Giunge a noi come impeto di assurda frenesia
Un impura luce offuscata da desideri di gente
Priva in seno di strane emozioni.
Son degni tutti di lode e ammirazione.
Chi con rauca voce incita alla guerra
O con assurda convinzione crede
La salvezza in un inutile pezzo di pane
Bagnato in sangue di vita.
Solo aspri dolori porta quest'infima strada
Ricoperta di oro e falsa parsimonia.
Cercano, in mezzo le nubi deserte di un mondo
Ormai privo, tra gentaglia ammazzata
E infanti senza nome,un essenza chiamata
Da diverse generazioni senza un nome.
Una morte astratta o una vita senza certezza?
Tutti fuggono ma nessuno sceglie niente.
Rimandiamo tutto a domani
Oggi non è luogo per questo pensiero.