Amelia sentì le lacrime scorrerle lungo le guance. Scoprire che Zelgadis non era innamorato di lei le aveva fatto male, ma era meglio che continuare a illuderla spudoratamente. Abbassando il capo, Amelia cercò di non guardarlo negli occhi; Zelgadis comprendeva bene il suo stato d'animo, tuttavia era giusto che lei sapesse la verità. Era giovane certo, ma non era più una bambina: ormai era in grado di capire come stavano realmente le cose. Il primo impulso di Amelia fu quello di scappare via di corsa, il più lontano possibile da lì, ma Zelgadis le afferrò il polso per impedirle di allontanarsi.

- Lasciami - lo supplicò Amelia.

- Perché, dove vorresti andare ?

- Che importa... Visto che non provi niente per me, cosa ti importa di dove vado ?!?

Zelgadis strinse gli occhi.

- E quando avrei detto di "non provare niente per te" ? Mi sembrava di averti spiegato una cosa molto diversa!

Amelia si voltò a guardarlo stupita.

- Tu... hai detto che...

- Ho detto la verità: non sono innamorato di te, Amelia... ma questo non significa che non ti voglia bene, anzi è esattamente il contrario!

- Io... Io non capisco!

Le mani della chimera erano ferme sulle spalle della ragazza, e i suoi occhi erano l'immagine di uno sguardo assai deciso e sincero. Qualunque cosa stesse pensando in quel momento, Amelia ne era certa, non stava mentendo.

- Amelia, il fatto che io non sia innamorato di te ( non come vorresti tu, almeno! ) non vuol dire che non provo nulla per te! Esistono vari tipi di affetto, immagino che tu lo sappia: l'amore, l'amicizia, la fratellanza... Io probabilmente non potrò mai vederti attraverso gli stessi occhi, coi quali tu invece hai sempre guardato me, ma ciò non toglie che tu mi sei molto cara! Sei l'unica ad aver visto quello che io credevo di non possedere più, e ad aiutarmi a riscoprirlo, per questo ciò che mi lega a te è molto... molto importante!

Subito Amelia smise di piangere, e si concentrò sul significato delle parole di Zelgadis, colpita dal tono profondo e dal suo sguardo limpido. La chimera stava facendo il possibile per aprirle il suo cuore e metterla a parte dei suoi veri sentimenti, perciò ora più che mai voleva e doveva ascoltare quello che le stava dicendo.

- Ci sono molte cose che non conosco, Amelia - proseguì Zelgadis, accarezzandole il volto. - Troppe domande, dubbi, incertezze, forse senza alcuna risposta... L'unica cosa certa per me è che ti voglio bene, profondamente e sinceramente: non voglio ingannarti, parlandoti di un sentimento che semplicemente non è nostro; bensì dimostrarti che sei più preziosa per me, sia del desiderio di tornare umano che di qualsiasi altra cosa possa immaginare! Puoi essere certa che, se sarà necessario, io combatterò sempre al tuo fianco; e metterò in gioco volentieri la mia vita, pur di continuare a proteggerti; è questo lo scopo più importante della mia esistenza!

- Zelgadis, ma tu...

- Ti voglio bene, Amelia - disse infine lui, abbracciandola. - Ti voglio bene perché desidero il tuo bene, non per me ma perché tengo a te più di qualsiasi altra cosa al mondo, ricordatelo!

Ora Amelia aveva finalmente capito. Zelgadis non sarebbe mai stato per lei un compagno per la vita, ma una presenza sicura su cui contare; il suo era un affetto sincero e disinteressato, perciò era ugualmente felice che le loro strade si fossero incontrate. Entrambi non dissero nulla, era tutto ormai chiaro per loro, sarebbero rimasti comunque insieme e avrebbero affrontato ogni genere di avventura... fianco a fianco, per sempre!

NOTA:

"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni

Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...