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Autore: kleines licht    05/05/2011    1 recensioni
Non so come sopravvivere né come morire. Mi sento stanca e morta dentro. Mi sembra di aver perso tutta la luce che era in me. Mi sento come un involucro vuoto, un guscio senza senso in questo mare di persone.
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il dolore lacerante del tradimento. La paura della punizione. Il sollievo quando questa arriva. Sembra quasi di non aver aspettato altro nella vita. Si ha l'impressione di non aver atteso altro che il momento della resa dei conti. E quando questa arriva la paura inizia a farsi sentire, quella paura che ci si aspettava molto prima. Allora l'attesa si traforma in terrore e l'emozione in voglia di scappare. O forse no, forse è meglio rimanere e aspettare felicemente la fine. Una fine che non arriva. Quando sei un angelo e capiscono che il tuo posto non è in Paradiso allora ti spediscono sulla Terra, in quella società di persone pronte solo a giudicare. Una società che fa quasi più paura dell'inferno. Sadici, egoiosti, narcisisti, persone pronte a tutto per uccidere...un mondo fatto di ingiustizie e rancore. Lì ti senti male, quasi impotente, e nulla puoi fare se non stare a guardare, infondo. Stare a guardare. Non serve a nulla eppure puoi fare solo quello.
Inoltre, come se non bastasse, gli umani vanno fieri di quel mondo. Vanno fieri di ciò che hanno creato, dell'inferno dove vivono. Non hanno mai capito quanto in realtà. Forse dovrei svelarmi il mio nome, o forse è meglio che rimanga celato. Sì forse è meglio così, meglio non far conoscere a nessuno il mio vero nome. Ma posso dirvi tante cose...non fermatevi alla superficialità umana, ve ne prego. Andate a fondo, oltre al nome, al cognome e all'apparenza. Sì perchè sotto al muro che mi protegge, sotto quello strato di dati inutili che molti fremono per conoscere, si nasconde molto più. Si nasconde un angelo, un angelo caduto ormai. Un angelo che ha finito di vivere nel Paradiso per un errore. Che poi, dico io, un errore alla fine possono commetterlo tutti no?! Ma no, in Paradiso no, è forse va bene così. Infondo lassù non devono esistere peccati o errori. Solo perfezione e Luce. Ecco forse la cosa che mi manca di più è la Luce. Lassù tutto brilla, tutto splende, tutto è vita ma qui, in questa Terra così desolata, sembra tutto morto e anche il sole brilla di meno. Ho sentito tanti racconti sugli angeli caduti, tanti Lassù ne parlano. Dicono che si sente nostalgia solo all'inizio e poi si dimentica tutto. Io spero di non dimenticare. O almeno di non dimenticare lui. Lo spero con tutta me stessa, ma ho paura lo stesso. Non posso frenare i pensieri, e mi sembra che anche adesso mi stiano scivolando come sabbia tra le dita. Mi sembra che si stiano allontanando come uno stormo di rondini da un corpo morto. Ma un ricordo non se ne va: quello della mia Morte e della mia Rinascita. La mia Morte è avvenuta quando ancora ero una giovane, una vera umana, una ragazza in carne ed ossa, ed ora dire che ho vissuto qui sembra incredibile! Come facevo a vivere tra questo terribile odore di crudeltà e menzogne? Ma forse a quei tempi non lo sentivo nemmeno...ne ero avvolta tanto da non accorgermene. Mi sentivo...a casa. Mentre ora la mia casa non la sento più. Ma dopo la Morte c'è sempre qualcosa e se ti va bene c'è il Paradiso. A me era andata bene. Per secoli avevo vissuto Lassù tanto da dimenticare completamente il mondo Di Sotto. Infondo ero morta quando avevo pochi mesi e  quei ricordi non erano nemmeno molto dettagliati. La mia Resurrezione si riferisce al mio ritorno nel mondo di qui, in questo mondo così crudele che già odio. La Resurrezione è sempre dipinta come un momento di nuova vita, quindi piacevole, ma per me di piacevole non c'è nulla. Il modo in cui viene praticata la Resurrezione poi è meno piacevole della Resurrezione stessa: ti senti come se qualcuno ti avesse trapassato l'anima con una lama infuocata. Ti senti privare della tua identità, dei tuoi pensieri, dei tuoi ricordi e poi ti trovi in questo schifo di posto. Penso di essere arrivata di notte,  perchè non posso credere che il sole illumini così poco. Non ho più nulla, mi rimangono solo i ricordi. I ricordi e una nuova vita da iniziare. Non so cosa farò, non so cosa diventerò e non so che strada percorrerò,so solo che ora non c'è nessuno a farmi seguire la giusta strada... a farmi capire se sto sbagliando o se è giusto ciò che faccio. Rimango immobile, nel centro di una radura, senza sapere da che parte cominciare. Sento solo i battiti del mio nuovo cuore e il buio intorno a me. Non so cosa aspettarmi da un futuro che non ho. Non so come sopravvivere né come morire. Mi sento stanca e morta dentro. Mi sembra di aver perso tutta la luce che era in me. Mi sento come un involucro vuoto, un guscio senza senso in questo mare di persone. Tutti sono felici, tutti sorridono. Lo sento intorno a me, non mi serve guardare o vedere qualcuno. Mi sento terribilmente sola. Un muro senza casa dentro. Una persona senza passato. Eppure i miei ricordi sono ancora lì, mi sembra di toccarli.
   
 
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