovi e passava ore intere in bagno.

Aveva provato più volte a chiederle spiegazioni, ma aveva ottenuto in cambio solo frasi sconnesse e senza senso che proprio non riusciva a decifrare. Akane non lo guardava mai negli occhi e quando le domande diventavano più insistenti e precise scappava via ricordandosi improvvisamente di faccende urgenti da sbrigare.
Aveva anche tentato di chiedere alla loro famiglia se fossero al corrente di cosa combinava Akane tutto il giorno, ma quando quella vecchia volpe di Nabiki e quell’imbranato di suo padre avevano esordito con l’assurda ipotesi che lui fosse geloso di sua moglie, non aveva potuto che lasciar cadere la faccenda per evitare sciocchi pettegolezzi e insinuazioni imbarazzanti.
Tuttavia quel dubbio era riuscito ad insinuarsi prepotentemente nella testa, facendogli nascere il sospetto che forse Akane aveva un altro uomo. Quella notte aveva anche fatto una lista dei potenziali bastardi che potevano averla circuita di recente, ma per quanto provava a sforzarsi non gli veniva in mente nessuno.
Ryoga dopo il loro matrimonio si era fatto vedere raramente ma il suo senso dell’onore non gli avrebbe mai permesso di avvicinarsi ad una donna sposata, per quanto potesse esserne innamorato. Lo stesso non si poteva dire di quel pagliaccio di Kuno, ma era allo stesso modo sicuro che mai Akane avrebbe dato a quell’imbecille qualcosa di più di un pugno o un calcio. Chi altri rimaneva? Per quanti ammiratori avesse avuti prima, nessuno era mai stato in grado di suscitare il suo interesse, era impensabile che ci riuscissero proprio ora che era sposata.
Ma allora perché lo evitava? Perché gli mentiva inventandosi continui impegni per sfuggirgli? Perché non lo guardava più negli occhi? Per tutti i Kami quel giorno lo avrebbe scoperto a costo di pedinarla per l’intero Giappone.

Anche quella mattina Akane si era svegliata presto sorprendendosi di trovare suo marito già desto e scattante a quell’ora. Aveva preparato insieme a Kasumi una colazione veloce defilandosi dalla presenza di suo marito e del resto della famiglia con la scusa di avere delle commissioni da fare, beccandosi le occhiate sospettose dei presenti che come Ranma avevano notato lo strano comportamento della ragazza ma avevano deciso di non commentarlo per paura che Ranma, orgoglioso com’era potesse mettere in pericolo il loro matrimonio litigando con Akane, lui però non mancò di adempiere all’idea che gli era venuta, seguendo Akane per tutta la giornata.
L’aveva vista passeggiare a lungo assorta in chissà quali pensieri, entrare in negozi vari senza comprare nulla, fermandosi per un tempo indefinibile ad osservare con occhi estasiati le vetrine. Stava quasi per tornarsene a casa insultandosi mentalmente per gli assurdi dubbi che aveva avuto su sua moglie, quando la vide dirigersi in direzione della clinica del dottor Tofu che a quell’ora sarebbe dovuta essere già chiusa al pubblico.
Aveva continuato a seguirla senza farsi notare, facendosi milioni di domande sui motivi di quell’insolita visita pomeridiana, stupendosi maggiormente quando aveva visto il dottore sorriderle sulla soglia dello studio per niente sorpreso di vederla lì. Si era avvicinato alla finestra per osservarli meglio nel momento stesso in cui il dottore si era chiuso la porta alle spalle, tendendo sempre di più le orecchie ad ogni parola, finché il suo cuore non esplose in un miliardo di pezzi nel sentire pronunciare all'uomo una frase piuttosto compromettente.

- Hai parlato con Ranma?- le aveva chiesto sistemandosi meglio gli occhiali sul naso.

- No! Non ne ho avuto il coraggio - gli aveva risposto Akane abbassando lo sguardo.

- Devi dirglielo! Non possiamo più continuare così, è tuo marito ed ha il diritto di sapere - insisteva lui con tono grave insospettendo sempre di più Ranma fuori dalla finestra.

- Lui… lui non capirebbe, ne sono sicura - continuava lei stringendo i pugni sulla gonna.

- Io sono certo che invece capirà. Infondo non è colpa tua, sono cose che succedono - tentava di rassicurarla lui.

- La prego non gli dica niente! Lui non mi perdonerebbe mai – urlò Akane tra le lacrime.

Il dottore a quel punto le si era avvicinato abbracciandola teneramente dando a Ranma la conferma ai suoi sospetti. Era il dottor Tofu l’amante di sua moglie.
Come aveva potuto Akane tradirlo in quel modo? Con il dottor Tofu poi? L’unica persona oltre a lei di cui Ranma si fidava, senza contare il fatto che questi era sempre stato follemente innamorato di Kasumi al punto di mettere in serio pericolo la sua vita e quella di tutti coloro che lo circondavano quando la vedeva. Come aveva fatto a dimenticarla per innamorarsi di sua sorella minore? A lui non sarebbe bastata una vita per dimenticarsi di sua moglie, l’eternità sarebbe stato un tempo troppo breve anche solo per accettare l’idea di averla persa.
Accecato dalla rabbia e dalla delusione di quella scoperta si scagliò nello studio come una furia spalancando la porta, circondato da un aura rossa come il fuoco che gli divampava dentro.

- Cos’era che non dovevo sapere? Perché non lo dite anche al sottoscritto?! - urlò con tono minaccioso avvicinandosi ai due tanto sorpresi quanto sconvolti per l’essere stati scoperti.
-
Ranma, lascia che ti spieghi ti prego – supplicava il dottore tentando di nascondere il suo evidente imbarazzo.
- S
ono qui apposta! - ribatté lui arrabbiato all’inverosimile.
-
Non prendertela con il dottore, Ranma! La colpa è solo mia – si intromise Akane parandosi d’istinto davanti a Tofu, scatenando ancora di più la delusione del marito.
-
Osi anche difendere il tuo amante davanti ai miei occhi?! Come hai potuto farmi questo Akane?! Perché? Non sono abbastanza per te vero? - urlò Ranma inviperito ad una sconvolta Akane.
- Amante? Ma di cosa stai parlando, Ranma? Chi sarebbe il mio amante? - chiese lei sorpresa.
-
Come chi sarebbe? Il dottore no? Vorresti forse negarlo? - urlò ancora lui sorprendendosi a sua volta della vivace e fragorosa risata che colse sua moglie e, fino a prova contraria, il suo amante.

La rabbia aumentò alle stelle… oltre al danno, la beffa! Non solo sua moglie e il suo medico di fiducia, non ché suo amico e testimone di nozze lo avevano tradito… ma si prendevano anche gioco di lui ridendogli in faccia?
- Si può sapere cosa diavolo avete da ridere voi due? Sono così divertente? – chiese più che indispettito.
-
Ma come diavolo ti è venuta un idea del genere, Ranma? Davvero pensavi che tra me e Akane ci fosse qualcosa? – chiese a sua volta il dottore tra una risata e l’altra.
-
Ma… ecco…io… - Ranma era ormai totalmente confuso.
-
Ranma!? Come hai potuto pensare una cosa del genere di me?! Sei uno stupido! – urlò Akane, ripresasi dalle risa.
-
Ma… io… cosa… cosa dovevo pensare, eh? Sciocca che non sei altro! Sono giorni che ti comporti in modo strano! Se ne sono accorti tutti a casa! Poi se non è un tradimento, qual’è la cosa che non ti potrei perdonare? – chiese a sua moglie tra l’imbarazzato e l’irritato.
-
Credo sia arrivato il momento di dirgli la verità, Akane - ribadì ancora il dottore sorridente.
-
Allora, Akane? Sto aspettando! – chiese un impaziente Ranma più curioso che mai.
-
Vedi Ranma, ecco io… io sono incinta! – esordì lei tremante con sguardo chino, lasciando suo marito tra lo sconvolto, il terrorizzato e il sollevato.
-
In…incinta? Ed… ed è mio giusto? - chiese lui imbarazzato grattandosi con una mano dietro la testa.
-
Certo che è tuo, e di chi sennò? Baka! - esordì lei colpendolo violentemente alla testa con un martello.
-
Perché avevi tanta paura di dirmelo allora, stupida? C'è mancato poco che mi prendesse un colpo! – chiese lui massaggiandosi la testa dolorante.
-
Perché tu hai sempre detto di non volere figli per il momento! – urlò un Akane piangente.
-
Ma.. ma…ma io lo dicevo solo per zittire quegli impiccioni dei nostri padri e Nabiki. - si difese lui scattando improvvisamente in piedi.
-
E io come diavolo facevo a saperlo? –
- Avresti dovuto e basta! - la incalzò lui tamburellando forte un piede a terra.
- Allora non sei arrabbiato? - chiese Akane fingendo uno sguardo languido.
- Arrabbiato? Sono furibondo! Farmi credere di avere un amante... l'idea più sciocca che tu potessi avere! - rispose lui cercando di non far trasparire il suo sollievo.
- Cosa? Sentiamo...quando ti avrei fatto credere una cosa del genere? Sei stato tu a fraintendere tutto!! - lo sgridò lei dandogli le spalle, anche se dentro di sè, se la rideva al pensiero di aver reso geloso suo marito.
- Hai ragione! Ora che ci penso era impossibile che tu avessi un amante... col caratteraccio e la vita larga che ti ritrovi... - sentenziò lui prima di piegarsi in due per la potente gomitata di Akane.
- Sempre la solita manesca! Guarda che ora che sei incinta dovresti smetterla di essere così violenta, non vorrai fare del male a mio figlio spero?! - disse cercando di rimettersi in posizione eretta mandando in confusione Akane. Aveva sentito bene? Aveva detto "mio figlio"?.

Le varie urla accompagnate da linguacce e martellate riecheggiavano nella stanza insieme alle risate del dottor Tofu, che si gustava la scenata tragicomica dei due che continuarono a litigare per tutto il tragitto verso casa.
Anche quella notte il caldo era asfissiante e dalle pareti sembrava trapelare vapore acqueo, ma stranamente Ranma riuscì a dormire serenamente. I secchi di acqua ghiacciata erano intatti vicino al letto matrimoniale ed i ventagli erano rimasti poggiati sulla cassettiera poco distante, mentre lui riposava beatamente abbracciato a sua moglie.

Fine


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N.D.A: Ciao a tutte! Tempo fa avevo scritto questa breve storiella sull'eventuale vita matrimoniale della nostra coppia d'oro, non l'ho mai pubblicata però perchè convinta che non fosse abbastanza interessante. L'ho ritrovata oggi per puro caso mentre formattavo il pc e mi sono decisa a postarla. Spero che vi sia piaciuta almeno un po'... fatemi sapere che ne pensate! Mi raccomando non siate troppo cattivi con me hihihi.
Alla prossima!

   
 
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